L’Ordine dei Giornalisti della Toscana esprime il proprio disappunto per come negli ultimi mesi si è voluto accelerare da parte dell’esecutivo del Consiglio Nazionale su tematiche di fondamentale importanza quali la disciplina, la formazione, l’accesso al professionismo.
Siamo consapevoli di essere di fronte ad un passaggio storico fondamentale per la professione che sta vivendo una profonda crisi di cambiamento nel quale le certezze di un tempo vengono meno. Ma riteniamo non corretto procedere per accelerazioni improvvise e dettate forse da eccessiva fretta di tipo elettorale.
Non sembra opportuno, infatti, che a poche settimane dal rinnovo del Cnog e dei principali Consigli Regionali si approvino regolamenti e ordini del giorno che rischiano di minare le basi stesse della professione, se non precedute da un’ampia condivisione in un rapporto tra Ordine nazionale e Ordini regionali che è ancora tutto da costruire.
Personale
L’ordine della Toscana contro le decisioni a capocchia dell’ODG nazionale
Piccoli incidenti andando in bicicletta
Sei il deragliatore del cambio si mette di traverso possono accadere strane cose.
Contro la violenza alle donne: che cosa può combinare la stupidità di un uomo
Attenzione il video contiene immagini che richiedono un certo “stomaco”
Quando Papa Giovanni Paolo II fece visita agli stabilimenti Olivetti di Scarmagno
Via QP Sembra incredibile proprio il 19 di marzo, ma del 1990, Papa Giovanni Paolo II fece visita allostabilimento Olivetti andato in fiamme. Il discorso pronunciato da Papa Woytila in quella circostanza è un pezzo della storia da rileggere. Saluto cordialmente tutti i presenti. Sono molto lieto per questo primo contatto con la Olivetti, soprattutto per questo primo … Leggi tutto
Cari giornalisti: ma ‘ndo cazzo stavate ? Pensavate di farla franca ma qui è Waterloo
Il sunto di questo eccellente intervento tutto da leggere e da capire di Arianna su Repubblica è a mio parere :”ma’ndo cazzo stavate ? Pensavate di farla franca ma qui è Waterloo”
Sul blog di Grillo – che distingue tra giornalismo politico e locale – si reitera il frame “giornalisti=casta, politici=casta”. E il frame si infila dentro una crepa, una nostra debolezza: non nasce dal nulla. Gioca su un aspetto reale della contiguità del giornalismo al potere, in ogni caso percepito come tale. Pensiamo alla lottizzazione della Rai: possiamo davvero dire che è solo responsabilità della politica?
E quindi? E quindi, arrendiamoci. Se ancora oggi tentiamo di forzare la realtà ai nostri desideri, se quello che non ci piace o non lo raccontiamo o lo raccontiamo male (creando mondi/bolle di sopravvalutazione), allora siamo inutili.
Davvero si può fare appello ai ragazzi 5stelle: apritevi ai giornalisti? No, credo di no. Se non si fidano, dovremmo porci e poi rispondere a una semplice domanda: “Perché?” E invece la reazione è: scandalo, non rispondono ai giornalisti, cacciano i giornalisti! E via titoloni di apertura su tutti i siti online (esattamente come previsto da frame, purtroppo).
La videochat su problemi e sviluppi del digitale a Torino
Via Quotidiano Piemontese Venerdì primo marzo 2013 dalle 17 Digital Festival e Quotidiano Piemontese, nell’ambito del Faber Off e con la collaborazione di Toolbox, organizzano un incontro online sul tema: Cultura digitale, sviluppo, economia, lavoro. Per inviare le vostre domande o le vostre proposte potete inserire commenti a questo articolo o proporle attraverso la nostra pagina Facebook o scrivendole via twittter con l’hashtag #culturadigitale. … Leggi tutto
Quel lungimirante di Piero Fassino: se Grillo vuol fare politica fondi un partito, vediamo quanti voti prende
Questo video merita di fare il paio con quello in cui Giannino raccontava del suo Master … Il testo del parlato di Piero Fassino: “Se Grillo vuol fare politica fondi un partito, metta in piedi una organizzazione, si presenti alle elezioni: vediamo quanti voti prende, e perchè non lo fa ?”