Diffamazione e Diritto all’Oblio i bavagli messi all’informazione in Italia

Via Liana Milella su La Repubblica

Diritto all’ oblio nelle mani del Garante della privacy, il Pd frena. A cominciare dalla relatrice del ddl sulla diffamazione, la senatrice veneta dem Rosanna Filippin, che a Repubblica dice: «La mia è un’ ipotesi aperta su cui discutere, non è affatto un diktat, né un testo blindato. È un tentativo di mediazione sul modello del cyberbullismo. Ma, ammesso che il ddl ce la faccia a essere approvato, c’è tutto il tempo per discutere».

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Domenica 2 luglio a Milano il Festival del non giornalismo

E’ tutto pronto per la 2° edizione del Festival del non giornalismo il premio organizzato dal gruppo Facebook. Le #fakenews & dintorni saranno il tema principale dell’edizione 2017: il boom delle non-notizie che imperano su giornali, siti, tv e blog. Una esplosione di verità artefatta che quelli del Festival da anni stanno segnalando e denunciando … Leggi tutto

La difficile vita dei politici quando i giornalisti fanno vagamente i giornalisti

Vi ricordate quanro Matteo Renzi andava in tv e veniva intervistato da giornalisti scendiletto che gli poevano domande del tipo: “scelga lei la domanda”. Poi succede che il tempo passa e neppure due mastini ma due giornalisti che si ricordano di fare il loro lavoro fanno domande serie e con verifiche … e Renzi si incarta, si incavola, perde ritmo, si lamenta

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La fine dei Giornali: Repubblica – 16,6%; Stampa – 10,9%; Secolo XIX – 8,4%.

Via Blitz Quotidiano

Nel mese di aprile 2017 l’insieme dei giornali ha perso un bruttissimo 8,6% rispetto all’anno precedente. Sono solo le copie vendute in edicola, qielle su cui concentriamo la nostra dolorosa analisi. Tutti perdono copie, con 3 eccezioni: Italia Oggi (da 26.408 a 32.925), Corriere Adriatico (da 10.738 a 13.221) e il Giorno (da 38.665 a 40.269). Tutti gli altri vanno male, anche il Fatto, che ha perso il suo bravo 4%, dopo un periodo stabile-in crescita. Si vede che hanno cominciato a stufare anche loro, nella loro nicchia definita da 34.239 copie vendute in aprile, qualcosa meno della Unione Sarda, qualcosa di più della Nuova Sardegna.

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Le elezioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti si svolgeranno domenica 1 ottobre con ballottaggio domenica 8 ottobre

Le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dei Consigli regionali si svolgeranno domenica 1 ottobre con turno di ballottaggio domenica 8 ottobre.

Domenica 24 settembre 2017, prima convocazione; qualora sia stato raggiunto il quorum di validità dell’assemblea ma i candidati non abbiano ottenuto la maggioranza dei voti, domenica 1° ottobre avrà luogo votazione di ballottaggio;

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Il report di Reporters Sans Frontieres: va un po’ meglio in Italia

L’Italia si colloca al 52 posto e sale di 25 posizioni nel World Press Freedom Index di Reporters Sans Frontieres anche se il Global score è sceso di 2.67 punti ovvero siamo peggiornati meno degli altri. Il commento di RSF su Italia Six Italian journalists are still under round-the-clock police protection because of death threats, … Leggi tutto

I giornalisti del Sole 24 Ore in sciopero a oltranza fino a quando no sarà allontanato il direttore Roberto Napoletano

Meglio tardi che mai, I giornalisti di un giornale italiano si ribellano

L’iscrizione nel registro degli indagati, per il reato di false comunicazioni sociali, del direttore Roberto Napoletano e di altri ex manager del gruppo, compresi l’ex presidente e l’ex amministratore delegato, rappresenta la pagina più buia nella storia del Sole 24 Ore. La redazione ha, sin da ottobre, sfiduciato a larghissima maggioranza il direttore e poi ribadito in più occasioni pubbliche la sua presa di distanza. Già allora era infatti evidente come, al di là delle responsabilità penali che sono ancora da accertare, a Roberto Napoletano dovesse essere attribuito un ruolo di primo piano in una gestione editoriale del tutto deficitaria, che ha contribuito a portare la società sull’orlo del fallimento.

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Boldrini Adieu

Come dire … dare il buon esempio … in questa legislatura ci sono stati circa 400 cambi di gruppo parlamentare. Per dare appunto il buon esempio il presidente della Camera Laura Boldrini ha deciso di cambiare gruppo parlamentare.
L’annuncio è arrivato dal presidente di turno della Camera Roberto Giachetti: “Comunico al presidente del gruppo parlamentare Sel che la deputata Laura Boldrini ha comunicato le proprie dimissioni e risulta iscritta al gruppo parlamentare Misto”.

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