L’ informazione (ambientale) che crea confusione

Via Lucia Navone

“Shampoo e mascara fanno bene al clima”, è il titolo di un articolo de La Stampa sul nuovo stabilimento a emissioni zero de L’Oreal. Premesso che nelle intenzioni del titolista poteva esserci quella di catturare l’attenzione del pubblico femminile, è naturale chiedersi cosa c’entrano lo shampoo per capelli e il rimmel con duecentoquaranta parabole a specchio, quindici chilowatt di energia prodotta e 7800 tonnellate della fantomatica CO2 risparmiate. Un progetto di sicuro prestigio, con importanti valenze ambientali (l’azienda pensa di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2015), che prevede persino l’utilizzo di fonti rinnovabili combinate.

Un esempio banale per dire che spesso la semplificazione, quando si parla di ambiente, è necessaria per far comprendere i messaggi e farsi leggere dal grande pubblico. Il “far del bene a tutti i costi” però, anche grazie a shampoo e mascara, è forse fuori luogo.

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Fermatevi tutti

Ci sono poche parole per descrivere la situazione in Valle Susa dopo aver visto da lontano gli ultimi accadimenti della libanizzazione della vallata. Le parole sono: Fermatevi tutti ! e si inizi a ragionare intorno a fatti concreti, progetti veri e finti e loro ricaduta economica vera o finta degli stessi. Come si diceva in … Leggi tutto

Obituary: Mauro Gasparini

E’ morto Mauro Gasparini: un grande uomo che ha insegnato tanto a tantissimi Qui molti lo ricordano Quando muore  una persona come Mauro si vive un lungo periodo di incredulità perchè non si riesce a credere che una persona con l’umanità e la vitalità incredibile di Mauro possa essersi improvvisamente spento. Ciao Mauro, continua il … Leggi tutto

Ai tempi in cui FBI spiava Steve Jobs

Curiosa più che storicamente interessante la pubblicazione dei file intestati a Steve Jobs negli archivi FBI

Though sections have been redacted and more than two dozen interviews are narrated in dry officialese, the Federal Bureau of Investigation’s 191-page file on Steve Jobs, released Thursday, reveals numerous lively details about the Apple co-founder’s personal life and professional past, as recounted to FBI agents by his colleagues, neighbors and friends.

The document confirms much of what is already known about Jobs, including his drug use, spartan lifestyle and the intense managerial style that created friction between him and some of his colleagues. Yet it also sheds light on Jobs’ relationship with the government, revealing that he was given top secret clearance between 1988 and 1990 and was being considered by President George H. W. Bush’s administration for a position on the president’s Export Council. Much of the file consists of the 1991 background check the FBI performed in light of this prospective appointment.

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Il movimento dei giornalisti liberi da una scarpata in testa al sindacato dei dipendenti (o pensionati)

Via Stefano Tesi

Al termine di un percorso lungo e variegato di equivoci, buona volontà, malizia, miopia, buona fede, petizioni di principio, ingenuità, sommi scopi e latitanze più o meno strategiche anche in Stampa Romana, la circoscrizione laziale dell’Fnsi, è saltato il tappo della consulta freelance, equivalente regionale della famigerata Commissione lavoro autonomo della Federazione.
A dar fuoco alle polveri, le dimissioni della vicepresidente della Consulta medesima, nonchè membro della Commissione, Maria Giovanna Faiella.
Motivazioni? Le solite: l’organismo “non funziona”, “nonostante la buona volontà di alcuni colleghi illuminati come Paolo Butturini (il segretario della Romana, ndr) il sindacato è ancora oggi il sindacato dei dipendenti oppure dei signorsì che occupano poltrone e dei signori delle tessere” e tratta ancora i colleghi autonomi, freelance e precari “non come dei professionisti alla pari, ma come degli sfigati che non sono riusciti ad avere un contratto”.
Tutto vero, ma non è una grande scoperta: è così da sempre.

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