La grande Parigi

Hanno ricostruito Parigi dall’alto fondendo 2346 fotografie ad alta risoluzione della capitale francese. Poi hanno messo on-line la loro Parigi ad alta definizione. Il risultato è spettacolare. Il loro blog racconta come hanno lavorato.

I tag di Microsoft sui monumenti di Torino

Torino sarà la prima città italiana a sfruttare la tecnologia Microsoft Tag per fornire informazioni sui propri monumenti ai turisti. Questi saranno  dotati di un tag colorato  che, inquadrato con la videocamera dello smartphone e interpretato dal software  scaricabile , fornirà descrizioni, storia e informazioni utili sul monumento o palazzo inquadrato.

LHC di nuovo fermo a fine 2011

Via Lastampa.it E’ appena ripartita, ma la grande corsa alla scoperta della “particella di Dio” deve affrontare un nuovo stop. Alla fine del 2011, per almeno un anno, il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra dovrà sospendere le attività per questioni di sicurezza. Lo ha detto il dottor Teve Myers alla Bbc, spiegando che … Leggi tutto

I ricercatori torinesi in rivolta

Andrea Rossi su Lastampa.it

Adesso fanno sul serio. Altro che minaccia sbandierata per ottenere condizioni migliori o limitare un precariato fuori controllo. Stavolta non è una provocazione, ma una decisione già presa e messa nero su bianco in una facoltà dell’Università di Torino e che presto potrebbe dilagare in tutte le altre: i ricercatori non vogliono più insegnare. Basta corsi, basta didattica, basta esami. Dal prossimo anno, a Scienze, torneranno a occuparsi solo di quel che prevede la legge: fare ricerca e seguire la didattica complementare, ad esempio le esercitazioni.

«L’abbiamo deciso a malincuore», racconta Alessandro Ferretti, ricercatore al dipartimento di Fisica sperimentale. «Smetteremo di svolgere tutti quei compiti didattici a cui fino a oggi ci siamo dedicati con passione, su basi volontarie, e per il bene degli atenei e dei loro studenti. Da ottobre lavoreremo a tempo pieno al nostro compito istituzionale». Il motivo di questa rivolta è tutto racchiuso nel nuovo disegno di legge sull’Università. «Speriamo che la nostra protesta serva ad attirare l’attenzione sulle condizione disastrose che il ddl Gelmini produrrà dentro gli atenei, soprattutto sul fronte del personale», spiegano.

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Al Laboratorio-Museo Tecnologic@mente la nuova sala dedicata all’Elea 9003

A partire da sabato 27 febbraio 2010 sarà aperta al pubblico la nuova sala espositiva del Laboratorio-Museo Tecnologic@mente dedicata all’ELEA 9003 realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT di Torino.  La Fondazione Natale Capellaro, che gestisce e coordina le attività del Laboratorio-Museo Tecnologic@mente, vuole raccontare uno degli aspetti più importanti della Storia del  territorio: l’avvento dell’elettronica e la nascita dell’ELEA 9003 della Olivetti, attraverso la personalità e le vicende di Adriano Olivetti, Mario Tchou ed Ettore Sottsass, partendo dai primi calcolatori elettronici fino alla morte di Adriano Olivetti e alla cessione della divisione elettronica.

Allo scopo di avvicinare i visitatori al passaggio dal mondo della meccanica a quello dell’elettronica, si propone un’esperienza interattiva articolata in tre momenti fondamentali: un momento analogico, un momento di programmazione e un momento di digitalizzazione, attraverso Arduino, una piattaforma di prototipazione elettronica open-source che si basa su hardware e software flessibili e facili da usare. Arduino è nato all’Interaction Design Institute di Ivrea, con l’intento di sviluppare un microcontroller potente ed economico per gestire i progetti artistici robotizzati. La sua capacità di calcolo corrisponde a quella dell’Elea. L’apertura della nuova sala espositiva dedicata all’Elea 9003 è inserita nell’ambito degli eventi promossi a 50 anni dalla scomparsa di Adriano Olivetti.

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Via Reiss Romoli 274: un pezzo di futuro

Marco Accossato via Lastampa.it

C�� un isolato di Torino che vive gi� nel futuro. Anni di distanza separano qualunque strada, piazza o corso della nostra citt� da via Reiss Romoli 274, dodicimila metri quadri di laboratori proiettati al domani. E� la sede Telecom Lab, dove l�ultima tecnologia entrata in commercio � gi� storia passata, e dove – proprio in questi giorni – si lavora alla Lte, Long Term Evolution, la super comunicazione mobile per chiavette Internet e cellulari che ci traghetter� verso le reti di quarta generazione.

Telecom Italia Lab � soltanto in parte sinonimo di telefonia. Qui si studia l�info-mobilit�, i sistemi del cosiddetto �trasporto intelligente�. Qui si lavora alla videocomunicazione 3D, alla telemedicina, e, con una serie di sensori, si cerca di riprodurre il movimento del corpo umano, convinti di riuscire a leggere – prima o poi – persino nelle emozioni pi� profonde.

Ricerca, innovazione, sperimentazione. Ottocento ricercatori (altri 400 nelle sedi di Roma, Napoli e Rozzano Milanese) pensano oltre. Oltre l�immaginabile: hanno in media 40 anni e pi� dell�80 per cento di loro � laureato in ingegneria o informatica.

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Google Buzz, l’anti Twitter di BigG

Via Googleblog

Google Buzz is a new way to start conversations about the things you find interesting. It’s built right into Gmail, so you don’t have to peck out an entirely new set of friends from scratch — it just works. If you think about it, there’s always been a big social network underlying Gmail. Buzz brings this network to the surface by automatically setting you up to follow the people you email and chat with the most. We focused on building an easy-to-use sharing experience that richly integrates photos, videos and links, and makes it easy to share publicly or privately (so you don’t have to use different tools to share with different audiences). Plus, Buzz integrates tightly with your existing Gmail inbox, so you’re sure to see the stuff that matters most as it happens in real time.

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Il problema del “saldo input-output del mercato dei cervelli”

Via Torino Valley Fernando D’Aniello, segretario nazionale dell’Associazione Italiana Dottorandi e Dottori di ricerca ha confessato di non aver mai pensato di fuggire ma, per crescere professionalmente, ha dovuto viaggiare molto all’estero. Secondo D’Aniello “il pericolo fuga è uno dei rischi del periodo post dottorato, quando il titolo è stato conseguito e occorre trovare spazio per … Leggi tutto