Il fantasma dell’urna piemontese

Via Lo Spiffero

Ecco quindi che quanto lamentato da Mercedes Bresso chiedendo il riconteggio pare vagamente fondato: un punto percentuale esatto sparisce tra la Presidente e le sue liste. Qualcuno potrebbe dire che è da cercarsi in quello 0,42% in più che prende il candidato dei Grillini Davide Bono rispetto alla sua lista, ma così non è: infatti chi se ne intende sa bene che chi si presenta sulla scheda con due simboli identici per maggioritario e proporzionale, soffre inevitabilmente di una perdita fisiologica (di cui soffrono anche i Grillini, che proprio per questo motivo non fanno seggi in Lombardia e Veneto pur avendo superato il 3% come maggioritario), data da quegli elettori che crociano il simbolo una volta soltanto e non due.

Dove è finito il punto percentuale di vantaggio del centrosinistra allora? Non da Renzo Rabellino, le sue liste gli sono superiori per uno 0,09; non nel centrodestra perchè è difficile pensare che qualcuno possa crociare “Pd” e poi fare una croce su Cota.

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Come è cambiata la classe dirigente del Piemonte

Via Lo Spiffero

I nuovi padroni del Pdl vantano nei loro blasoni uno straordinario raccolto di preferenze. Sono in parte nomi nuovi e in parte volti già conosciuti ma destinati adesso a giocare la partita dei protagonisti abbandonando una volta per tutte la casacca dei gregari. Il recordman delle preferenze lo ha conquistato l’albese Alberto Cirio che con il suo exploit elettorale fatto di oltre 14 mila preferenze provoca un piccolo terremoto nella Granda mandando in pensione dopo averlo ampiamente doppiato in termini di referenze l’ex ministro liberarle Raffaele Costa per il quale adesso si spalancano definitivamente le porte dell’uscita dalla scena politica. E all’ex ministro liberale viene tolta anche la corona di uomo politico più popolare del Cuneese. La seconda conseguenza del primato battuto da Cirio e l’abbandono definitivo della tutela che sul consigliere albese ha sempre esercitato il sottosegretario Guido Crosetto. Cirio può giocare senza padrini imboccando una strada che è destinata presto a mettere in discussione anche la carica di coordinatore provinciale del Pdl adesso occupata da Enrico Costa forse per motivi più dinastici, che politici. Adesso Cirio guarda alla poltrona occupata da Costa junior come tassello fondamentale della politica di alleanze che deve cercare di costruire se vuol diventare il nuovo leader moderato della Granda.

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Monte dei Paschi ed Eutelia: opinioni contrastanti

Via La Nazione

“Banca Monte dei Paschi di Siena — ha detto Mussari — non ha mai avuto, non ha, e non avrà in futuro, niente a che fare con Eutelia. Lo abbiamo detto piu’ volte e lo ribadiamo oggi”. Mussari è intervenuto nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci che ha votato la nomina di Serpi, gia’ subentrata nella sua qualità di supplente a Pizzichi dimessosi il 16 novembre 2009, e quella di Francesco Bonelli come sindaco supplente.  Leonardo Pizzichi si era dimesso dal collegio sindacale proprio per evitare strumentalizzazioni e slegare Mps dalla sua autonoma scelta di entrare in Eutelia. La crisi dell’azienda di telecomunicazioni di via Piero Calamandrei, aveva in qualche modo chiamato in causa anche Mps, accusata dai dipendenti che lottavano per il posto di lavoro, di essere coinvolta direttamente nelle nomine dei vertici di Eutelia, un’azienda quest’ultima precipitata anche nel vortice di un’indagine giudiziaria attraverso suoi esponenti di primo piano, alcuni dei quali appartenenti alla famiglia Landi.

“La banca Monte dei Paschi — ha aggiunto Mussari — è stata uno dei finanziatori, non il principale, di Eutelia ma non ha mai detenuto azioni e non ha mai determinato niente a proposito dei vertici di Eutelia stessa. Certo l’accostamento della banca a quest’azienda non ci ha fatto bene, come la presenza del sindaco di Mps titolo personale, negli organi di governo. Ma davvero noi non c’entriamo niente”. Si chiude dunque anche questo capitolo, peraltro mai aperto. Pur se il gruppo aretino delle telecomunicazione e il suo presidente Pizzichi sono alle prese, nella fase attuale, con ben altri problemi.

Ma gli ex dipendenti di Eutelia, ora Agile,  la pensano diversamente

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Amministrative 2010: Asterix non abita più in Piemonte

Roberto Cota è il nuovo presidente della Regione Piemonte. Asterix non abita più in Piemonte. Il nord dell’Italia, Liguria esclusa, è costituito da tutti governatori del PdL e Lega. Cota non ha fatto molto in campagna elettorale, ma evidentemente ha fatto le cose giuste.. Ha saputo sfruttare bene l’onda lunga della Lega che in Piemonte … Leggi tutto

A settembre partono i treni Torino Milano alternativi

Via Lastampa.it

Prezzo della corsa intorno ai 17 euro. Un’unica classe di servizio equiparabile alla prima. Tempo di percorrenza: un’ora e 35 minuti da Torino-Porta Susa a Milano (Rho/Fiera). Corse giornaliere: 16, otto per senso di marcia. Signori: in carrozza. Alle 4,50 del 1° settembre la società ferroviaria Arenaways (AW) debutta sulla Torino/Milano in concorrenza diretta con Trenitalia. È un primo passo verso la liberalizzazione del servizio di trasporto ferroviario realizzata con il completamento dell’iter del bando di gara per l’assegnazione della gestione dei diversi lotti del trasporto regionale pubblico. Un iter che sta procedendo senza intoppi: nei giorni scorsi sono stati spediti i capitolati che contengono la clausola di salvaguardia per i ferrovieri.

Il servizio che sarà garantito da Arenaways è definito tecnicamente in «open access» e dunque senza contributi pubblici, si spiega così il prezzo del biglietto pieno a 17 euro anche se la società guidata da Giuseppe Arena annuncia «abbonamenti a prezzi speciali e sconti per famiglie». Soprattutto ci sarà una sola tipologia di classe «equiparabile ad una prima classe dell’alta velocità».

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Un Apple Store a Torino

Via OneEnergyDream

Ad un giorno di distanza dall’annuncio che il terzo Apple Store italiano aprirà a Torino, arriva un’altra ipotesi sulla location: Le Gru di Grugliasco. Il grande centro commerciale dell’hinterland starebbe già facendo spazio allo store della Mela. L’Apple Store di Torino potrebbe sorgere non in città, presso [8] Gallery, ma a “Le Gru” di Grugliasco. A riferirlo a Macitynet sono alcune fonti che avrebbero avuto l’informazione da alcune realtà commerciali del centro commerciale.

Le Gru di Grugliasco è uno dei centri commerciali più importanti a livello italiano, il più grande, dice la sua scheda, per superficie con i suoi 65mila metri quadrati cui si aggiungono i 14mila del negozio Ikea. Collocato alle porte di Torino (come il Carosello dove si trova il secondo Apple Store), è frequentato quotidianamente da decine di migliaia di persone che raggiungono vertici elevatissimi nel corso delle frequenti aperture domenicali; entro la zona a 20 minuti di auto risiedono 650mila persone. Tra i negozi di rilievo Zara (che alle Gru ha aperto il secondo flasgship store in Italia) e Disney Store. Le Gru ha anche vinto numerosi premi di settore dimostrando una grande capacità di integrazione nel tessuto sociale in relazione alle comunità dell’area e una elevatissima abilità nel rendere visibili le proprie attività commerciali.

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I risultati elettorali del Piemonte in WebTV

I risultati elettorali delle elezioni piemontesi sarabno dispnibili commentati via webtv a partire dalle15 di lunedì 29 marzo. Bruno Babando e Beppe La Vela condurranno la maratona elettorale fino alla proclamazione del risultato finale. La diretta via webtv sarà disponibile su VideoPiemonte e su Lo Spiffero in collegamento diretto con la postazione di Palazzo Lascaris.

I Nas da Eataly

Via Repubblica Otto ore di minuziosa ispezione, controllo di etichette e registri, prelievo di campioni di cibi, analisi della gestione. I carabinieri del Nas e i collaboratori del pm Raffaele Guariniello ieri dal mattino al pomeriggio hanno passato palmo a palmo i locali di Eataly, il supermercato-ristorante di via Nizza che ha fatto della qualità … Leggi tutto

Mettere le ali a Torino

L’associazione FlyTorino lancia la più grande petizione online a sostegno dello sviluppo di un aeroporto in Italia attraverso il sito www.mettiamolealiatorino.it su cui è possibile registrarsi e sottoscrivere la petizione.

L’associazione chiede che Torino diventi base operativa della compagnia Ryanair, ossia che il colosso europeo dei voli a basso costo posizioni su Caselle alcuni aeromobili in sosta notturna. L’obiettivo è aumentare l’offerta già esistente su Torino e collegare il Piemonte a tutte le principali destinazioni europee, su cui ad oggi i collegamenti aerei a basso costo sono molto carenti. Questa iniziativa arriva dopo due anni di attività di FlyTorino, in un momento storico in cui sta crescendo la mobilitazione dei cittadini a favore della base Ryanair a Caselle, con quasi undicimila iscrizioni già raccolte attraverso i canali web di FlyTorino.

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