In attesa dell’epidemia di Influenza A

L’epidemia vera e propria di Influenza A è attesa fra una quindicina di giorni. Non serve lanciarsi nel panico, occorre prendere normali precauzioni per evitare il contagio. Se arriva la malattia con i suoi sintomi caratteristici che sono gli stessi dell’influenza stagionale e possono comprendere: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, mal … Leggi tutto

Berlusconi docet: bloccati i video satirici su Sarko junior

Via Corriere.it

La loro arma? La presa in giro, la satira pungente, l’ironia. I personaggi presi di mira: attori, politici e sportivi. È il popolarissimo Les Guignols de l’info, un puppet show francese che fa satira con le marionette. E in queste ultime settimane il protagonista indiscusso dello show non poteva che essere Jean Sarkozy, figlio del presidente francese Nicolas e l’affaire della candidatura alla presidenza dell’Epad, l’ente pubblico che gestisce il quartiere parigino degli affari della Défense.

I video in rete che prendono in giro il rampollo 23enne sono spariti. «Censura», accusa senza mezzi termini la stampa d’Oltralpe. Da palazzo nessun commento. Les guignols de l’info di Canal+ si rifà con successo alla leggendaria trasmissione settimanale sulla tv inglese Spitting Image, dove personaggi pubblici vengono presi in giro con pupazzi di gomma che sputano frasi irriverenti contro tutto e tutti. E come nel Regno Uniti anche in Francia nessuno si salva da una satira anche crudele. Ora ha fatto la sua comparsa anche Jean Sarkozy, secondo figlio del presidente, al secondo anno di giurisprudenza, che ha dovuto rinunciare alla testa del più grande quartiere d’affari europeo, dopo il terremoto provocato negli ambienti politici e le accuse di nepotismo.

Dall’archivio dei Guignols su Sarko

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Da internauti a infonauti

Via Repubblica, qui le tabelle

La tecnologia digitale ha rivoluzionato il modo di informarsi degli italiani. L’utilizzo di internet e della Tv satellitare è in continuo aumento. Ma tenersi al corrente su questioni di pubblico interesse vuol dire prendere parte alla vita di una comunità. Significa essere cittadini, partecipare. Oggi, dunque, il nesso tra Internet e informazione (e politica) desta, più che in passato, attenzione e interesse.

I giovani sono protagonisti importanti di questa dinamica. In sette casi su dieci utilizzano quotidianamente internet per informarsi, al pari della Tv. E molto più del giornale cartaceo (19%) o del satellite (37%). E’ un dato interessante se consideriamo che vengono spesso rimproverati di informarsi poco. Evidentemente bypassano i canali tradizionali ricorrendo alla rete.

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Mills condannato anche in appello

Via repubblica La seconda sezione della Corte d’Appello di Milano, dopo 4 ore di camera di consiglio, ha confermato la condanna a quattro anni e sei mesi nei confronti dell’avvocato inglese David Mills per corruzione in atti giudiziari. Confermato anche il risarcimento alla presidenza del Consiglio, costituitasi parte civile, pari a 250 mila euro. Il … Leggi tutto

Auto sodomia

Ammettendo che la storia del video girato a Marrazzo possa essere un truce ricatto, viene comunque a galla un mondo piuttosto misero di frequentazioni mercenarie dell’autosospeso presidente della Regione Lazio. Sorge spontanea la domanda, ovviamente intrisa di stile benpensante piemonte: ma Marrazzo non aveva proprio niente di meglio da fare come uomo politico che andare … Leggi tutto

Il digitale terrestre all’italiana

Via Camminando Scalzi

Il digitale terrestre (DDT) arriva finalmente anche nel nostro paese. Decantata come una tecnologia innovativa negli spot, presentata nel 2003 dal ministro Gasparri come “paradiso digitale terrestre”, è in realtà una tecnologia vecchia, le cui sperimentazioni risalgono addirittura ai primi anni ’70. Già verso la fine degli anni ’90, paesi come Stati Uniti, Inghilterra, Finlandia, Svezia e Svizzera hanno effettuato il passaggio globale a questa tecnologia. L’Italia come suo solito arriva in mostruoso ritardo: proviamo a ripercorrere le tappe di questo storico passaggio, e a capire cosa comporterà per il futuro della fruizione televisiva.

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