Torino può farcela a patto che … decentramento, sostenibilità ambientale e ricerca

Promemoria per i candidati a sindaco (e aspiranti consiglieri) alle prossime elezioni. La situazione è difficile: la futura amministrazione comunale avrà risorse limitatissime e potrà offrire poco in termini di quantità di denaro spendibile per i cittadini. Le proposte di Rinaldi, economista dell’Ateneo torinese  Via Lospiffero

Due osservazioni circa il quadro generale in cui la futura amministrazione comunale si troverà ad operare:
a) cambiamento climatico; già nel 1993 sapevamo che il clima stava cambiando e che almeno in parte ciò era causato dall’ uomo, oggi però ne abbiamo la quasi assoluta certezza; inoltre documenti come il rapporto Stern o le previsioni del Pentagono vengono ad evidenziare come la lotta al cambio climatico debba essere la priorità numero uno di ogni amministrazione ad ogni livello.
b) La crisi economica va intesa sopratutto come crisi italiana; l’economia globale è cresciuta molto negli ultimi quindici anni, non così quella italiana. La crescita economica è il presupposto per aumenti salariali e per la spesa pubblica ed essa dipende da sviluppo tecnologico e accumulazione di capitale. Negli ultimi anni in Italia entrambi sono stati scarsi. Quindi la crescita è destinata ad essere modesta. Chi vuol godere perché forse nel 2010 e nel 2011 cresceremo dell’1% dopo due anni in cui abbiamo perso il 7%, faccia pure; si tratta comunque di una magra consolazione. Tra tutti i paesi sviluppati l’Italia è quello che dal 1980 al 2009 ha più ridotto la sua quota nella produzione mondiale: di ben il 37%, contro il 33 % della Germania, il 31% della Francia, il 20% del Regno Unito e l’11% degli USA. In queste condizioni le risorse di cui disporrà qualunque governo e quindi qualunque amministrazione locale saranno limitatissime.

Alcune implicazioni e proposte:

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Prove tecniche di telefonia 4G a Torino

Via Repubblica.it

Non se ne accorge nessuno, ma in buona parte di Torino si può navigare in internet con il telefonino (o con la chiavetta) circa dieci volte più veloce del normale. In realtà nessun cellulare può riuscirci, perché si tratta solo di una sperimentazione. Il Telecom Italia Lab, storico centro di ricerca torinese, ha installato 17 antenne in grado di trasmettere il segnale in modalità “Long term evolution”. È la quarta generazione della telefonia mobile.
“Oggi l’utente comune può sfruttare le tecnologie “umts” e “hi-speed”, con chiavette che al massimo possono raggiungere i 14,4 megabit al secondo. Noi invece stiamo lavorando su un sistema di trasmissione che parte da 100 megabit e che siamo già riusciti a spingere fino a 140″, spiega Sandro Dionisi, responsabile del TiLab. I suoi tecnici (30 ingegneri iper-specializzati) stanno testando telefonini, chiavette e antenne sfornate da partner come Alcatel-Lucent, Ericsson, Huawei e Nokia-Siemens. E, spiega Dionisi, “la città di Torino ci consente di fare le prove all’interno di uno scenario urbano”.

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A volte ritornano: Salza e Cantarella

Via Lastampa.it Sono state presentate 3 liste di candidati per la carica di consigliere di amministrazione di Iren, l’ex municipalizzata ligure-piemontese-emiliana, frutto della fusione tra Aem Torino e Amga (Genova) e della successiva integrazione con Enia (Parma, Piacenza e Reggio Emilia), che terrà l’assemblea degli azionisti il 27 agosto in prima e il giorno successivo … Leggi tutto

La Fiat presenta ricorso contro il reintegro dei tre operai

Via Reuters Fiat  presenterà ricorso contro la decisione del giudice di lavoro di Potenza di ordinare il reintegro dei tre operai licenziati a Melfi e condannare la casa automobilistica per comportamento antisindacale. Lo ha riferito una fonte Fiat poi confermata da una nota che parla di tempi il più breve possibili. I tre dipendenti, due … Leggi tutto

Il Piemonte tira la cinghia

Via lo Spiffero Calano i consumi nel Mezzogiorno, ma la crisi si fa sentire anche al Nord. Ed è proprio il Piemonte a registrare, tra le regioni settentrionali, la contrazione più marcata: meno 5%. È quanto emerge dal Rapporto dell’Ufficio studi di Confcommercio. In particolare, nel lungo periodo,  è in continuo ridimensionamento la quota di … Leggi tutto

Scala mobile chiusa per ferie

Un nuovo geniale “orientamento alla clientela” di Gtt: chiudere la scala mobile che immette dalla Metro all’atrio di Porta Nuova, da poco inaugurata. Se qualcuno di Gtt non è in ferie può cortesemente spiegare ai cittadini la “scelta strategica” ?

Firmato il protocollo per la Città della Salute e della Scienza a Torino

E’ finalmente stato firmato il protocollo d’intesa che individua nel quadrante sud-est della città di Torino, che attualmente comprende le strutture ospedaliere Molinette, S. Anna e Regina Margherita e l’area sportiva comunale “Bacigalupo”, l’ambito di localizzazione prioritaria delle attività di assistenza sanitaria, didattica e di ricerca costituenti il primo nucleo della Città della Salute e … Leggi tutto

Rimescolamenti organizzativi per i 150 anni dell’Unità d’Italia

Maurizio Tropeano via Lastampa.it

Quando mancano 226 giorni all’avvio ufficiale delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia cambia la macchina organizzativa con il coinvolgimento diretto di alti dirigenti degli enti locali e la Regione che giocherà un ruolo centrale nella comunicazione istituzionale. Nascono anche due cabine di regia politiche con il compito di assicurare l’unità di indirizzo ma, soprattutto, la giunta Cota corregge la filosofia che ispira la mostra sull’«Italia che verrà», Una correzione decisa all’unanimità dal Comitato esecutivo che ha dato anche il via libera alla scelta di un secondo curatore, Riccardo Luna, direttore della rivista Wired, che affiancherà Vittorio Bo nella messa in pratica di «Stazione futuro».

Un progetto fortemente voluto dall’ex presidente della Regione, Mercedes Bresso come laboratorio per «costruire la nuova identità nazionale». L’allora assessore all’Innovazione, Andrea Bairati l’aveva pensato come un percorso che «al di là di inni, ideologie, dialetti e bandiere ci sono temi/problemi comuni che riguardano Nord e Sud, italiani e stranieri. Le celebrazioni dovranno servire a far vedere come staremo insieme nel futuro». Un percorso che avrebbe dovuto far capire come muoversi, vestirsi, curarsi, divertirsi, istruirsi e comunicare nel futuro. Un percorso multiculturale e multinazionale che adesso subirà una profonda revisione.

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Appello in difesa dell’Università

Il corpo accademico continua ad essere smarrito e silenzioso. E’ come un pugile frastornato: non reagisce ai colpi che vengono inferti all’Università – e dunque innanzi tutto a chi in essa vive e la fa vivere – da una campagna carica di disprezzo e di irrisione e da una serie di atti governativi devastanti (ampiamente … Leggi tutto