Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, nel corso dell’ultimo Cipe, ha consegnato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi un appunto per chiedere – secondo quanto risulta all’agenzia Ansa – l’avvio di alcuni progetti per i quali sono già state definite le risorse, “misure che attuate consentirebbero di dare risposta anticiclica a molte crisi in atto”.
Tra gli interventi viene citata la banda larga che con 800 milioni di investimenti da parte del governo darebbe lavoro a 50.000 addetti e consentirebbe di aprire 33.000 cantieri, con un impatto positivo sul Pil pari a 0,2 punti percentuali. Ma, nell’elenco, sono indicati anche i progetti di riconversione di aree industriali e quelli per la creazione di zone franche, anche in Abruzzo.
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Italia
50 anni fa l’Elea 9003: il primo computer a transistor nasceva in Italia
Cinquanta anni fa, il giorno 8 novembre 2009, era domenica come oggi , il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi inaugurava a Milano l’Elea 9003, il primo computer completamente a transistor commercializzato al mondo.
Poi purtroppo in Italia si scelse che l’elettronica, il computer e le sue applicazioni non erano strategiche per lo sviluppo dell’economia del paese.
Poi sappiamo come è andata …
Che cosa nacque a Pregnana Milanese
A Pregnana Milanese, dove ora i dipendenti di Agile ex Eutelia stanno lottando per il posto di lavoro, è nata l’informatica italiana (via Storiaolivetti.it)
In una villetta di via del Capannone, a Barbaricina presso Pisa, si insedia un Laboratorio di Ricerche Elettroniche (LRE). Lo guida Mario Tchou (1924-1961), un giovane ingegnere italo-cinese, specializzato in fisica nucleare, incontrato da Roberto Olivetti alla Columbia University di New York. Attorno a Tchou si raccoglie un gruppo di una cinquantina di giovani ed entusiasti ricercatori che iniziano a lavorare al progetto. I risultati sono eccezionali: nel novembre 1959, l’Olivetti è in grado di presentare al Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi l’Elea 9003 (acronimo di Elaboratore Elettronico Aritmetico). E’ il primo calcolatore progettato e realizzato interamente in Italia.
Per i suoi tempi l’Elea è un prodotto d’avanguardia. Quando il progetto viene avviato la tecnologia costruttiva è ancora basata sulla valvola elettronica, ma già iniziano a diffondersi i transistor. L’impiego del nuovo dispositivo presenta varie incognite, ma i ricercatori della Olivetti, dopo aver realizzato un prototipo a valvole e uno ibrido, decidono di abbracciare pienamente l’ultima tecnologia; così, l’Elea 9003 risulta a livello mondiale il primo sistema commerciale completamente transistorizzato. Si basa su una struttura logica d’avanguardia, in larga misura pensata da Giorgio Sacerdoti (1925-2005), e presenta un design fortemente innovativo, dovuto a Ettore Sottsass.
Accanto all’attività del Laboratorio di Ricerche Elettroniche, nel 1958 spostato da Barbaricina a Borgolombardo (MI) e più tardi, a fine 1962, a Pregnana (MI), continua a svilupparsi quella dell’Olivetti-Bull che commercializza anche sistemi elettronici.
Blog italiani, portali governativi per il turismo e fuochi di paglia
Seguendo la tendenza lanciata da Massimo Mantellini e Luca Sofri di confrontare i dati di Alexa del proprio blog con quelli del pluriresuscitato italia.it meglio noto come Sito ufficiale del turismo italiano ci si sente per un po’ prestigiosi. Anche questo blog regge la sfida con il portale iper spomsorizzato da mezzo governo italiano e costato milioni e milioni di euro. Che può vantare in home page lo smagliante sorriso del premier Berlusconi. Il grafico rappresenta l’audience in un mese, l’ultimo.
pasteris.it in blu, italia.it in rosso
Lo stesso grafico sui sei mesi racconta la storia dell’ennesimo fuoco di paglia del Governo
La crisi passerà e la Gran Bretagna è alle spalle
L’Italia ha ormai sorpassato la Gran Bretagna per prodotto interno lordo (Pil) e quindi è ormai la sesta nazione più ricca tra i Paesi industrializzati dal mondo. Silvio Berlusconi, riferiscono alcuni presenti, interviene al Consiglio dei ministri per fare alcune considerazioni sullo stato di salute dell’economia nazionale. «Il tempo è stato galantuomo, ora dobbiamo insistere», ha commentato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.
10 domande, 10 risposte mediate da Bruno Vespa
Berlusconi risponde, teoricamente, sull’ultimo libro di Bruno Vespa alle 10 domande di Repubblica.
1) Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo di incontrarla e dove? Ha frequentato o frequenta altre minorenni? Ricordiamo che il premier partecipo’ alla festa dei 18 anni della ragazza di Casoria. Subito dopo, la richiesta di divorzio da parte di Veronica Lario. “Sono solo calunnie” risponde il premier. Non ho avuto alcuna relazione con la signorina Noemi”.
2) Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi, fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi? Domanda senza risposta, ammesso che Vespa l’abbia formulata.
3) Non trova grave che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità le ragazze che la chiamano “papi”? Berlusconi a Vespa dice: “Ho proposto incarichi di responsabilità soltanto a donne con un profilo morale, intellettuale, culturale e professionale di alto livello.
Il crocefisso serve: per gli esorcismi dei ministri dello stato
Sposini dopo aver sopportato un numero del genere di La Russa merita il Pulitzer
Banda larga se capita
Via Repubblica.it Il governo ha distrutto le speranze di avere, in breve tempo, internet banda larga per tutti gli italiani. L’annuncio è arrivato ieri da Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “I soldi per la banda larga li daremo quando usciremo dalla crisi”. Si riferisce agli 800 milioni che il governo aveva promesso di … Leggi tutto
Croce fisso
Il fatto che la notizia del giorno di buona parte dei media italiani sia stata oggi la sentenza della Corte Europea sulla presenza del crocefisso nelle aule scolastiche italiane è un segnale di molte cose.
- L’Italia ha un sistema dell’informazione non laico che ama guardarsi l’ombelico
- L’Italia non è un paese neanche lontanamente laico in molte sue strutture
- I cristiani veri non hanno alcun interesse a vedere i crodifissi in aula e sperano umamente di vivere in un paese laico
- Le perplessità dei politici italiani sulla sentenza della Corte hanno giustificazioni imbarazzanti
«La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni». Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo accogliendo il ricorso presentato da una cittadina italiana. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini in una nota annuncia che «il governo ha presentato ricorso contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo». Se la Corte accoglierà il ricorso, il caso verrà ridiscusso nella Grande Camera (organo della Corte chiamato a pronunciarsi su un caso che solleva una grave questione relativa all’interpretazione o all’applicazione della Convenzione o dei Protocolli, oppure un’importante questione di carattere generale). Qualora invece il ricorso non dovesse essere accolto, la sentenza diverrà definitiva tra tre mesi, e allora spetterà al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa decidere, entro sei mesi, quali azioni il governo italiano deve prendere per non incorrere in ulteriori violazioni. Il Vaticano ha espresso «stupore e del rammarico» per una sentenza «miope e sbagliata». Netta la presa di posizione della Cei che boccia la sentenza parlando di «visione parziale e ideologica».
Nascere in Olivetti, morire in Agile
I lavoratori di Agile inviano il loro accorato appello per la tutela dei loro posti di lavoro di fronte a una storia di lavoro tragicamente e classicamente all’italiana.
Questa storia trova luogo proprio in un settore come l’Ict, le telecomunicazione, internet e le professioni della conoscenza in cui ci sarebbe grande bisogno in Itaslia di aziende serie che pensano e investono nel futuro piuttosto che cercare di eliminare nel presente e velocemente i propri lavoratori. Nel silenzio dei media tradizionali troppo impegnati a raccontare storie ritrite che poco hanno a che vedere con il mondo dei fatti reali.
Per approfondimenti: Agile Workers e Lavorare Agile
Nascere in Olivetti, morire in Agile. Questo è il destino di 2100 lavoratori ultimo baluardo della grande IT italiana, per effetto delle nostre leggi che permettono l’utilizzo della cessione di ramo d’azienda come strumento per una facile dismissione di dipendenti.
Chi era in Olivetti si è ritrovato per qualche anno in Getronics, poi in Eutelia; alcuni sono passati anche per una società intermedia, tale EducationLab. Altri ancora sono partiti da Bull, per proseguire sulla stessa strada. Storie differenti che approdano alla stessa drammatica
conclusione.
Berlusconi l’innovatore
Passi scelti da una lunga intervista di Claudio Sabelli Fioretti a Fedele Confalonieri
Perché i magistrati ce l’hanno con lui?
«Viene vissuto come un parvenu, come un intruso».
E invece?
«Invece è un genio. Un giorno mi disse: “Costruisco una città di diecimila abitanti”. Pensai: “Quest chi l’è mat”. E invece no. Era un innovatore, aveva capito che non doveva fare case. Doveva fare quartieri».
All’inizio non vi prendevano sul serio.
«Ricordo di aver aspettato più di un’ora con lui nell’anticamera di Gianstefano Frigerio, allora segretario regionale della Dc. L’establishment diceva: “Ma chi è questo ragazzino che fa le cose che non riescono a noi?”. Quelli come Berlusconi entrano e sconvolgono».…
La misteriosa morte in carcere di Stefano Cucchi
La storia della morte di Stefano