Il Governo Monti un anno dopo

   Via Il Fatto Quotidiano Trecentosessantacinque giorni per rimettere in piedi un Paese in crisi posson bastare? Non solo economia per far fronte all’emergenza, ma anche lacrime per i pensionati, studenti sfigati, e precari choosy. Il bilancio dei tecnici è cominciato in trend positivo: non potevano fare peggio del governo che li aveva preceduti. Ma hanno … Leggi tutto

I Fantastici cinque su SkyTG24

Finalmente in Italia un confronto televisivo a regole definite tra candidati e con risposte sintetiche: un passo di crescita per un paese a bassissima qualità dell’informazione come l’Italia . Forse sono un po’ troppi e sembrerà un quiz televisivo. Vediamo come se la toglie Bersani, che sarebbe un discreto ministro, nei confronti di due ottimi comunicatori come Renzi e Vendola e un’ottima candidata come la Puppato purtroppo lontana dalle masse e dai poteri forti.

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L’ordine dei giornalisti manda una lettera agli ordini regionali sullo sfruttamento e la discriminazione dei giornalisti

Dopo anni di porcate  fatte in certi ordini regionali regolarmente denunciate ora l’ODG nazionale manda lettera aglio ordini regionali denuncianodo “che il male esiste”

Dal sito Odg

Accertate le violazioni della Carta di Firenze». Contro lo sfruttamento e la discriminazione dei giornalisti. E’ il senso di una lettera-esposto inviata dal presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino e dal gruppo di lavoro sul precariato del Cnog a tutti i presidenti degli Ordini regionali, a un anno esatto dall’approvazione del documento deontologico.

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Schifani: ce la facciamo, se no Grillo altro che al 30%, va all’80%

Se in un’altro paese civile il presidente di una delle camere dicesse esplicitamente di fare una legge contro un partito lo processerebbero subito …. Via Agn Kronos Alla fine la legge elettorale si farà, anche perché ”altrimenti altro che 30%, Grillo arriva all’80%”. Parola del presidente del Senato Renato Schifani che aggiunge: ”Spero che il … Leggi tutto

Il labirinto senza fili di Capodarco

Dal 30 novembre al 2 dicembre il 19° seminario di redattore sociale, dedicato alla “illusione di essere sempre connessi”. #redsoc12 sarà l’hashtag per la diretta Twitter.  “La connessione permanente, e wireless – dice l’introduzione – non è solo una conquista tecnologica del nostro tempo. E’ una chiave d’accesso alla conoscenza che abbiamo la facoltà di usare in ogni momento: possiamo sapere tutto, vedere tutto, capire tutto, quando vogliamo… Perché, allora, abbiamo sempre più la sensazione di trovarci dentro un labirinto da cui non troviamo il filo per uscire? E perché, nonostante la libertà di seguire infiniti percorsi in autonomia, a volte ci sembra che sia tutto uguale, omologato e un po’ frustrante?”

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90 giornali sull’orlo del fallimento: quanti da salvare ?

Beppe Grillo festeggia per il fallimento di molti giornali. E ha ragione perchè occorre che si salvino solo quelli che hanno fatto bene il mestiere di informare: pochi quindi

Via Beppe Grillo

Finalmente una buona notizia. Ogni tanto bisogna guardare il grande cielo azzurro e tirare il fiato. 70 giornali rischiano di chiudere. Finora sono stati finanziati dalle nostre tasse per raccontarci le loro balle virtuali. Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa è preoccupato per il pluralismo dell’informazione, ma soprattutto per i soldi “Siamo a fine anno e non solo i finanziamenti pubblici all’editoria sono scesi da 114 milioni del 2011 a 60-70 del 2012. Ma non si riesce neanche a capire con esattezza quale sarà l’ammontare. Le imprese che stanno continuando a lavorare (?) stringendo i denti rischiano di arrivare a fine anno e scoprire che i fondi non saranno erogati. In quel caso l’unica strada sarà la chiusura”. Hip, hip, hurrà! Bye, bye giornali, è stato bello, anche grazie a voi, arrivare 61esimi al mondo per la libertà di informazione

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I siti degli old media italiani mettono il paywall dal 2013: suicidio definitivo o scelta strategica ?

Via Lettera 43

Ma da gennaio 2013 arriverà la svolta e, secondo quanto risulta a Lettera43.it, si smetterà di parlarne solamente. Il motivo? Semplice: dall’inizio del prossimo anno un paio di giganti delle news italiane cominceranno a fare sul serio, facendosi pagare l’informazione online. Corriere della Sera (Rcs Mediagroup) e La Repubblica (gruppo L’Espresso) hanno deciso di passare dalle chiacchiere ai fatti. E potrebbero essere seguiti presto dal Sole24Ore e da La Stampa.
Chi da gennaio digiterà Corriere.it  (diretto da Ferruccio de Bortoli) e Repubblica.it (la filiazione del giornale di Enzo Mauro, diretta da Vittorio Zucconi con Giuseppe Smorto), dovrà aver pagato un abbonamento per  accedere a quasi tutti i contenuti online, con la possibilità di leggere sul web anche l’edizione cartacea.
Il prezzo, secondo quanto appreso da Lettera43.it, è ancora in via di definizione, così come la quantità di articoli al mese fruibile in forma gratuita.

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Verso la fine degli old media: si salvino solo quelli decenti, gli altri nessuno li aiuti: son complici dello sfascio del paese

Via il Fatto Quotidiano

Per il momento della Stampa Marchionne ha solo pianificato la vendita dell’immobile che fino a poche settimane fa ospitava la sede storica del quotidiano torinese a due passi dal Valentino. Ma nessuno ha mai messo in discussione persino piccole partecipazioni nei media strategiche come quel 3% dell’Ansa, la prima agenzia di stampa italiana, vero e proprio riferimento per le stesure degli giornali e dei servizi televisivi nazionali.

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I giornalisti watchdog veri: la storia di Ester Castano

Via Ossigeno

Una coraggiosa giornalista di 21 anni, Ester Castano, è stata bersagliata per un anno dalle querele per diffamazione e dalle diffide di Antonio Celeste (Pdl), sindaco di Sedriano (Milano), arrestato martedì 10 ottobre e messo agli arresti domiciliari per i suoi rapporti ravvicinati con il presunto boss della ‘ndrangheta Eugenio Costantino, anch’egli arrestato nell’ambito dell’inchiesta per voto di scambio che ha portato in carcere l’assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zampetti del Pdl.

La cronista scrive sul settimanale Altomilanese di Magenta. Di fronte a certi avvenimenti ha fatto le domande giuste. Ma il primo cittadino si e’ comportato come fanno gli amministratori pubblici che hanno qualcosa da nascondere: si e’ mostrato offeso e addirittura l’ha accusata di molestarlo con le sue domande; l’ha querelata e l’ha diffidata ripetutamente; le ha intimato attraverso i carabinieri di non avvicinarsi fisicamente a lui e – sempre per il tramite dei militari dell’Arma, le ha ‘consigliato’ di trasferirsi altrove. Negli ultimi mesi, ogni volta che pubblicava un articolo, Ester è stata convocata in caserma dai carabinieri che le hanno notificato una nuova diffida.

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Marchionne, Renzi, le corazzate dell’informazione e il loro pubblico che non c’è più (semmai c’è stato)

Via Linkiesta

Abbiamo fatto un test in redazione, e una rapida ricerca in archivio. Non ricordiamo di aver mai letto un politico di prima fascia – uno di quelli che punta a governare il paese conquistando il centro, per intenderci – parlare come ha parlato Matteo Renzi, mentre si rivolge all’amministratore delegato di Fiat. Ha detto le cose che pensano in tanti, in Italia, e cioè che Marchionne sia bravissimo nel gioco del pokerista che tiene coperte le carte, fino a quando qualcuno non lo obbliga a mostrarle. Ha detto, testualmente, che Marchionne ha preso in giro l’Italia. Noi, che sulla base dei numeri siamo sempre stati assai critici nei confronti della strategia di Sergio Marchionne, apprezziamo dunque le parole di Renzi, anche per il coraggio che esprimono, oltre che per l’acuta strategia comunicativa, che mette molti alleati e avversari sotto scacco.

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