C’è un allarme che sta diventando molto alto nel Paese. Non è la prima volta che è stata necessaria la mobilitazione anche contro governanti di segno diverso da quello attuale, ma oggi si sta vivendo una fase di grande delicatezza con attacchi senza precedenti. Non solo disegni di legge bavaglio ma anche azioni forti in sedi giudiziarie e manifestazioni pubbliche che hanno l’oggettivo risultato di costituire una minaccia per chi fa informazione ritenuta non gradita. L’informazione non si farà mettere il guinzaglio. Il mondo dell’informazione, assieme al mondo del lavoro ed alla società civile, è chiamato a scongiurare questo pericolo.
Italia
Perché la Borsa perde pezzi
Delisting, che passione. Vale davvero la pena di approfondire il perché. In tempi di ribassi di Borsa, si sa, fioccano le uscite dai listini, per lo più giustificati (almeno ufficialmente) da quotazioni di mercato troppo sacrificate e che non riflettono il reale valore del titolo (ma se l’investimento in azioni, come spiegano tutti i libri di finanza, è da considerare nel medio/lungo termine, prima o poi il mercato dovrebbe giungere a quotazioni adeguate …).
In più da marzo la Borsa ha fatto molta strada, tutt’altro che ribassista l’andamento, ma mentre le IPO latitano ancora (eccezion fatta per le tre “matricole” del nuovo listino AIM Italia: IKF, Neurosoft e VRWay Communication), i delisting si susseguono imperterriti. È ora la volta di Permasteelisa, che per un cambio di azionariato sarà oggetto di un’OPA obbligatoria a 13 euro per azione, che dovrebbe chiudersi entro gennaio/febbraio 2010. Da inizio 2009 sono state già cancellate dalle quotazioni, per effetto di OPA volontaria, Anima SGR (acquistata da Banca Popolare di Milano a 1,45 euro per azione e non più quotata dal 2/3), Meliorbanca (acquistata da BPER a 3,2 euro per azione e non più quotata dal 6/3) ed Ergo Previdenza (acquistata da Ergo Italia a 4,51 euro per azione e non più quotata dal 7/4).
Contro il reato di lesa maestà
Le argomentazioni contenute nei due atti di citazione (nelle foto: le copertine dei due numeri del giornale “incriminati”) sono formalmente dirette a dimostrare che l’Unità ha colpito la reputazione di Berlusconi, ma nella sostanza delineano un illecito non previsto dal nostro ordinamento, quello di lesa maestà.
Il legale del presidente del Consiglio contesta le nostre opinioni politiche, le nostre valutazioni (peraltro condivise da opinionisti di altri giornali nazionali e internazionali e comunque attinenti alla libera manifestazione del pensiero tutelata dall’articolo 21 della Costituzione) sui rapporti tra la maggioranza e il Vaticano. O i giudizi sui comportamenti privati del premier e sulla loro compatibilità col suo ruolo pubblico.
Viene addirittura qualificato lesivo della onorabilità del premier il fatto di aver riportato giudizi espressi pubblicamente da Veronica Lario attorno alle sue condizioni e alle sue frequentazioni con minorenni. Persino l’opinione di una scrittrice come Silvia Ballestra viene inserita nell’elenco delle affermazioni non pubblicabili.
Denuncia dopo denuncia dove si va ?
Il direttore, due giornaliste, un’opinionista e una scrittrice, tutte donne e tutte accusate di lesa dignità per avere scritto delle frequentazioni del premier con la escort Patrizia D’Addario, per avere messo in discussione i suoi rapporti con il Vaticano, per averlo sospettato di controllare l’informazione in Italia e anche per una battuta sull’impotenza sessuale”.
L’ultimo atto della guerra intrapresa da Silvio Berlusconi nei confronti della stampa non allineata è la citazione per danni al quotidiano l’Unità. Una “denuncia”, che segue di pochi giorni quella a Repubblica scatenata per tacitare le famose 10 domande: una causa civile per colpire economicamente l’editore e le giornaliste.
La direzione dell’Unità informa di avere ricevuto questa mattina due citazioni per danni per un totale di due milioni di euro. Il capo del governo chiede inoltre la condanna a una pena pecuniaria di 200mila euro ciascuna per il direttore responsabile Concita De Gregorio, per le giornaliste Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, per l’opinionista Maria Novella Oppo e per la scrittrice Silvia Ballestra.
Gli ingegneri terremotati dell’Aquila
Via Corriere.it Centotrenta terremotati, tutti ingegneri superspecializzati, sono da martedì mattina asserragliati nella presidenza della Technolabs, azienda dell’Aquila che dopo il sisma ha già messo in cassa integrazione 52 dipendenti. È questa la forma di lotta che hanno scelto i ricercatori di un laboratorio che fornisce apparati di telecomunicazioni per grandi aziende internazionali del settore, … Leggi tutto
L’autunno caldo di Kublai
Cambia sul web
Il social network su Ning ha fatto un buon lavoro come piattaforma per lo sviluppo dei progetti creativi dei kublaiani. Ma si può fare meglio, naturalmente. Quindi:
- Il Club dei progettisti è cresciuto, ed è tempo di metterlo a valore. Dall’autunno diventerà un luogo di discussione e di co-progettazione di Kublai stessa, uno spazio di lavoro comune tra noi del gruppo di lavoro e i membri più attivi della community. Cominceremo programmando insieme il mese del progettista (vedi oltre).
- Abbiamo deciso di valorizzare i blog interni al Ning. Intanto perché alcuni kublaiani li usano (ci sono oltre 120 post già scritti), e poi perché può avere senso, per i progettisti, tenere un blog di progetto: per chi scrive aiuta a tenere la rotta del proprio progetto, per chi legge è un modo semplice ed efficace di tenersi aggiornato. E poi perché è molto semplice integrarli nelle pagine di progetto (istruzioni qui). In compenso abbiamo deciso di chiudere il blog collettivo dei Diari di progetto, che non ha attecchito nella community. I post già scritti restano comunque accessibili.
- Chiude anche la Banca delle piccole consulenze, che non è mai decollata. Molte persone hanno offerto gratuitamente il proprio tempo, ma nessuna ha mai chiesto di poterlo utilizzare! Sappiamo che lo scambio di favori tra kublaiani si verifica, ma segue canali diretti e personali. Federico ha aperto una discussione sul Club dei progettisti in cui suggerisce soluzioni diverse per portare aiuto a chi progetta, invito chiunque fosse interessato a partecipare.
Il primo congresso di Agorà Digitale
Il 6 settembre si svolge a Salerno primo congresso di Agorà Digitale, l’associazione radicale per le libertà e la democrazia digitali. Tra i partecipanti Marco Pannella, Marco Cappato e il leader del Partito Pirata svedese Rick Falkvinge. Il congresso costitutivo si svolgerà presso presso l’Ostello della Gioventù di Salerno. Tra i temi al centro del … Leggi tutto
No panico, ma un po’ d’influenza è inevitabile
Un’ondata di influenza A/H1N1 arriverà “inevitabilmente” in Europa all’inizio dell’autunno, “in anticipo rispetto all’influenza stagionale”. A lanciare l’allarme è il rapporto sulla valutazione del rischio pubblicato oggi dall’Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie di Stoccolma. Sulla base delle medie registrate finora, l’ondata pandemica del 2009-2010 potrà colpire dal 20% al 30% della popolazione (contro il 5%-10% dell’influenza stagionale).
I gruppi a rischio. Il rapporto individua i gruppi a rischio che comprendono anche i bambini al di sotto di due anni, indicati nel documento fra coloro che possono subire le conseguenze più gravi dell’infezione, dopo le persone con malattie croniche e le donne in gravidanza. “Non sono stati pubblicati studi in proposito – rileva il rapporto – ma è degno di nota il fatto che in relazione all’ondata pandemica negli Stati Uniti il gruppo che ha mostrato il più alto tasso di ospedalizzazione è stato quello dei bambini con meno di due anni”.
In the sand
Non potendo rispondere, se non con la menzogna, Silvio Berlusconi ha deciso di portare in tribunale le dieci domande di Repubblica, per chiedere ai giudici di fermarle, in modo che non sia più possibile chiedergli conto di vicende che non ha mai saputo chiarire: insabbiando così – almeno in Italia – la pubblica vergogna di comportamenti privati che sono al centro di uno scandalo internazionale e lo perseguitano politicamente.
E’ la prima volta, nella memoria di un Paese libero, che un uomo politico fa causa alle domande che gli vengono rivolte. Ed è la misura delle difficoltà e delle paure che popolano l’estate dell’uomo più potente d’Italia. La questione è semplice: poiché è incapace di dire la verità sul “ciarpame politico” che ha creato con le sue stesse mani e che da mesi lo circonda, il Capo del governo chiede alla magistratura di bloccare l’accertamento della verità, impedendo la libera attività giornalistica d’inchiesta, che ha prodotto quelle domande senza risposta.
La colonizzazione televisiva del Maghreb
Ma Bossi sa di queste liason del Premier ?
I peccati di San Marino
Francesco Bonazzi sul’Espresso
In un rapporto riservato le ammissioni della banca centrale della piccola repubblica. Le pressioni del fisco italiano. Siamo alla vigilia della svolta?
Altro che “buon vicinato”. Nel diritto internazionale si chiama ancora così il trattato che dal 1939 regola i rapporti tra Italia e San Marino, l?antica repubblica romagnola che con 12 banche e una cinquantina di finanziarie è allo stesso tempo una roccaforte del segreto bancario e un’efficiente necropoli fiscale. Ma tra inchieste giudiziarie, rogatorie respinte e pressioni politiche a tutti i livelli, quello che Roma prepara per l’autunno è ormai un vero assedio al Titano.
Berlusconi fa causa a Repubblica per le 10 domande
Via Repubblica Nuovo attacco di Silvio Berlusconi a Repubblica. Il premier va dai giudici e chiede un risarcimento danni per un milione di euro al Gruppo L’Espresso. A suo giudizio le domande formulate il 26 giugno da Giuseppe D’Avanzo sono “diffamatorie”. Per la prima volta nella storia dell’informazione italiana gli interrogativi di un giornale finiscono … Leggi tutto