Il bordello

Via Repubblica “Ho conosciuto una persona che lavora per Lele Mora. Mi fa: “Vuoi guadagnare un po’ di soldi? Ti porto dal presidente. Guadagni, ti metti in tasca… “. Il passo fu breve. Racconta Nadia Macrì ai magistrati: “Sono andata a casa di Lele Mora, c’erano anche altre ragazze. Da lì aspettavamo l’autista per andare … Leggi tutto

Posizionamenti strategici pre-elettorali del premier: meglio puttaniere che frocio

Via Corriere.it Quella di Berlusconi sui gay non è una gaffe, è un messaggio studiato, efficace, diretto ai suoi elettori. È già un messaggio elettorale». Lo dice ai microfoni di Cnr-media il senatore del Partito Liberale Italiano, Paolo Guzzanti, fuoriuscito dal PdL nel 2009. «È una frase che ha una presa popolare – continua Guzzanti … Leggi tutto

Un premier con un po’ troppo traffico in casa

Via Corriere.it «La mia sola colpa è stata quella di aver mentito sull’età. La colpa di Silvio, invece, è quella di fare entrare in casa sua gente che non conosce. Lui è un’istituzione, dovrebbe comportarsi di conseguenza. Casini come Noemi e la D’Addario se li è cercati. Non può pretendere discrezione da gente sconosciuta». Così … Leggi tutto

L’insostenibile leggerezza della gestione del dissenso a Silvio

Via Massimo Mantellini

La gestione della crisi mediatica legata alle ultime beghe di Silvio Berlusconi è gestita con una discreta leggerezza sul sito web del Popolo delle Libertà, uno dei pochi spazi autonomi nel quale, fino a qualche tempo fa, era possibile leggere qualche critica dall’interno al Movimento ed al suo leader. Cosi’ lo Spazio Azzurro per ora è spento (ed i suoi commenti a differenza di un tempo sono oggi moderati) mentre al suo posto c’è una selezione delle offese che i sinistrorsi hanno mandato al sito nelle ultime settimane.

Nel forum di Silvioberlusconifanclub i commenti sono moderati e fra quelli pubblicati oggi (mescolati curiosamente ad articoli di giornale incollati dalla redazione) c’è un po’ di tutto ma nulla sulla vicenda di Ruby. Ho provato ad inserire un commento di educatissima critica ma non è stato per ora pubblicato.

Anche sul Forum delle Libertà nessuno sembra avere troppo da lamentarsi riguardo al Premier ed alle sue recenti vicende. C’e’ un thread sul bunga bunga con alcune timide proteste

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Everybody Bunga Bunga

Due fra le infinite cose uscite in questi giorni sulla vicenda RubyBunga Bunga

Via Concita De Gregorio

Ce lo possiamo permettere? Chiediamoci questo. L’Italia, noi italiani viviamo in un paese così prospero, così egualitario, così giusto, così salubre e così efficiente, in un paese così ricco di tutte quelle ricchezze che fanno dignitosa la vita degli uomini da poterci permettere – in questa democrazia avanzata e matura, solida e coesa – la bizzarria di avere a capo del governo un uomo anziano ossessionato dalla sua stessa vecchiaia, avvelenato di farmaci che gli assicurano apparente vigore e devastato dalle plastiche che ne fingono l’eterna giovinezza, un ex chansonnier piduista di tortuose fortune e discutibili amicizie oggi impegnato a tempo pieno a garantirsi l’impunità dai molti processi e a comprarsi le alleanze che lo portino al Quirinale oltrechè, da una certa ora del giorno in poi, ad organizzare notti in villa e trasferte in dacia così da poter ricevere in accappatoio bianco le ospiti procacciate a nugoli dai suoi servitori intanto messi a capo di imprese commissioni parlamentari reti televisive e ministeri, riceverli con il calice in mano e fare le sei del mattino raccontando barzellette di sapore africano dei tempi di Macario, e tutti giù a ridere prima di tuffarsi in piscina o nel letto?

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Ruby, baby when will you be mine ?

E’ il titolo della canzone cantata da molti dai Drifter a Donald Fagen che ci è venuto in mente alla conoscenza della nuova bravata del premier (via Repubblica)

UPDATE: Ruby alias Karima El Mahroug è diventata maggiorenne

Alla questura di Milano, nello stanzone del “Fotosegnalamento”, c’è solo Ruby R., marocchina. Dire “solo” è un errore, perché Ruby è molto bella e non si può non guardarla. Se ne sta sulla soglia, accanto alla porta, e attende che i due agenti in camice bianco eseguano il loro lavoro, ma è come se occupasse l’intera stanza. E’ il 27 maggio di quest’anno, è passata la mezzanotte e i poliziotti hanno già fatto una prova: la luce bianca, accecante, funziona alla perfezione. La procedura è rigorosa, nei casi in cui un minorenne straniero viene trovato senza documenti: finiti gli accertamenti sull’identità, se non ha una casa o una famiglia, sarà inviato, dopo aver informato la procura dei minori, in una comunità. È quel che gli agenti si preparano a fare, perché Ruby ha diciassette anni e sei mesi (è nata l’11 novembre del 1992) e all’indirizzo che ha dato, in via V., non ha risposto nessuno. Era anche prevedibile: ci abita un’amica che, dice Ruby, è una escort e se ne sta spesso in giro. All’improvviso, il silenzio dello stanzone si rompe. Una voce si alza nel corridoio. E, alquanto trafelata, appare una funzionaria. Chiudete tutto e mandatela via!, è il suo ordine categorico. Gli agenti sono stupiti. L’altra, la funzionaria, è costretta a ripetere: basta così, la lasciamo andare, fuori c’è chi l’aspetta!

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