L’amicone bielorusso di Berlusconi stravince le elezioni, ma qualcosa non quadra (Via Corriere)
Migliaia di oppositori in piazza, scontri e centinaia di arresti hanno accolto domenica sera in Bielorussia la vittoria a valanga per il quarto mandato da presidente di Alexander Lukashenko. Centinaia gli arresti tra i manifestanti. La tensione è montata a Minsk quando la polizia in assetto antisommossa ha iniziato a disperdere il corteo a colpi di bastone. Ferito il candidato all’opposizione, il poeta Vladimir Nekliaev finito all’ospedale con una commozione cerebrale. I manifestanti hanno cercato di dare l’assalto alla sede del governo prendendo di mira porte e finestre dell’edificio.Gli exit poll hanno attestato Lukashenko all’80% delle preferenze. Uno stacco enorme dal secondo candidato Andrei Sannikov, al momento a poco meno del 5% (4,7%). Mentre Vladimir Nekliaev sarebbe arrivato terzo con il 4,3%. Si sta così chiudendo una tornata elettorale che l’«ultimo dittatore d’Europa», come lo etichettò George W.Bush, ha voluto scaglionata in più giorni. E che gli altri nove candidati considerano organizzata in tal modo per rendere più agevoli brogli e irregolarità, in linea con la triste tradizione di Minsk.