Martin Schulz è il nuovo presidente del Parlamento europeo

Via Rainews24 Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz è, come previsto, il nuovo presidente del Parlamento europeo: è stato eletto questa mattina a maggioranza a Strasburgo, dove è in corso la riunione plenaria dell’assemblea. Succede al polacco Jerzy Buzek, che ha guidato l’Europarlamento nella prima metà della legislatura in corso. Ma chi è Martin Schulz ? … Leggi tutto

Quando un direttore ha il coraggio, l’umità e il buon senso di dire abbiamo fatto una boiata

A proposito della improvida pubblicità uscita in ultima pagina sul Gazzettino il direttore ammette l’errore. Caro direttore, mi rivolgo a lei, come sempre, per la mia grande opinione nei suoi confronti per farle presente quanto segue: nel Gazzettino di oggi (ieri,ndr), purtroppo, in prima pagina viene fatto un riepilogo con foto di ciò che è … Leggi tutto

Il naufragio della Concordia da di testa al TG1

Via Linkiesta Oggi domenica 15 gennaio 2012, il Tg2 delle 13 ha dato il meglio di sé. Come quinto servizio ha proposto ai telespettatori delle immagini, completamente fasulle, di una telecamera di sicurezza della nave Concordia nell’attimo dell’urto. Si vedono persone che non sanno cosa fare e cercano di non cadere tenendosi a delle colonne, … Leggi tutto

Le lezione del caso Malinconico

Via il Fatto Quotidiano

Le dimissioni del sottosegretario Carlo Malinconico non sono una vittoria de il Fatto, che ha tirato fuori l’incredibile storia del debito da 20 mila euro per le vacanze pagate da Piscicelli nel 2007-2008. Sono una buona notizia per tutta l’Italia. Uno straniero atterrato a Roma cinque giorni fa potrebbe persino avere la sensazione di trovarsi in un paese normale. Un paese in cui la stampa scopre una grave pecca nel comportamento di un potente e non lo salva, anche se è più presentabile di Berlusconi e della sua banda, anche se ha in mano i rubinetti dei contributi all’editoria e anche se era il presidente della Fieg, la lobby dei padroni della stampa.

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Gioventù, amore e rabbia

Il libro di Luca Telese Nel suo libro più arrabbiato, Luca Telese raccoglie la sfida di raccontare l’Italia ai tempi della crisi, e lo fa intrecciando la propria passione professionale, quella di un «giovane quarantenne» che ha firmato il primo vero contratto dodici anni dopo aver iniziato a lavorare, con le storie raccolte da un … Leggi tutto

La giungla senza ordine e la sindrome nimby del giornalismo italiano

Il presidente dell’Odg Iacopino scrive una lettera al direttore della Stampa mischiando serio e faceto, cose importanti e artifici retorici in una specie di sindrome nimby del giornalismo italiano. L’ordine concettualmente ha un senso, ma fino adesso ha fatto pochissimo di quello che avrebbe dovuto nel passato e nel presente, tutelando ricchi e potenti piuttosto che lo stato di diritto. Una soluzione ci sarebbe: un governo tecnico del settore fatto da persone che arrivano dal campo, senza pregressi nel settore e nelle sue mafiette.

Caro direttore, Sono un lobbista. Lo confesso. Un lobbista del diritto dei cittadini ad avere una informazione non solo libera (e sarebbe gran risultato perché è obiettivo non completamente raggiunto) ma rispettosa delle persone, della loro vita, della loro sensibilità. E, non ultimo sia chiaro, della verità. È per questo che sono un “lobbista” dell’Ordine dei giornalisti, della sua esistenza e del rafforzamento del suo ruolo. Un esempio, per spiegarmi meglio? Giorni fa, con un infortunio grave, sono state pubblicate su due importanti siti le foto del recupero di quel che restava del corpo di Sarah Scazzi. Una vergogna per tutti i giornalisti. È stato l’Ordine ad intervenire chiedendo che quelle foto fossero rimosse (e ringrazio chi lo ha disposto), annunciando che sarebbero stati avviati procedimenti disciplinari perché quella non è un’informazione che rispetta le regole che ci sono nella nostra professione.

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Gli auguri digitali di un tardivo digitale

Ilvo Diamanti su Repubblica

Durante queste festività ho ricevuto meno messaggi augurali, rispetto agli ultimi anni. Quasi metà, in confronto all’anno scorso. Alla ricerca di spiegazioni accettabili, ho escluso subito che possa trattarsi di ragioni che mi riguardano direttamente. La mia rete di relazioni  –  pubbliche e private  –  è la stessa degli ultimi anni.

Ho pensato, allora, che si stia consumando, rapidamente, la “fine degli auguri”. Coerente con la nostra era secolarizzata, senza santi e senza sacro. Ma si tratta di una tendenza in atto da tempo. Perché mai dovrebbe produrre questi effetti proprio ora? Stessa obiezione all’ipotesi che il rito degli “auguri” sia frustrato dalla paura del futuro. L’anno appena iniziato, d’altronde, non promette niente di buono: Ma lo scenario degli ultimi due anni non era molto più rassicurante. E allora perché questo calo improvviso?

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Un problema serio di information overload: Too big to know

Via Salon The last two decades have completely transformed the way we know. Thanks to the rise of the Internet,  information is far more accessible than ever before. It’s more connected to other pieces of information and more open to debate. Organizations — and even governmental projects like Data.gov — are putting more previously inaccessible … Leggi tutto

Dare il culone per salvare i titoli della culona

Premesso che il bloggante sarebbe favorevole a un ordine dei giornalisti non riformato, ma completamente rivoluzionato e ripulito di delinquenti e approfittatori nonchè servi, un ordine con la O maiuscula che non abbia bisogno di dare tessere onorarie al presidente del consiglio, ma che nella credibilità dei suoi iscritti trovi la sua dignità … E … Leggi tutto

Milano da bere, Verzè version

Premesso che il San Raffaele è forse il migliore ospedale italiano … Via Corriere.it Alle 9.30 è arrivata davanti alla basilica San Raffaele l’auto con la bara di don Luigi Verzé per la camera ardente allestita fino alle 11.30. Portata all’interno della chiesa la bara è stata coperta con i paramenti del sacerdote fondatore dell’ospedale … Leggi tutto