Notizie che non erano e non saranno mai: i Soldi arrivano a Torino il 4 settembre

Da un comunicato stampa ricevuto … Per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, arrivano a Torino anche i Soldi. Il Casato Soldi, che riunisce famiglie di tutte il mondo accomunate dal cognome Soldi, ha infatti scelto il capoluogo subalpino come sede del Congresso mondiale dei propri soci per le giornate di sabato 3 e domenica 4 settembre. … Leggi tutto

Spuntano gli indignatos torinesi

Via Lo Spiffero Lunedì notte debuttano gli “indignados” di marca subalpina, in una mobilitazione promossa dalla Fiom, per protestare contro la manovra del governo. È una delle iniziative messe in campo dai metalmeccanici Cgil, con notti bianche anche a Bologna davanti alla Ducati Motor, a Milano davanti alla Borsa, a Taranto in piazza Immacolata e … Leggi tutto

Cronache di una fabbrica in dismissione

Vera Schiavazzi su Repubblica

La fabbrica che sembra sul punto di spegnersi non è uguale dappertutto. Alle Presse, per esempio, si lavora poco, ma non così poco come altrove, visto che si continuano a produrre pezzi anche per altri stabilimenti, per esempio quelli del Ducato firmato Iveco (che, bene o male, si continua a vendere). La desolazione più grande è quella delle Carrozzerie. Si lavora due, massimo tre giorni a settimana, e non sempre gli stessi. E ai nuovi modelli ormai credono in pochi: “Per montare una catena di montaggio partendo da zero non basta un giorno, ci vuole qualche mese. Se poi di nuovo si vogliono fare anche degli stampi è ancora peggio, sono macchine che vanno progettate e costruite apposta, neanche Mandrake può deciderlo senza molto, molto anticipo. E, nel frattempo, questa fabbrica non è diventata né più nuova né più efficiente”. Perfino gli spogliatoi hanno un’aria dismessa, grigiastra, come lo sgabuzzino di una casa dove non ci si decide a dare il bianco perché forse si sta per traslocare.

In sei anni, dai tempi della “luna di miele”, quando l’arrivo di Marchionne aveva fatto respirare perfino ai più scettici un’aria diversa (ricordate? Era l’epoca dei “collaboratori” diventati “lavoratori”, dei ristoranti tirati a lustro, dei murales dipinti dagli operai e degli internet point gratuiti ai quali accedere durante la pausa) è cambiato tutto, o quasi. “Sono cambiate la facce – racconta Antonio – e non solo perché sono più vecchie le persone. Tutti capiamo che questa fabbrica non potrà più risuscitare. La differenza è che qualcuno ancora si incazza, altri preferiscono lasciar perdere e concentrarsi su qualche lavoretto da fare fuori, nell’attesa”.

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La crisi delle TV locali piemontesi e i linguaggi per parlare ai giovani

Via Repubblica

Calo degli ascolti, crollo degli introiti pubblicitari, società al collasso, debiti con i fornitori, stipendi non pagati, giornalisti in fuga. Questo è lo scenario da Armageddon dell’emittenza televisiva piemontese dopo il passaggio al digitale terrestre. La storica “fabbrica dell’etere” nata alla fine degli anni 70 attorno alla pioniera Tele Torino International, è oggi un settore senza ossigeno che ha sofferto la «rivoluzione» in maniera drammatica; tanto che, come è accaduto in Sardegna, potrebbe presto chiedere lo stato di crisi. «Ci sono almeno tre casi di emittenti in grave difficoltà sul territorio», spiega il fiduciario per il Piemonte della Frt, la Federazione Radio Televisioni, Mauro Lazzarino, presidente di Grp. Valuteremo con la Regione  se sia il caso di aprire formalmente un tavolo di crisi”.

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E alla fine hanno venduto Loquendo

Via Repubblica La principale azienda italiana di telecomunicazioni ha venduto la propria partecipazione, pari al 99,98 per cento, ad un gruppo americano. Nell’accordo anche l’impegno contrattuale a mantenere la sede a Torino Telecom Italia ha ceduto al gruppo statunitense Nuance Communications la propria partecipazione, pari al 99,98 per cento, nel capitale sociale di Loquendo, in … Leggi tutto

I piccoli Soria del web e non solo

Via Repubblica

I “furbetti” dei finanziamenti a fondo perduto avevano capito come ottenere un sacco di soldi pubblici senza fatica: gonfiando fatture, si poteva accedere ai contributi pubblici erogati dalla Regione attraverso Finpiemonte e ottenere rimborsi senza troppi controlli. Bastava produrre la documentazione opportunamente contraffatta per siti internet che sulla carta erano costati 50 mila euro anziché molto meno, 3000 euro, per ottenere 25 mila euro gratis di rimborso.

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Fassino e le sfide per il futuro di Torino

Via Spazio Aperto Secondo Piero Fassino Torino per cambiare dovrà affrontare dieci sfide che utilizzeranno quattro motori Le sfide 1.restituire dignità e certezze al lavoro, insidiato dalla precarizzazione e investito da un’accelerata trasformazione delle relazioni sindacali e dal venire meno dei sistemi di garanzia del welfare; 2.l’allungamento dei tempi di vita, l’innalzamento dell’età media della … Leggi tutto

Gli scontri in Valle Susa senza però danni gravi alle persone

L’assalto al presidio NoTav è partito e grazie a dio non ci sono stati troppi danni alle persone. Via QP Dopo il blitz della mattinata delle forze dell’ordine in Valle Susa per l’apertura dei cantieri per l’Alta Velocità, e ruspe si sono fatte strada nei presìdi scortate dalla polizia. Nell’area della Maddalena c’è stato un … Leggi tutto

La notte dell’attesa del blitz nei confronti dei Notav

Via QP L’attesa del blitz sul presidio della Maddalena di Chiomonte sembra arrivato al momento decisivo. Da più fonti dei Notav sono arrivate segnalazioni di colonne di Forze dell’Ordine che stanno salendo per percorsi diversi in Valle Susa. La notte fra domenica e lunedì o la mattinata di lunedì potrebbero essere il momento che speriamo … Leggi tutto