La campagna Riparte il futuro vuole sostenere un meccanismo che possa esporre e arginare le illegalità che possono accadere dentro e fuori dagli atenei. Per farlo serve difendere e incoraggiare chi segnala corruzione, malaffare, nepotismi e raccomandazioni. Clientelismi, corruzione, baronato, raccomandazioni: quando qualcuno nel mondo dell’istruzione approfitta del suo ruolo per guadagnare un vantaggio personale distrugge molto più di quello che pensa.
La campagna chiede alle nostre università di stare dalla parte di chi ha il coraggio di esporsi, dotandosi volontariamente di regole che aiutino e proteggano chi segnala illeciti.
Gli atenei possono fare molto. La legge anticorruzione del 2012 ha infatti introdotto l’istituto del “whistleblowing”: letteralmente “suonare il fischietto”, un’espressione per indicare chi sceglie di rompere i muri del silenzio sulle illegalità a cui talvolta può capitare di assistere.