Lettera di Marco Travaglio a John Elkann sulla Juventus e sugli juventini

Marco Travaglio ha scritto una lettera a John Elkann:. L’unico errore di Travaglio è stato quello di scrivere a John Elkann,che sui temi juventini, e non solo, ha spesso deliri peggiori di Andrea Agnelli.

Gentile John Elkann, Le scrivo da appassionato di calcio, ma soprattutto da juventino che aveva appena smesso di vergognarsi di esserlo dopo la dipartita di Moggi & C. grazie allo scandalo di Calciopoli. Ora, se possibile, gli juventini perbene, che hanno iniziato a tifare ai tempi di Boniperti, Trapattoni, Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Tardelli, Platini, e anche di Conte, quando la società indossava un certo “stile”, sono costretti a vergognarsi ancor più di prima.
Mai infatti, nemmeno negli anni bui di Calciopoli, la Juventus si era spinta a tanto: manipolava arbitri e campionati, ma non negava alla giustizia sportiva il diritto di fare il suo dovere. Oggi invece Suo cugino – il signorino Andrea, che porta il cognome francamente eccessivo degli Agnelli – ha trasformato la società in una succursale del Pdl: da mesi insulta la Federazione di cui è uno dei soci più autorevoli e demolisce le regole e le istituzioni della giustizia sportiva, quasi fossero frutto di un complotto planetario contro la Juve, decise all’insaputa del club più potente d’Italia.

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Vigor Bovolenta sul podio olimpico del volley

Dopo la nuova figura ridicola del calcio italiano è bellissimo vedere i giocatori del volley portare sul podio la maglia di Vigor Bovolenta (via il Post) Durante la premiazione del torneo olimpico di pallavolo maschile, in cui l’Italia ha vinto il bronzo battendo la Bulgaria, i giocatori italiani hanno mostrato una maglia Vigor Bovolenta, il pallavolista … Leggi tutto

Analizzando la vicenda di Alex Schwazer

Nell’attesa che i media italiani finiscano di tartassare Alex Scwhazer e inizino a fare analisi degli accadimenti come ha fatto Stefano Tesi

Se crediamo all’atleta, che dice (inverosimilmente) di aver fatto tutto da solo, dallo scandalo escono tutti a pezzi: non solo la Federazione e il Coni, ma anche l’entourage di Alex, perché è da non credere che un tesserato-personaggio di quel livello venga lasciato libero di agire in solitudine (in tutti i sensi: possibile che a un olimpionico, a tre settimane dalla gara della vita, sia consentito di allenarsi per lunghi periodi all’estero senza avere al seguito un allenatore, un preparatore, un tecnico e uno staff dedicati, un manager, un assistente, qualcuno insomma per non dire della fidanzata-pattinatrice e campionessa mondiale che cade dal pero? Mah… Se invece gli è consentito, è anche peggio). E ovviamente ne esce distrutto, come ne è uscito, lo stesso marciatore: tanto per la disonestà quanto per l’ingenuità, visto che è inspiegabile il motivo per il quale un campione esperto possa solo concepire di iniettarsi sostanze illecite che sa perfettamente essere individuabili al primo banale controllo. A meno di non pensare alla volontà di un suicidio sportivo.

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Il comunicato più stupido dell’anno lo ha fatto il CONI

Mentre tutta l’Italia e il mondo sanno che cosa è successo ad  Alex Schwazer Choc doping sugli azzurri nel giorno in cui l’Italia ha conquistato altre tre medaglie. Alex Schwazer, campione della 50 km di Pechino, è stato escluso da Londra 2012 perché positivo all’Epo ad un test anti doping, effettuato il 30 luglio ad Oberstdorf, … Leggi tutto

Italia – Spagna: comunque sia sarà un successo

Il presidente Napolitano ha invitato a Palazzo Chigi in ogni caso gli azzuri del calcio per domani

Il Presidente Napolitano ha invitato la Nazionale di calcio lunedì al Quirinale: “Caro Prandelli, desidero ringraziarla – ha scritto il Capo dello Stato, sabato 30 giugno alla vigilia della finale degli Europei, al Commissario Tecnico – per le così calorose parole augurali che mi ha rivolto – anche a nome dell’intera Nazionale – in occasione del mio compleanno e all’indomani della splendida vittoria di Varsavia.

Quello che ho trovato molto bello in tutte le vostre prestazioni agli Europei e’ stato l’affiatamento tra “vecchi e nuovi”, lo spirito di squadra, la comune determinazione e generosità. Impossibile fare graduatorie: non c’è stato nessuno che non abbia condiviso l’impegno e lo sforzo, che non abbia dato il meglio di se. E aver creato quel clima, aver saldato quella compagine e’ stato suo merito.

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Obituary: Teofilo Stevenson

Eè morto Teofilo Stevenson, uno dei più straordinari pugili della storia. Rifiutò di passare professionista con la frase: “Cosa sono cinque milioni di dollari in confronto all’amore di otto milioni di cubani?”