Una valanga di sms d’invito alla manifestazione di sabato 20 firmati dal premier Silvio Berlusconi inviati a cellulari privati e aziendali, tutti utenti che non avevano dato alcun consenso. Messaggi ed estratti dalle interviste del premier finite nella posta aziendale. “E’ mai possibile ricevere sul posto di lavoro questo tipo di messaggi?”, si chiede un nostro lettore. In effetti no, non è possibile: per inviare sms e email di propaganda elettorale occorre il consenso degli interessati, come ha ribadito meno di un mese fa il Garante della Privacy in un provvedimento pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale.
Ma il ‘decalogo’ del Garante non ha fermato il dilagare di email e sms. “Oggi pomeriggio mi è arrivato sul telefono cellulare aziendale un messaggio di invito alla manifestazione di sabato prossimo a Roma. – scrive un lettore, Domenico Milesi – Aggiungo che si tratta di un numero riservato. Ho provato a rispondere che il messaggio violava la mia privacy ma mi è apparsa la crocetta che indica che la risposta non può essere inoltrata al mittente. Si può fare qualcosa? Se siamo in molti sì”.
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Il baciamano a Gheddafi
Via San Precario Che Berlusconi abbia una passione per i dittatori è noto: del resto il suo modello è quello e non fa nulla per nasconderlo. Ma per Gheddafi, Berlusconi, ha un debole particolare. Riuscite ad immaginare Obama che bacia la mano al dittatore coreano Kim II Jong? Improbabile, anzi no impossibile. E invece Berlusconi … Leggi tutto
Il Cavaliere sempre meno cavaliere
Via Repubblica.it L’ennesima gaffe di Berlusconi questa volta ha come vittima Mercedes Bresso, presidente del Piemonte e candidata del centrosinistra per le prossime regionali. Al Lingotto, nel comizio organizzato per dare l’ultima spinta al “suo” candidato, il leghista Roberto Cota, il Cavaliere si lascia andare ad una battuta di dubbio gusto: “Sapete perché – dice … Leggi tutto
Trasferite in massa le divisioni abbruzzesi: la diseducazione civica ai massimi livelli
La lettera di Verdini per motivare i dirigeti del PdL a portare il massimo numeri di abruzzesi alla manifestazione di Piazza San Giovanni a Roma è uno dei peggiori esempi di mercificazione della politica e di diseducazione civica mai visti negli ultimi anni. In alcuni tratti ricorda molto scritti del ventennio di reverenze nei confronti … Leggi tutto
La marcetta su Roma
E tanto per prepararsi il lavoro Sivio B annuncia una sfilza di provvedimenti ad personam : riforma della giustizia, delle intercettazioni, riduzione del numero dei parlamentari e elezione diretta del presidente della Repubblica. Sul tema la lettera che ha creato un po’ di panico nel Pdl piemontese. Si tratta dell’ennesimo scoop locale dello Spiffero e … Leggi tutto
Dalle cartoline on-line agli SMS di Berlusconi
Il giornalista di Repubblica prende i fascicoli, quello del Giornale fa il palo
Questa la ricostruzione del Corriere sulla fuga di notizie riguardo le intercettazioni che vedono protagonista il premier. La Procura apre un’indagine per furto e ricettazione. Le telecamere interne confermerebbero la ricostruzione. Il cronista di Repubblica che entra nell’ufficio del Pubblico Ministero e ne esce poco dopo con un fascicolo in mano. Quello del Giornale aspetta fuori controllando che non arrivi nessuno. Questa la ricostruzione, secondo un’inchiesta-lampo della Procura di Trani, che ha permesso ai due giornali di pubblicare ieri i testi delle intercettazioni in cui Giancarlo Innocenzi parlava con Gianni Letta del problema-Santoro e dei desiderata del presidente del Consiglio.
Come a casa sua
I verbali delle chiamate intercettate di Berlusconi ai notabili dell’AGCOM – via il Giornale (titolo gentilmente clonato da Dagospia)
Innocenzi prova a metterci una pezza. Berlusconi è irremovibile: «Ma che cazzo state a fare tutti quanti, ma che non lo sapete che mi ha fatto un culo che non finiva più». Il membro dell’Agcom prova a spiegare. Precisa, puntualizza, dice a Berlusconi che su Spatuzza si è personalmente attivato per abbozzare un ricorso «come informativa, allora, tutti e quattro: Savarese, Mannoni io e Napoli, a parte Magri (tutti componenti dell’Agcom, ndr) siamo d’accordo, salvo che domani non mi brucino, per fare casino all’interno del Consiglio, staremo a vedere…».
Innocenzi dice di più. «Sai presidente, anche Napoli è d’accordo poiché lui aveva vissuto la vicenda di Clemente (Mastella, ndr) quindi…». Berlusconi non lo fa finire: «Napoli da dove arriva?, da Mastella?». «Sì, da lì, da Napoli» biascica Innocenzi. Berlusconi irrompe: «Mastella adesso è totalmente con me… e con Napoli avete la maggioranza senza Magris». Innocenzi finalmente sospira. E dice: «Diciamo che al momento c’è Mannoni, poi Savarese che era amico di Fini, però questa… è più amico adesso di Maurizio Gasparri…».