Passi scelti da una lunga intervista di Claudio Sabelli Fioretti a Fedele Confalonieri
Perché i magistrati ce l’hanno con lui?
«Viene vissuto come un parvenu, come un intruso».
E invece?
«Invece è un genio. Un giorno mi disse: “Costruisco una città di diecimila abitanti”. Pensai: “Quest chi l’è mat”. E invece no. Era un innovatore, aveva capito che non doveva fare case. Doveva fare quartieri».
All’inizio non vi prendevano sul serio.
«Ricordo di aver aspettato più di un’ora con lui nell’anticamera di Gianstefano Frigerio, allora segretario regionale della Dc. L’establishment diceva: “Ma chi è questo ragazzino che fa le cose che non riescono a noi?”. Quelli come Berlusconi entrano e sconvolgono».…