Moodlemoot 2008 a Torino: 8 e 9 maggio

Via Torino Valley blog Venerdì 8 e sabato 9 maggio, presso l’Aula Primo Levi del dipartimento di Chimica, via Pietro Giuria 7, si terrà il convegno MoodleMoot 2009, appuntamento dedicato alla didattica innovativa e interattiva a distanza, organizzato dalla Facoltà di Scienze MFN in collaborazione con i dipartimenti di Informatica e Matematica dell’Università di Torino.

Meeting Claudia Porchietto

In mattinata uno sparuto, ma motivato, gruppo di blogger torinesi ha incontrato Claudia Porchietto candidata di Pdl e Lega per le prossime elezioni della Provincia di Torino. L’ex presidente dell’API torinese si è dimostrata grintosa, aperta e competente. Con ottime idee su temi come lavoro, innovazione e giovani. Sicuramente come persona meglio di un  soporifero … Leggi tutto

Una visita “regale” al museo Tecnologicamente

Via Localport

Prestigiosa visita, ieri pomeriggio, al laboratorio-museo “Tecnologic@mente” ospitato a Ivrea nei locali dell’ex scuola Moreno: a visitare le sale che ripropongono l’epopea olivettiana è stato il principe Emanuele Filiberto, rampollo di casa Savoia, nonché protagonista di show televisivi e candidato alle prossime elezioni europee.

Emanuele Filiberto, saputo dell’esistenza di Twcnologic@mente, ha voluto inserire Ivrea nel suo tour che lo ha portato, ieri, dapprima nel Biellese e poi alla scoperta del Castello di Masino.

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Ha vinto Torino (di una volta)

Aldo Cazzullo su Corriere.it

Alla fine non è stata la nuova Torino a conquistare l’America, ma l’antica. A vincere non è la città neogozzaniana mai stata così bella, con le mostre sul barolo e sul cioccolato, i caffè restaurati, le signorine sempre più graziose che mangiano le paste nelle confetterie.

È la sapienza tecnica della metropoli industriale aspra e sobria, squadrata come la città dell’Apocalisse, l’abilità dei capisquadra che sapevano fe’ i barbis a le musche, rifilare i baffi agli insetti, e dei geni ignoti come Dante Giacosa che disegnavano le auto più belle al mondo e nel contempo sapevano progettare un carburatore. Non la città delle Olimpiadi e del turismo e neppure quella inquietante dell’occulto (tutte frottole in verità come i torinesi sanno benissimo) e della movida notturna che ispira l’ultimo preoccupato romanzo di Culicchia: lo sballo all’ombra dei Murazzi del Po, feste, alcol e gioventù bruciata. Bensì la Torino dell’Avvocato, che ovviamente è molto cambiata ma dev’essere ancora parente di quella che Giovanni Agnelli raccontava come «una città di guarnigione, in cui i doveri vengono prima dei diritti, l’aria è fredda e la gente si sveglia presto e va a letto presto, l’antifascismo è una cosa seria, il lavoro anche e anche il profitto».

La Torino di oggi ha un clima più mite e non solo. La vita sociale è più ricca, come testimonia l’antico centro storico, il quadrilatero romano, un tempo deserto già alle sette di sera e divenuto ora una Brera torinese. L’economia si è diversificata. È cominciata l’era terziaria, se è vero che a Torino ci sono più dipendenti comunali (comprese le aziende controllate) che operai Fiat. Non si tratta ovviamente di mettere in contrapposizioni due città e due epoche. Ma forse adesso si capisce meglio che la nuova Torino è figlia di quella antica. Che le eccellenze di oggi —il design, il Politecnico, la ricerca, la comunicazione, il cinema, l’arte contemporanea, financo le Olimpiadi —non ci sarebbero state senza la grande industria, insomma senza quella Fiat con cui la borghesia torinese ha sempre avuto un rapporto ambivalente: da un lato, era spaventata dall’immigrazione e dalle trasformazioni imponenti; dall’altro, orgogliosa per ciò che la Fabbrica Italiana Automobili Torino rappresentava nel resto del Paese.

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A Torino non si può riprendere il Consiglio Comunale

L’incivile avventura di Vittorio Bertola al Consiglio Comunale di Torino Sono arrivato alle 16 e delle (peraltro gentilissime) signore all’ingresso mi hanno fatto attendere fino alle 16,45, perché non si può entrare prima che la seduta sia ufficialmente aperta (non sia mai che il pubblico veda qualche compromettente chiacchierata preliminare). Poi mi hanno fatto salire, … Leggi tutto

Detroit provincia di Torino

L’accordo è stato raggiunto. Fiat e Chrysler hanno trovato l’intesa che passerà attraverso la bancarotta controllata della casa automobilistica americana. Il presidente Usa Barack Obama farà alle 18.00 italiane un annuncio sull’intesa Fiat-Chrysler. Marchionne AD in pectore. La diretta dalla Casa Bianca

Mario Calabresi: i giornalisti sono al servizio dei giornali e i giornali dei lettori

Il primo editoriale da direttore di Mario Calabresi: L’esempio di Torino nel mondo in crisi

lastampa-30aprile-2009Viviamo tempi inaspettati: l’automobile italiana va in soccorso di quella americana, un giovane afroamericano guida la nazione più potente del mondo, in pochi mesi è stata bruciata più ricchezza che in due guerre mondiali. L’incertezza è la cifra delle nostre vite e anche i giornali sono divisi tra la passione di raccontare una stagione eccezionale e la paura per una crisi che non li risparmia. Nel mondo occidentale c’è chi chiude i quotidiani, chi scommette sulla loro scomparsa  chi si ostina a credere, tenacemente, che proprio in mezzo alle difficoltà si debba guardare lontano. Immaginare sfide completamente nuove. «Non è importante quante volte cadi ma quanto in fretta ti rialzi», recita un motto popolare negli Stati Uniti: farlo proprio significa cercare di vedere possibilità e occasioni nelle avversità.

Così nella crisi globale della carta stampata, davanti alla necessità di ripensare i modelli tradizionali di giornalismo, Torino, casa di questo giornale, può esserci di esempio: si era persa nella fine della città fabbrica, ma ha trovato la forza di ripensarsi e di rinascere diversa, piena di fermenti e di energie nuove. Si parla molto del declino dei giornali e non possiamo negare che la tecnologia moltiplica le possibilità di ricevere informazioni e riduce i tempi dedicati alla lettura, ma poi ogni mattina oltre trecentomila persone ripetono il gesto di comprare La Stampa. A tutto questo dobbiamo provare a dare risposte: il flusso quotidiano su Internet, le notizie più fresche sui cellulari e le e-mail, mentre il senso della giornata troverà ancora il suo approdo naturale nella carta stampata.

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