Symantec, uno dei maggiori produttori globali di antivirus e prodotti per la sicurezza informatica, è stata denunciata. L’accusa, avanzata negli Stati Uniti, è di spingere gli utenti all’acquisto dei propri software diffondendo falsi allarmi circa la presenza di minacce nei PC dei clienti. La causa, che potrebbe diventare un class action, è stata promossa da James Gross, di Washington, presso la Corte distrettuale di San José in California.
Secondo Gross, Symantec avrebbe utilizzato una tattica appositamente concepita per spaventare gli utenti dei prodotti di sicurezza quali come Norton Utilities, PC Tools Registry Mechanic e PC Tools Performance Toolkit. Secondo l’accusa, i report dei software di Symantec darebbe sempre risultati sbagliati e dannosi, indipendentemente dall’esistenza di rischi reali.
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Intel ha comprato McAfeee per 7.68 miliardi di dollari per inserire i sistemi antivirus direttamente nei suoi chip Intel Corporation has entered into a definitive agreement to acquire McAfee, Inc., through the purchase of all of the company’s common stock at $48 per share in cash, for approximately $7.68 billion. Both boards of directors have … Leggi tutto
Scareware: i letali finti antivirus
Symantec ha presentato i risultati di nuovo studio con cui ha messo in luce come i cybercriminali si stiano sempre più servendo di tattiche di persuasione on-line fondate sulla paura per convincere gli utenti ad acquistare soluzioni di sicurezza contraffatte. Questo tipo di software, detto scareware, appare, infatti, come legittimo, mentre in realtà si tratta di applicazioni fasulle che non forniscono alcun servizio di tutela della sicurezza; al contrario, invece, questi software hanno come obiettivo quello di installare dei codici maligni di compromettere la sicurezza generale della macchina.
Basandosi sui dati raccolti nel periodo fra luglio 2008 e giugno 2009, Symantec ha messo in luce come i cybercriminali si stiano sempre più servendo di tattiche di persuasione online fondate sulla paura per convincere gli utenti ad acquistare soluzioni di sicurezza contraffatto. Per incoraggiare gli ignari utenti a installare queste finte soluzioni, i cybercriminali pubblicano dei veri e propri banner finalizzati a fomentare timori e ansie in fatto di minacce alla sicurezza.