Padellaro fa il punto sul Fatto Quotidiano

Via Affari Italiani

Messi da parte i fuochi d’artificio del primo giorno, a che tiratura viaggiate ora?
“La media è sulle 85mila copie. Ma in giornate particolari, come quella successiva alla bocciatura del Lodo Alfano, possiamo toccare anche quota 115mila”.

Beh, di che si lamenta?
“Di niente. Pensi che il nostro obiettivo per stare a galla erano 10mila lettori. Ma, me lo lasci ripetere, escludo che questo sia un giornale da 100mila copie al giorno. Per averne anche la metà, andrei al Santuario della Madonna del Divino Amore a piedi”.

Una bella passeggiata. Che magari le verrà risparmiata dagli abbonati al giornale. 36mila, giusto?
“No, sono saliti. Ora siamo a 42mila”.

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I misteri d’Italia: alzati e fai un … al TG1

Via Leggo online Durante l’edizione delle 13.30, dopo una notizia sull’influenza suina, la giornalista cambia pagina e legge testualmente: “Alzati e fai un…”. Quindi si ferma, esita, e infine gira definitivamente il foglio. Tutto rigorosamente in diretta e tutto ripreso dalle telecamere. Sconcerto al Tg1 e qualcuno fuori onda biascica qualcosa. Cosa c’era scritto sul … Leggi tutto

La rivincita della portaborse Celestina contro la Carlucci

Via Corriere.it

Da oggi tutti i collaboratori degli onorevoli che lavorano in nero, oppure in grigio con stipendi da fame, hanno la loro eroina. Nessuno prima di lei aveva osato tanto: fare causa al deputato datore di lavoro e ottenere un risarcimento. Ma la sentenza con la quale il giudice Michele Forziati ha condannato Gabriella Carlucci a pagare 10.170 euro e 39 centesimi più interessi a Celestina (la chiameremo semplicemente con il nome di battesimo) che per quasi due anni, dal luglio 2004 al giugno 2006, aveva lavorato nella sua segreteria, va ben oltre. Perché stabilisce il principio che tra la parlamentare del Popolo della libertà e la sua assistente «è intercorso un rapporto di lavoro subordinato». Insomma, il classico buco nella diga.

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No segnale no canone

Ora il passaggio al digital terrestre diventa un problema politico In Piemonte non si vede bene il digitale terrestre? «No segnale no canone». E’ quanto sostiene Roberto Rao, capogruppo Udc in Commissione di vigilanza Rai, all’indomani dell’intervista concessa a La Stampa da Andrea Ambrogetti, presidente del consorzio Dgtvi. Giudicando «deboli o false» alcune dichiarazioni di … Leggi tutto

I danni istituzionali di Silvio Berlusconi

Lucio Fero su Blitz Quotidiano (con video di Berlusconi dopo la sentenza della Corte Costituzionale e a Porta a Porta contro Rosy Bindi)

Il danno più grave, spiace davvero dirlo, lo ha fatto Berlusconi. Danno anche a quelli, e sono la maggioranza, che votano per lui e per i suoi alleati. Anche loro vivono in questo paese, legittimamente governato da Berlusconi. Ma Berlusconi ieri ha aggiunto, somministrato, impresso una quota, una dose, un marchio di invivibilità in questo paese. Se un capo di governo, cioè il massimo esponente di uno dei poteri della democrazia, dice con rabbia e con spregio che «la Corte Costituzionale è di sinistra», dice che un altro potere, un altro pilastro della democrazia è nemico, bugiardo, maligno. Indica dunque un pilastro da abbattere, un pilastro della democrazia. Se non fossimo di fronte ad una cosa maledettamente seria, se ci fosse da sorridere, diremmo che Berlusconi parla come un ultra della curva per cui l’arbitro è sempre “venduto e cornuto” quando fischia un calcio di rigore contro. È questo il danno alla convivenza civile, alla vivibilità di tutti in questo paese: la riduzione della vita civile ad una rissa davanti alla moviola, lo scatenare i Gasparri che dichiarano: «Ora la Corte non è più organo di garanzia». Non più perchè gli ha dato torto, «di garanzia» lo si è solo quando ti dà ragione.

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Illegittimo il lodo Alfano

Via Corriere.it Il Lodo Alfano è illegittimo. Così si sono pronunciati i giudici della Corte Costituzionale. La legge che sospende i processi delle quattro più alte cariche dello Stato è stata bocciata per violazione dell’art. 138 della Costituzione, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria. Il Lodo è … Leggi tutto

Boss napping alla romana

Via Lastampa.it A tre manager dell’Alstom, fabbrica francese che costruisce e si occupa della manutenzione dei treni, è stato impedito per 8 ore dagli operai di uscire dallo stabilimento di Colleferro, in provincia di Roma, sulla falsariga dei sequestri di dirigenti avvenuti nei mesi scorsi in aziende in Francia. In serata, dopo aver raggiunto un’ipotesi … Leggi tutto