Il Secolo XIX si rinnova

Mentre continuano le voci di un accordo fra La Stampa e il Secolo XIX, il quotidiano genovese si rinnova (via PrimaOnline) Ai primi di febbraio il ‘Secolo XIX’ cambia formato (simile a quello del ‘Corriere della Sera’) e grafica (curata da Mario Garcia). Il quotidiano diretto da Umberto La Rocca ha anche approvato una serie … Leggi tutto

Anopticon: la mappa delle videocamere italiane

Alessandro Longo via Repubblica Nasce dalle frange irrequiete del web italiano e subito diventa un caso: è un progetto per contrastare il proliferare delle videocamere di sorveglianza. Si chiama Anopticon ed è sul sito Tramaci. org, gestito dal 31enne veneziano Enzo A., che si autodefinisce un hacker (il suo nickname è Etno) e preferisce rimanere … Leggi tutto

Quante Rosarno d’Italia?

Cesare Martinetti su Lastampa.it

La rivolta di Rosarno è scoppiata nelle stesse ore in cui il ministro dell’Interno, a distanza di pochi chilometri, discuteva con i responsabili dell’ordine pubblico in Calabria la risposta dello Stato alla bomba esplosa contro la procura. Una coincidenza casuale ma davvero simbolica che nella saldatura tra l’emergenza cronica chiamata mafia (‘ndrangheta, camorra, ecc.) e la nuova emergenza che si chiama immigrazione ci consegna all’inizio di questo 2010 un’agenda sociale drammatica. Quello che sta accadendo a Rosarno in queste ore ci riguarda tutti: il nostro quartiere, le nostre periferie, a Sud e a Nord, interroga la nostra coscienza di cittadini, sfida l’intelligenza e mette alla prova quello che si chiamava il sentimento democratico. Non è un problema solo italiano. Una rivolta del tutto analoga a quella di Rosarno è scoppiata qualche mese fa a Calais, nel Nord della Francia, da dove le bianche scogliere di Dover appaiono come un miraggio alle migliaia di migranti (soprattutto afghani, pakistani, iracheni) che premono per sbarcare in Gran Bretagna. Gli ammiratori acritici di quanto avviene al di là delle frontiere vadano al cinema a vedere «Welcome» di Philippe Lioret: avranno di che meditare su come la questione rappresenti un rompicapo per ogni governo, compreso quello del muscolare Sarkozy che ha trasformato in reati anche i piccoli gesti di solidarietà verso i clandestini senza aver disinnescato le polveriere sociali disseminate nelle banlieues francesi. È anche per questo che appare particolarmente irritante la litania tutta italiana del rinfaccio di responsabilità tra destra e sinistra, governo e non governo perché le responsabilità vanno equamente distribuite nel corso degli anni. Altra cosa è il confronto su quanto sta accadendo a Rosarno: accusare di clandestinità dei poveracci che accettano condizioni di vita disumane per svolgere lavori che gli italiani non vogliono più fare non ci sembra la strada migliore.

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Torino 2006, 4 anni dopo: il quasi abbandono

Da Repubblica (tutti ce ne siamo accorti. ma nessuno ha scritto) Un cartello affisso su una grata metallica che transenna l’ingresso dei trampolini olimpici di Pragelato avvisa: “pericolo valanghe, vietato l’accesso”. Un monito più che reale: sulle rampe di lancio dei saltatori con gli sci, e sulla pista di atterraggio, si sono staccate due slavine. … Leggi tutto