Un solo grido: rottamazione

Via Lo Spiffero A precipizio sul mercato. In caduta libera in borsa. La Fiat vive giorni difficili e nei dintorni del Lingotto riprendono corpo i fantasmi che Sergio Marchionne tenta da anni di esorcizzare. Le vendite del gruppo torinese sono calate negli ultimi mesi di percentuali intorno al 25, a volte quasi il 30 per … Leggi tutto

Nel segno di Primo Levi

Lo spettacolo Il segno del chimico. Dialogo con Primo Levi, di e con Valter Malosti con testi selezionati da Domenico Scarpa, sarà presentato il 2, 3 e 4 luglio alla Cavallerizza Reale di Torino (ingresso libero senza prenotazione), nell’ambito di Esof 2010.

Presentata l’offerta per rilevare Eutelia

Via IlSole24Ore Era nato a Borgo San Sepolcro, ma ad Arezzo ha comunque trascorso qualche anno di vita. E forse è per questo che il gruppo di investitori interessati a rilevare le attività telefoniche di Eutelia hanno chiamato «Piero della Francesca» la società con cui faranno l’offerta. Secondo le agenzie di stampa, due manager di … Leggi tutto

Esof 2010 a Torino dal 2 al 7 luglio

logo esof 2010 torinoL’abbiamo atteso a lungo e finalmente Esof 2010 è arrivato: una sessione d’apertura, 4 sessioni plenarie, 18 keynote lectures e 105 sessioni ordinarie. Passion for Science è il tema dell’edizione 2010 che sarà per la prima volta in Italia al Lingotto di Torino dal 2 al 7 luglio. Gli argomenti affrontati durante le giornate di Esof 2010 sono di varia natura, tematiche vicine alla vita e alla quotidianità di tutti: spunti di attualità, scoperte scientifiche che hanno cambiato e cambieranno il corso dell’umanità, evoluzioni e invenzioni, differenze culturali e innovazione tecnologica.

Più di 500 relatori provenienti da 42 paesi affronteranno i 10 temi individuati per questa edizione: Vita e mobilità sostenibili, Evoluzione, sviluppo e adattamento degli organismi, Oltre e dentro il nostro mondo quantistico,  Come rispondere alle sfide globali, Frontiere della ricerca energetica,  Scienza, conoscenza, credenze, Memoria e apprendimento negli organismi e nei sistemi sociali e artificiali,  Linguaggi, culture e diversità, Integrare ricerca e salute pubblica, Politiche per la ricerca e oltre

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Provate voi a vivere con il mesotelioma in casa

Via Futura

Ha atteso tanto prima di parlare al giudice e ieri ci è riuscita. “Valeva la pena di ingrandire in modo sproporzionato un conto in banca? Valeva la pena che a Casale morissero 1600 persone?”, si è chiesta davanti a magistrati, avvocati e pubblico. Al maxi-processo Eternit, Romana Blasotti Pavesi, 81 anni, presidente dell’Associazione familiari delle vittime dell’amianto, ha testimoniato dopo tante udienze passate fuori dall’aula, per via della norma che vieta ai testimoni di assistere al processo fino al momento del loro interrogatorio. E per lei, che per decenni si è battuta vedendo morire parenti e compaesani, era uno strazio stare fuori, nel corridoio, e non poter far niente in attesa del 12 luglio, giorno in cui era fissata la sua udienza.

Ha ricordato i cinque parenti morti: il marito Mario, dipendente Eternit, la sorella Libera, il nipote Giorgio Malavasi, la cugina Anna Borsi, morta in Slovenia, dove c’era un’altra fabbrica dell’Eternit, e infine la figlia Maria Rosa. Di questi, solo il marito lavorava nel cementificio, mentre gli altri sono venuti a contatto con la fibra killer in altri modi.

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Anche a Torino il primo luglio si manifesta contro tagli e bavagli

Giovedì primo luglio dalle 17 alle 19 in piazza Castello a Torino l’Associazione Stampa Subalpina organizza un presidio a sostegno della battaglia della Fnsi contro la Legge Bavaglio per dar voce ai soggetti e ai temi che verrebbero oscurati se passasse un provvedimento che colpisce al tempo stesso il lavoro dei giornalisti e il diritto … Leggi tutto

Università nel Cyberspazio

Giuseppe Futia via Lastampa.it

Tra le libertà tutelate dalle Costituzioni più avanzate d’Europa vi è il diritto a una ricerca accademica indipendente. Non è un caso dunque che Markus Baumanns, vice presidente della Fondazione per la ricerca e l’educazione Zeit Stiftung in Germania, consideri questo aspetto uno dei principi fondamentali delle Università del futuro. E non è un caso che tale futuro sia intrinsecamente legato allo sviluppo della Rete, libera e democratica sin dalle proprie origini.

Questa prospettiva può essere il punto di partenza per comprendere l’evento “Università e Cyberspazio – Ridisegnare le istituzioni della conoscenza per l’Era della Rete” organizzato dal Centro Nexa per Internet e Società del Politecnico di Torino assieme al Berkman Center for Internet and Society della Harvard University. Dal 28 al 30 giugno, nell’Aula magna del Politecnico di Torino, si alterneranno personaggi illustri, da Stefano Rodotà dell’Università La Sapienza a Joi Ito presidente di Creative Commons, dal futurologo Bruce Sterling, fino ad arrivare a Massimo Banzi, inventore di Arduino, per discutere a proposito di come cambieranno le istituzioni della conoscenza nell’era di Internet.

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Una nuova proposta per il sito del Comune di Torino da commentare e valutare

Dal 24 al 28 giugno, il Comune di Torino è online con una proposta di homepage che è possibile commentare scrivendo a [email protected], valutare con un semplice sondaggio, oppure segnalare eventuali anomalie con una pagina predisposta. Il 28 la vecchia homepage tornerà online. Un  test di usabilità e funzionalità aperto a tutti: un esperimento per … Leggi tutto

Donne in rete

Mercoledì 30 giugno, alle 20.30, nella Sala Roccati al Circolo della Stampa in corso Stati Uniti 27 a Torino, è in programma Donne in rete, incontro delle giornaliste del Piemonte. Confronti tra professione e vita privata: come uscirne vive? L’altra metà del cielo del giornalismo si interroga e propone strategie.

Rete richiama i concetti di relazione, stare insieme, incontrarsi e condividere risposte ai problemi. Le condizioni di lavoro delle giornaliste sono molto diverse dal punto di vista economico, contrattuale, della posizione professionale, ma restano difficoltà comuni. Sempre più donne entrano nella professione: tuttavia, resta profondamente “maschile” per i tempi, totalizzanti e sregolati, per organizzazione del lavoro e per il persistere di pregiudizi discriminatori.

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