La Silicon Valley dei capi da corsa per la F1 è a Torino, dove operano alcune delle più importanti aziende del settore: Puma, Sabelt e Sparco.
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Pregasi seguire la fine del video
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Via Ubitennis Nel pomeriggio piovoso di Melbourne, in una Rod Laver Arena indoor, i campioni del tennis hanno contribuito alla solidarietà nei confronti della devastata nazione di Haiti. Iniziativa promossa dal numero uno del mondo, che ha trovato la collaborazione immediata di alcuni dei suoi colleghi, che hanno accettato di scendere in campo per beneficenza. … Leggi tutto
Un film splendido con come protagonisti principali il Sudafrica, Il rugby, Madiba e gli Springbox
La Silicon Valley dei capi da corsa per la F1 è a Torino, dove operano alcune delle più importanti aziende del settore: Puma, Sabelt e Sparco.
Da Repubblica (tutti ce ne siamo accorti. ma nessuno ha scritto) Un cartello affisso su una grata metallica che transenna l’ingresso dei trampolini olimpici di Pragelato avvisa: “pericolo valanghe, vietato l’accesso”. Un monito più che reale: sulle rampe di lancio dei saltatori con gli sci, e sulla pista di atterraggio, si sono staccate due slavine. … Leggi tutto
Fra qualche giorno, il 2 gennaio, moriva Fausto Coppi
Per la Juve se ne parla poi … Via Vittorio Bertola Questo è dunque il momento di usare la testa. Da Cairo non si pretendono miracoli, ma serietà; che la smetta di millantare progetti e investimenti che non ci sono, di ingigantire ogni stupidaggine fatta per il Toro, di minimizzare le difficoltà e le critiche. … Leggi tutto
Via Reuters L’attaccante macedone della Lazio Goran Pandev può lasciare la squadra capitolina con effetto immediato dopo che il collegio arbitrale della Lega Calcio ha accolto il ricorso dei legali del giocatore e risolto il suo contratto. Lo ha confermato l’avvocato del macedone. Il 26enne attaccante della Lazio non ha disputato nessuna partita dell’attuale campionato … Leggi tutto
Gentile ingegner John Elkann, detto Jaki.
Sono abbastanza vecchio per poterle raccontare come si comportò suo nonno, Gianni Agnelli detto l´Avvocato, in una situazione nella quale la Juventus si trovava ad affrontare difficoltà molto simili a quelle odierne.…
Suo nonno, ne siamo convinti, non l´avrebbe pensata allo stesso modo e neppure suo prozio, il dottor Umberto. Entrambi (lo fecero prima con Boniperti e poi con Giraudo e Moggi) avrebbero capito che, prima di tutto, il vero problema della Juventus è rappresentato dalla sua gestione societaria piuttosto che soltanto dalla sua guida tecnica. Ed entrambi, ne sono altrettanto sicuro, non avrebbero esitato a intervenire, in una struttura dove quasi nessuno capisce qualcosa di calcio, dove Blanc adesso assomma i poteri sia di presidente e di amministratore delegato e dove la campagna acquisti è stata affidata, negli ultimi anni, all´ex ragazzo di fatica di Luciano Moggi. Serve qualcuno che sia in grado di non sprecare 50 milioni di euro per due buoni giocatori che non sono però dei fuoriclasse (Diego e Melo) e soprattutto qualcuno che sappia distinguere un regista (Xabi Alonso, D´Agostino) da una pletora di mediani (Sissoko, Melo, Marchisio e Poulsen). Poi, forse, servirà anche un allenatore.
Maurizio Crosetti Via Repubblica
Sono riusciti a trasformare la Juventus in una cosa qualunque, anzi in una ben piccola cosa, e ci hanno messo soltanto tre anni. Non era facile. Ma quello che è successo nelle ultime settimane, e soprattutto nella tremenda partita contro il Bayern, supera ogni passato fallimento, nefandezze di Calciopoli a parte. Tanto che la Torino bianconera si sta chiedendo se non sia un problema di inadeguatezza. L´ha detto anche il povero Ferrara: «Siamo responsabili tutti». Verissimo, ma qualcuno di più.
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«Non sia amico dei giocatori e non ascolti nessuno», gli aveva consigliato Tardelli. «Alla Juve, Ciro è l´unico che capisca di calcio». Eppure, più che una squadra, questo sembra un gruppo di persone tenute insieme dal caso. Gente sopravvalutata (Melo), in declino (Cannavaro, Grosso, Del Piero, Legrottaglie, Trezeguet), spaesata (Diego), anarchica (Camoranesi), inadatta (Poulsen, Grygera), acerba (Caceres, che perlomeno lotta), scomparsa (Amauri), fragile (Giovinco), inguardabile (Tiago). Non si può sperare sempre in Buffon, Chiellini e Marchisio, l´unico giovane campione per il futuro. L´unico. Perché la Juventus 2010-2011 è già una squadra da rifare.
Fermi tutti: lasciateli segnare: non è una frode sportiva, solo fair play