Lettera di Marco Travaglio a John Elkann sulla Juventus e sugli juventini

Marco Travaglio ha scritto una lettera a John Elkann:. L’unico errore di Travaglio è stato quello di scrivere a John Elkann,che sui temi juventini, e non solo, ha spesso deliri peggiori di Andrea Agnelli.

Gentile John Elkann, Le scrivo da appassionato di calcio, ma soprattutto da juventino che aveva appena smesso di vergognarsi di esserlo dopo la dipartita di Moggi & C. grazie allo scandalo di Calciopoli. Ora, se possibile, gli juventini perbene, che hanno iniziato a tifare ai tempi di Boniperti, Trapattoni, Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Tardelli, Platini, e anche di Conte, quando la società indossava un certo “stile”, sono costretti a vergognarsi ancor più di prima.
Mai infatti, nemmeno negli anni bui di Calciopoli, la Juventus si era spinta a tanto: manipolava arbitri e campionati, ma non negava alla giustizia sportiva il diritto di fare il suo dovere. Oggi invece Suo cugino – il signorino Andrea, che porta il cognome francamente eccessivo degli Agnelli – ha trasformato la società in una succursale del Pdl: da mesi insulta la Federazione di cui è uno dei soci più autorevoli e demolisce le regole e le istituzioni della giustizia sportiva, quasi fossero frutto di un complotto planetario contro la Juve, decise all’insaputa del club più potente d’Italia.

Leggi tutto

Presidente Napolitano, ci consenta

Michele Fusco su Linkiesta

Per chi non è mai stato comunista, non è comunista adesso e neppure ha intenzione di diventarlo in futuro, a meno di improbabili sbandamenti cerebrali, il dibattito che si è innestato intorno alla figura del presidente Napolitano è semplicemente lunare. Nel senso che appare così distante da una ragionevole comprensibilità da sembrare paradossalmente un corpo estraneo allo Stato. Eppure niente di così materialmente istituzionale si sta consumando come in questi giorni, in attesa che l’Alta Corte si esprima sul conflitto di attribuzione sollevato dal Quirinale.

Ai cittadini qualcosa però andrà spiegato. Anche perché non capiscono, non ne hanno gli strumenti, meno che mai leggendo le quattrocento righe quotidiane che i protagonisti di questa disfida propinano ai lettori dei loro giornali (Scalfari, Zagrebelsky, Bonsanti, Macaluso, Violante e altri comunisti e non). Sembra esattamente roba loro. Solo roba loro. 

Leggi tutto

Dal sesso al gioco

Il nuovo libro del maestro Peppino Ortoleva Il Ventesimo secolo, da Freud al Viagra, è stato dominato da un’ossessione per la sessualità, interpretata insieme come la via alle verità profonde sulla psiche, il possibile strumento della liberazione, la massima fonte di piacere. Oggi, quando il sesso appare onnipresente e banalizzato, sembra farsi strada un nuovo … Leggi tutto

Corrado Passera ha gettato la maschera: al via la trivellazione dell’Italia e la morte delle energie pulite

Via Maria Rita D’Orsogna stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l’Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni ’60 per aggiustare l’Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro. Invece qui sono pianti amari, perche’ non si … Leggi tutto

In arrivo gli hotel Ikea style

Da anni sognavo un “albergo Ikea” lineare, senza fronzoli, con ottima connettività … Ikea ha ascoltato Aprirà 100 alberghi, ma senza usare nemmeno un mobile fatto in casa. E’ il nuovo programma del gruppo svedese Ikea che diversificherà le proprie attività avventurandosi nel campo alberghiero. L’investimento è dell’ordine di un miliardo di euro. Lo ha … Leggi tutto

Vigor Bovolenta sul podio olimpico del volley

Dopo la nuova figura ridicola del calcio italiano è bellissimo vedere i giocatori del volley portare sul podio la maglia di Vigor Bovolenta (via il Post) Durante la premiazione del torneo olimpico di pallavolo maschile, in cui l’Italia ha vinto il bronzo battendo la Bulgaria, i giocatori italiani hanno mostrato una maglia Vigor Bovolenta, il pallavolista … Leggi tutto

Analizzando la vicenda di Alex Schwazer

Nell’attesa che i media italiani finiscano di tartassare Alex Scwhazer e inizino a fare analisi degli accadimenti come ha fatto Stefano Tesi

Se crediamo all’atleta, che dice (inverosimilmente) di aver fatto tutto da solo, dallo scandalo escono tutti a pezzi: non solo la Federazione e il Coni, ma anche l’entourage di Alex, perché è da non credere che un tesserato-personaggio di quel livello venga lasciato libero di agire in solitudine (in tutti i sensi: possibile che a un olimpionico, a tre settimane dalla gara della vita, sia consentito di allenarsi per lunghi periodi all’estero senza avere al seguito un allenatore, un preparatore, un tecnico e uno staff dedicati, un manager, un assistente, qualcuno insomma per non dire della fidanzata-pattinatrice e campionessa mondiale che cade dal pero? Mah… Se invece gli è consentito, è anche peggio). E ovviamente ne esce distrutto, come ne è uscito, lo stesso marciatore: tanto per la disonestà quanto per l’ingenuità, visto che è inspiegabile il motivo per il quale un campione esperto possa solo concepire di iniettarsi sostanze illecite che sa perfettamente essere individuabili al primo banale controllo. A meno di non pensare alla volontà di un suicidio sportivo.

Leggi tutto

Affanculo la ragion di stato o la paura di crollo del regime: vogliamo chiarezza nei rapporti fra stato e mafia

In questi giorni sta crescendo in me l’inquietudine per il tentativo di ostruzionismo o di silenziamento da parte del sistema omogeneo dei giornali tradizionali e dei partiti sulla vicenda trattative stato-mafia, sulle telefonate fra Mancino e Napolitano e sull’azione di pestaggio morale nei confronti dei giudici  di Palermo e Caltanissetta.  Per questo al Fatto Quotidiano stiamo facendo una raccolta di firme per uscire dal silenzio e ridare verità e dignità all’Italia e alla sua informazione.

Il punto sulla situazione da Marco Travaglio

Il regime dei Cinque dell’Apocalisse (Quirinale, Avvocatura dello Stato, Procura della Cassazione, Csm e Governo) che assedia la Procura di Palermo può ritenersi soddisfatto. La notizia anticipata dal Fatto sul procedimento disciplinare contro i pm Messineo e Di Matteo, rei del terribile delitto di intervista, ha raccolto l’audience mediatica auspicata: omertà assoluta di politici, giornali e tg. Fa eccezione il Foglio che, per quanto clandestino, fa il suo sporco mestiere: plaude al Pg della Cassazione e lo esorta a radere al suolo la Procura, “luogo di mille abusi”, anche con processi penali per “violazione del segreto istruttorio”.

Leggi tutto

Continuano le perplessità della Fornero sull’equo compenso

Continua il minuetto fra enti giornalistici italiani e Elsa Fornero Con un comunicato ufficiale, il Ministero del Lavoro fa chiarezza sulle intenzioni del ministro a proposito dell’equo compenso e sgombra il campo da un equivoco che era nato durante la sua audizione davanti alla commissione Lavoro del Senato che potrà, così, riprendere in maniera più … Leggi tutto