Perchè quest’anno non mi occupo del Master in giornalismo di Torino: meritocrazia, graduatorie e calcolo delle probabilità

meritocraziaHo ricevuto telefonate, mail, messaggi che mi chiedevano le ragioni della mia mancata partecipazione attiva ai laboratori del Master in Giornalismo di Torino 2012-103. Chiariamo i fatti: è vero che sono piuttosto oberato dai diversi impegni della mia vita professionale, ma non è per quella ragione che non sono parte dei laboratori in particolare di quello legato al giornalismo digitale. Diciamo per ora che non è dipeso dalla mia volontà.

Dato che di solito amo metterci la faccia, racconto la mia versione a riguardo della vicenda. Da quest’anno l’accesso al tutoraggio degli studenti del master è normato attraverso un bando gestito dal punto di vista procedurale dalla Facoltà di Lettere .

Si trattava di un bando di selezione per titoli in cui si sanciva che

I candidati devono essere iscritti all’Ordine dei giornalisti, elenco dei professionisti. Sono inoltre richiesti: per I’area online (3 posti) un’esperienza redazionale pregressa e documentata nel settore, all’interno di redazioni o di testate o progetti multimediali locali o nazionali; adeguate conoscenze informatiche e dell’evoluzione del settore, nonché della storia del giornalismo multimediale. Costituiscono titoli preferenziali I’esperienza di tutoraggio o di docenza in attività di formazione nellescuole riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti”.

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Questa sera parte la Televisione del Fatto Quotidiano

Via Perter Gomez Ieri nei minuscoli studi del FattoQuotidianoTv, in parte autocostruiti dalla redazione, abbiamo parlato di noi: di giornali e giornalisti comprati e venduti, di scoop mai pubblicati, di editori proprietari di media solo per contrattare meglio con la politica i loro affari, di una stampa che per anni non si è accorta (e non ha avvertito … Leggi tutto

Agnelli segreti in un libro da leggere

Via QP E’ uscito da pochi giorni il nuovo libro di Gigi Moncalvo: Agnelli Segreti, peccati, passioni e verità nascoste dell’ultima famiglia reale italiana edito da Vallecchi. Il libro racconta Processi abbuiati e testamenti secretati, amori clandestini e morti sospette: a dieci anni dalla morte dell’Avvocato. Agnelli segreti è la naturale prosecuzione del precedente libro … Leggi tutto

Verso la fine degli old media: si salvino solo quelli decenti, gli altri nessuno li aiuti: son complici dello sfascio del paese

Via il Fatto Quotidiano

Per il momento della Stampa Marchionne ha solo pianificato la vendita dell’immobile che fino a poche settimane fa ospitava la sede storica del quotidiano torinese a due passi dal Valentino. Ma nessuno ha mai messo in discussione persino piccole partecipazioni nei media strategiche come quel 3% dell’Ansa, la prima agenzia di stampa italiana, vero e proprio riferimento per le stesure degli giornali e dei servizi televisivi nazionali.

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Galeotto fu il furto d’impulso e chi lo scrisse

Come nota lo Spiffero

Dicono che… galeotto fu il correttore automatico di Word. Certo è che il primo comunicato emesso dall’ufficio stampa del Comune di Torino sulle dimissioni di Anna Martina nel quale il sindacoPiero Fassino ringraziava la direttrice per l’impegno “profuso in questi mesi dando un furtoimpulso alle Attività Internazionali della Città” ha mandato nel panico Palazzo Civico. E qualche malalingua ci ha pure scorto un lapsus freudiano.

Il comunicato stampa nella versione originale

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16 Ottobre 2012: Finding Ada, ricordando Ada Byron parliamo del ruolo delle donne nella scienza e nella tecnologia

Oggi a Torino in Comune dalle 17.30 alle 20.00 Dal sito di Mupin

Il 16 ottobre 2012 si celebra l’Ada Lovelace Day, dedicato alla donna considerata una delle prime menti dell’informatica moderna: Ada Byron Lovelace scrisse nel 1843 il primo programma al mondo e ipotizzò nei suoi articoli scientifici l’evoluzione dei computer, anticipando i principi organizzativi del calcolo automatico moderno. Per questo è ricordata nella storia dell’informatica ma la sua figura è ai più sconosciuta.

Ada Lovelace Day nasce nel 2009 dall’iniziativa di Suw Charman-Anderson, giornalista e scrittrice, che ha visto in questa figura l’emblema della vita di molte donne e di cui la storia non mantiene traccia, credendo importante dedicare la giornata in sua memora alla visibilità alle donne nel settore tecnologico attraverso conferenze e iniziative che celebrino i conseguimenti di donne in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.

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Il funzionamento delll’Ordine dei giornalisti spiegato ai cittadini del 2012

Via Stefano Tesi

L’unica categoria della quale, del resto, si può entrare a far parte, e restarci, senza prima aver dovuto dimostrare di saper far nulla e in cui si possono scalare i vertici ordinistici pur facendo qualunque altro mestiere. La scalata è facile, perché la grottesca frammentazione non solo tipologica (professionisti contro pubblicisti), ma subtipologica (destra, sinistra, estremisti, moderati con relative correnti e capibastone, filogovernativi e antigovernativi, transfughi vari, nemici di qualcuno, amici di qualcun altro, pensionati che lavorano, pensionati che non lavorano, pubblicisti professionali, pubblicisti dilettanti, freelance veri e freelance finti, gente che crede di essere una cosa senza sapere di esserne un’altra, precari a vario titolo e specie, abusivi, false partite iva, principianti smarriti, non più principianti ma tonti, finti tonti, carrieristi, spie, quinte colonne, furbastri, pesci in barile, secondolavoristi, volontari e dilettanti puri) sbriciola il fronte in infinite schegge che poi, più o meno consociativamente, trovano ampia rappresentanza o modo di esistere in quel grande consesso ordinistico che è il Consiglio Nazionale.

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Marchionne, Renzi, le corazzate dell’informazione e il loro pubblico che non c’è più (semmai c’è stato)

Via Linkiesta

Abbiamo fatto un test in redazione, e una rapida ricerca in archivio. Non ricordiamo di aver mai letto un politico di prima fascia – uno di quelli che punta a governare il paese conquistando il centro, per intenderci – parlare come ha parlato Matteo Renzi, mentre si rivolge all’amministratore delegato di Fiat. Ha detto le cose che pensano in tanti, in Italia, e cioè che Marchionne sia bravissimo nel gioco del pokerista che tiene coperte le carte, fino a quando qualcuno non lo obbliga a mostrarle. Ha detto, testualmente, che Marchionne ha preso in giro l’Italia. Noi, che sulla base dei numeri siamo sempre stati assai critici nei confronti della strategia di Sergio Marchionne, apprezziamo dunque le parole di Renzi, anche per il coraggio che esprimono, oltre che per l’acuta strategia comunicativa, che mette molti alleati e avversari sotto scacco.

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