“Molly Katchpole, 22 anni, di Washington, ha reagito contro la decisione della Bank of America che pretendeva cinque dollari per le operazioni con il bancomat, una misura che anche altre banche pensavano di introdurre. La ragazza ha pubblicato la sua protesta su internet. In poche ore 300mila persone si sono unite a lei, le banche hanno rinunciato al prelievo e i mezzi d’informazione ne hanno parlato”. Lo ha ricordato qualche giorno fa Manuel Castells in un suo intervento su La Vanguardia a proposito del movimento Occupy Wall street. Senza voler enfatizzare il ruolo della rete, ecco un inequivocabile gol segnato dal movimento – tutto statunitense – nato e cresciuto sul web e sui social network. Far fare un passo indietro alla potente Bank of America e ai suoi succedanei non è cosa da tutti i giorni. Ecco, quando in Europa e in Italia la protesta riuscirà a produrre gli stessi effetti, potremo finalmente parlare di cittadinanza digitale.
banche
La mancanza di moralità del mondo finanziario sembra aver trovato un contropotere con cui non aveva fatto i conti: i suoi stessi clienti
L’allontanamento di Yunus dalla Grammen Bank
Via Blitzquotidiano Un agguerrito gruppo di legali e un chiaro sostegno internazionale non sono stati sufficienti all’economista bengalese Nobel per la Pace Muhammad Yunus per vincere la battaglia sul controllo della Grameen Bank, l’ istituto per il microcredito da lui fondato 30 anni fa: una sezione d’Appello della Corte Suprema di Dacca ha respinto definitivamente … Leggi tutto
Eric Cantona dichiara guerra alle banche francesi
Eric le Rouge, Robin des Bois, Cantona veut faire sauter la banque… L’ex-footballeur n’en finit pas de faire parler de lui, un peu malgré lui d’ailleurs. Sans le pari un peu fou lancé par des activistes du Web de retirer son argent le 7 décembre, l’affaire en serait sans doute restée là. Injoignable depuis quelques jours, Eric Cantona est aux abonnés absents. Même son entourage refuse de commenter.
Petit retour en arrière. Tout est parti d’une interview vidéo d’Eric Cantona postée sur le site de « Presse Océan » le 6 octobre, en plein conflit des retraites. Pointant l’inefficacité des manifestations, l’ex-attaquant tout-terrain — engagé aussi sur le front du mal-logement aux côtés de la Fondation Abbé Pierre — va droit au but, livrant sa vision du combat protestataire version anarcho-agitateur : « La révolution, aujourd’hui, se fait dans les banques : tu vas dans la banque de ton village et tu retires ton argent. Et s’il y avait 20 millions de gens qui retirent leur argent, le système s’écroule. Pas d’armes, pas de sang, rien du tout, à la Spaggiari. »
Banco ! Quelques copains inspirés, l’acteur et réalisateur Yann Sarfati et un scénariste belge lui donnent la réplique sur Facebook et lancent l’appel du 7 décembre. Puis, c’est le site Web Ad Hoc et l’effet boule de neige sur la Toile « pour exiger la création d’une banque citoyenne qui mettrait notre argent à l’abri des fièvres spéculatives ». L’appel est traduit et relayé dans 28 pays. En France, il y avait hier soir 38 083 inscrits sur Facebook dont… Cantona qui, le 30 novembre dans les colonnes de « Libération », déclarait : « Oui, le 7 décembre, je serai à la banque. »
A proposito di Banca Arner
Fino a ieri pochi ne conoscevano l’esistenza. Da ieri tutti cercano di conoscere Banca Arner.
Vediamo che ne dice Wikipedia
UPDATE: la lettera dei dipendenti di Banca Arner sui quotidiani italiani (via il Post)
Banca Arner SA è una banca privata svizzera con sede a Lugano, nel palazzo di casa Airoldi sul lungolago. Ha filiali a Milano e Nassau (Bahamas), Dubai (Emirati Arabi Uniti) e San Paolo (Brasile).
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008, il Gruppo Arner ha registrato ricavi per 108,5 milioni di franchi svizzeri, un utile lordo di 35,9 milioni e un utile netto di 23,2 milioni. Al 31 dicembre 2009, il Gruppo Arner aveva una massa amministrata di 3,4 miliardi di franchi svizzeri e impiegava complessivamente 230 professionisti, 29 dei quali operativi in Banca Arner (Italia) Spa.
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La storia di Unicredit scritta da analisti non omologati
E’ il primo gruppo bancario in Italia, il secondo in Germania. Ricacciato in poco tempo dalle stelle della finanza globale alle stalle dei feudi partitici. Ecco come, dopo le dimissioni di Profumo, procede una mostruosa concentrazione di potere politico-economico-finanziario. Prossima tappa: Mediobanca-Generali
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Alessandro Profumo scivola sulla banana libica
ViaAdnKronos Prima le voci insistenti, poi la conferma ‘ufficiale’. Sara’ un cda straordinario a decidere domani le sorti dell’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo. Le attese della vigilia sono rivolte ad un cambio della guardia ritenuto da molti ormai inevitabile e, al momento, l’ipotesi piu’ accreditata appare quella di un passaggio delle deleghe al presidente … Leggi tutto
Siniscalco rinuncia a Intesa-Sanpaolo
Via Corriere.it L’ex ministro dell’Economia Domenico Siniscalco ritira la sua disponibilità per il consiglio di gestione di Intesa-Sanpaolo «in polemica» con la Compagnia di San Paolo e il suo presidente, Angelo Benessia. Lo afferma l’ex ministro all’Ansa. «Ho ritirato la mia disponibilità per il consiglio di gestione in polemica con la Compagnia di Sanpaolo e … Leggi tutto
I nostri discendenti forse ci accuseranno di un’enorme arroganza intellettuale
Il blocco degli spazi aerei sembra finito, ma i problemi sistemici restano: Mario Deaglio su Lastampa.it
In un’economia globalizzata i processi produttivi assomigliano a catene efficientissime con moltissimi anelli che avvolgono il mondo e che assicurano al consumatore prodotti di straordinaria tecnologia a prezzi straordinariamente bassi. Occorre purtroppo aggiungere che qualsiasi avvenimento in grado di spezzare anche uno solo di questi numerosissimi anelli rischia di fermare tutto.
Negli ultimi trent’anni abbiamo costruito un sistema sempre più efficiente senza accorgerci che ogni incremento dell’efficienza comportava un aumento della fragilità e che le conseguenze di tale crescente fragilità potevano risultare sempre più devastanti. Per questo bastano pochi giorni di eruzione di uno sperduto vulcano dal nome impronunciabile in uno sperduto Paese per rendere concreta la minaccia che la produzione di tutto il pianeta sia gettata nel caos.
L’inchiesta Sec si allarga a JpMorgan Chase, Merrill Lynch , Citigroup, Deutsche Bank e Ubs
Via Maurizio Molinari su Lastampa.it L’inchiesta su Goldman Sachs si allarga a simili operazioni finanziarie condotte da altre grandi banche di Wall Street mentre il presidente Barack Obama spinge il Congresso a varare la riforma per evitare il ripetersi di illeciti ai danni degli investitori. Le indagini condotte dalla Sec, la Consob d’America, puntano a … Leggi tutto
Goldman Sachs accusata di frode
Goldman Sachs, una delle grandi banche americane che ha retto meglio alla crisi finanziaria (anche grazie ai 10 miliardi di dollari dei contribuenti ricevuti in prestito dal Tesoro Usa con il programma Tarp avviato dall’amministrazione Bush), è stata accusata di frode per aver creato e venduto prodotti collegati a mutui suprime, rilasciando informazioni inesatte e omettendo fatti chiave. Goldman Sachs ha definito in un comunicato sul sito completamente infondate le accuse mosse dalla Security and Exchange Commission (la Consob americana), le contesta con vigore e intende difendere la società e la sua reputazione.
La Sec ha avviato una causa civile, come riporta il New York Times. Sulla scia della notizia il titolo ha ceduto ceduto a Wall Street il 12,72%, a 160,83 dollari per azione. In forte calo anche altre grande banche: Citigroup (-5,20%), Morgan Stanley (-5,57%). Le Borse europee sono nettamente peggiorate sull’onda della notizia. Il Ftse All Share ha perso il 2% e il Ftse Mib il 2,3 per cento.