La solita vecchia, insopportabile e ipocrita Torino

Bruno Babando su La stampa

Non sono amico di Giuliano Soria. Anzi, allorché nel 2007, in uno dei miei libri semiclandestini (almeno per l’establishment), descrissi l’opacità del sistema che governava il Grinzane Cavour, il caudillo del Monferrato in una telefonata mi sommerse di improperi e minacciò fuoco e fiamme (leggi carte bollate e querele).
Tutto si risolse con la cancellazione della presentazione di Torino, provincia di Milano (così s’intitola il sapido pamphlet) per “sopraggiunta indisponibilità dei relatori”, alcuni dei quali, oggi, sono in prima fila a stracciarsi le vesti, indignati e scandalizzati. Per quanto riguarda l’appuntamento in tribunale, sono ancora qui che aspetto. Non amico, quindi, e neppure garantista tout court.

Giacché ritengo che chiunque rivesta un ruolo pubblico, o vi aspiri, non possa essere neppure sfiorato dal semplice sospetto di un comportamento illecito, come la proverbiale moglie di Cesare.
Eppure, fatta questa premessa, chiedo a gran voce la scarcerazione di Soria. Non entro nel merito delle imputazioni che gli vengono contestate: spetta alla magistratura accertare se e come egli abbia realmente compiuto malversazioni e sottoposto ad angherie i suoi collaboratori. Mi limito a considerare perlomeno risibile che un giovanottone di quasi trent’anni, mauriziano o villico che sia, abbia anche solo per un attimo rischiato di mettere a repentaglio la propria supposta verginità a causa delle attenzioni morbose di un attempato professore che, nottetempo, si infilava tra le lenzuola del suo lettino. Né, francamente, mi convincono le ricostruzioni di una serqua di dipendenti vessati senza che ciò abbia mai provocato la loro benché minima reazione.

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Al setaccio i finanziamenti in cultura a Torino

Da Lastampa

Grinzane, ma non solo. La Commissione Cultura del Consiglio regionale ha chiesto all’assessore Gianni Oliva, di conoscere i nomi di associazioni, fondazioni culturali e ricreative, enti locali, musei e biblioteche a cui sono stati assegnati contributi superiori a 100 mila euro. I consiglieri sono intenzionati ad approfondire le modalità e i criteri con cui sono stati erogati questi contributi. Un passo che si aggiunge alla volontà della presidente della Regione, Mercedes Bresso, di mettere sotto la lente di ingrandimento i contributi concessi non tanto a fondazioni ed enti locali ma soprattutto alle associazioni.

In alcuni casi si tratta di contributi legati ad accordi di convenzione. L’assessorato sta preparando nei dettagli i contributi del 2008 ma si può lavorare sui dati del 2007 che evidenziano una spesa di quasi 37 milioni di euro di contributi superiori ai 100 mila euro. Il 31,5 per cento di questi fondi regionali si concentra tra i 100 e i 250 mila euro. In tutto si tratta di 26 enti che si dividono 11,6 milioni. Sedici associazioni (il 24,7%) ricevono un sostegno tra i 250 e il mezzo milione per complessivi 9,1 milioni. Sei tra enti ed associazioni ricevono contributi fino ad 1 milione di euro per 10,5 milioni totali. Mentre 3 enti superano il milione e assorbono 5,6 milioni.

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La Quaresima del Grinzane

Rocco Moliterni su Lastampa.it

Le dimissioni di Soria aprono una fase nuova nella vicenda Grinzane. E anche la decisione dell’assessore Oliva di «congelare» per un anno il premio (decisione fuori tempo massimo: la mattina in cui arrestavano Soria, il suo assessorato sollecitava le pratiche per un nuovo finanziamento di 730 mila euro). Così se il fiume di finanziamenti pubblici si arresterà il premio si troverà a vivere una salutare Quaresima. Una Quaresima utile a tutti per riflettere se un’istituzione di questo tipo abbia ancora senso e cosa si possa fare perché in futuro non crescano più simili «mostri» (se è vero quanto trapelato in questi giorni si arrivava al punto che talora non essendo numerosi i partecipanti a demenziali concorsi per le scuole, tipo «scrivi il paesaggio dell’olio», presumibilmente lanciati solo per ottenere ulteriori finanziamenti, era il premio stesso a far scrivere a collaboratori compiacenti testi da inviare). La mia ipotesi è che la crescita ipertrofica del Grinzane abbia un’origine  e responsabilità politiche precise: è figlia del modello di gestione bipartisan della cultura varato negli Anni 90, al tempo delle giunte Ghigo. Allora il potere era in mano da un lato a Leo, assessore alla cultura di centro-destra, e dall’altro a Vanelli, l’attuale patron della Venaria, potente direttore dei beni culturali (ex pci approdato in Regione ai tempi di Giovanni Ferrero Vanelli era il plenipotenziario per la cultura del centro sinistra).

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Trema la Torino VIP con la coscienza sporca

Questa mattina il primo interrogatorio di Soria: negherà i fatti imputatigli o chiamerà altri a correi ?

Nel frattempo spunta il super schedario di vip, politici, banchieri, attori, chef, giornalisti …

Massimo Numa su Lastampa

Quindicimilaquattrocentosettancinque schede di Vip, politici di altissimo livello, amministratori locali e non. Poi industriali, banchieri, attori, attrici, cantanti, grandi e piccoli chef. E tanti, tantissimi giornalisti. Carta stampata, le tre Reti Rai, Mediaset, le tv regionali. Direttori, capo-redattori, cronisti, collaboratori sino ai corrispondenti del paesino più sperduto della Langa o del Monferrato. Gigantesco data-base. Ci sono i numeri di telefono, casa, ufficio, cellulari personali. Poi gli indirizzi. Se il soggetto fa parte della «sua» cerchia, il professore aggiungeva di suo pugno, o attraverso i suoi fedelissimi, sintetiche note personali. Tipo: «….conosciuto da Soria alla cena di X, ottobre 2008….La moglie è Y, la figlia lavora a Z…». Nemmeno dopo la morte del titolare, la scheda viene cancellata. Al fianco del nome, viene aggiunto «deceduto» ma tutto il resto rimane. Compresi i contatti personali del defunto. Quando il vip è veramente vip, vicino al numero «riservatissimo» del cellulare, faceva aggiungere frasi tipo «personalissimo Soria», «riservato Soria», «solo per Soria», «uso esclusivo di Soria». Degli amici ha tutti gli indirizzi: città, montagna, mare. Ne elenca diligentemente le abitudini e anche i nomi dei congiunti più stretti. Non si sa mai, servissero per un regalo o per un invito a un galà.

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Il sonno della Regione genera mostri

Maurizio Tropeano su Lastampa.it

C’è chi ha parlato di «sonno della Regione che genera mostri». Una sintesi giornalistica che riassume la domanda che in tanti si sono fatti in questi anni: chi doveva fare i controlli sul presidente dell’associazione Premio Grinzane di Cavour che da 28 anni riceve cospicui finanziamenti pubblici? Già i controlli. L’attuale presidente, Mercedes Bresso, si sforza di ripetere che «un’amministrazione pubblica non ha compiti di polizia» anche se per quanto «nei nostri poteri i controlli dovuti li abbiamo svolti. Chissà se il governo avrà fatto lo stesso». Già, perché i fondi per il Grinzane sono arrivati anche da Roma (dalla presidenza del Consiglio e dai ministeri dei Beni culturali e della Sanità) da altre regioni come Liguria, Puglia e Molise. E poi da province e comuni e da Fondazioni bancarie, la Crt di Torino in primis. Insomma tanti «mecenati», così li definiva Soria, ma pochi controllori perché l’Associazione senza fini di lucro non è sottoposta al controllo pubblico e «nessuno poteva sapere quanti contributi venivano dati da altri enti», spiega la Bresso. Soprattutto solo «gli investigatori possono capire se una fattura è falsa oppure no». Detto questo però, c’è da chiedersi, e lo fa Stefano Lepri, vicepresidente del gruppo regionale del Pd, «perché in questi anni siano lievitati i premi e i relativi contributi. E perché gli uffici non siano stati in grado di verificare la congruità dei ricchi proventi e dei consuntivi riconosciuti».

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Un Facebook per bambini

Via Lastampa.it

Don Ilario Rolle, il presidente di Davide.it, aprirà un social network per i più piccoli. Si chiamerà www.ciaonet.it e, dopo un periodo di sperimentazione, verrà lanciato nell’universo telematico entro giugno. Sarà una specie di Facebook o Netlog, ma, rivolto ad un’utenza al di sotto dei 14 anni che potrà dialogare con quelli che, il sacerdote della parrocchia «Beata Gianna Beretta Molla» del quartiere Gallo Praile, chiama personaggi positivi.

Ci saranno il giornalista Carlo Nesti, il Mago Sales e poi anche alcuni giocatori di serie A. «Con questi ultimi stiamo ancora trattando», ammette don Ilario. Ma come mai arriva Ciaonet.it? «L’idea è maturata dopo aver raccolto le preoccupazioni di molti genitori e anche di insegnanti di diverse scuole che usano già il nostro filtro – racconta il prete che, con Davide.it, ha inventato un sistema unico al mondo per proteggere i bambini da siti pericolosi che offrono pornografia e pedofilia -.Erano preoccupati di non poter controllare i loro figli mentre navigano in quel mondo che si nasconde dietro lo schermo di un computer e che, a volte, nasconde delle vere e proprie insidie».

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I soldi di Soria a Ceronetti e altro ancora

Dai commenti nel post sulla Torino da bere Credo che Soria fosse considerato un male necessario, uno scotto da pagare per portare certi giri culturali in Piemonte. Ha sempre avuto buon fiuto, ma certamente gli uomini di cultura di Torino sono altri. Pensare al potere goduto da Soria nella cultura torinese e, al contempo, alle … Leggi tutto

Eutelia propone 1950 esuberi

Da La Nazione E’ una matassa intricata, quella che avvolge il gruppo Eutelia. Al ministero, i vertici dell’azienda hanno presentato un piano industriale di 110 pagine, ricco di dettagli e chiarimenti, che conferma un eccesso di 1950 unità lavorative utilizzate nel settore It e la volontà di cedere i contratti informatici sottoscritti per l’80 per … Leggi tutto

Basta complicità

Cesare Martinetti su lastampa.it

L’arresto di Giuliano Soria e le dimissioni degli scrittori da quel Grinzane che erano stati chiamati a «salvare» segnano la giornata più drammatica in questo caso dove, come in un torbido feuilleton a puntate, le violenze sessuali si mescolano ad oscuri imbrogli contabili e a un’infinita teoria di fiere delle vanità.

E naturalmente a complicità politiche e a malversazioni di denaro pubblico. Non si salva nessuno. E a questo punto è meglio che non si salvi nemmeno il Grinzane. Se fu vera gloria letteraria per qualcuno dei premiati, che sia consegnata alla memoria e agli archivi. Per il resto facciamo punto e a capo. Che i responsabili paghino e che nasca un altro premio, limpido, autorevole, rispettoso dei veri innamorati dei libri, quelli che – per esempio – inondano ogni anno la Fiera di Torino. E magari proprio in quell’ambito che ha la faccia pulita delle migliaia di ragazzi che vanno a cercare i loro scrittori.

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La fine immanente del Grinzane Cavour

Dopo l‘esplosione dello scandalo e dopo delle scelte difensive, acrobatiche e inutili dei politici per difendere loro e non eventualmente il Grinzane, dopo la dimissione di massa della giuria del premio, Giuliano Soria è stato arrestato. La fine del premio oramai bombardato è arrivata.

Soria è stato arrestato nel tardo pomeriggio di oggi, su ordine di custodia cautelare disposto dal tribunale, dagli investigatori del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza. Nel corso della giornata sarebbero state eseguite alcune perquisizioni. Nel registro degli indagati, secondo notizie non confermate, comparirebbero anche i nomi di altri personaggi in contatto con Soria.

I retroscena dell’arresto da Massimo Numa
[audio:http://www.lastampa.it/multimedia/torino/16324_album/soria_numa.mp3]

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