Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (Cnog), con una maggioranza strettissima (38 sì, 28 no e 18 astenuti), ha deciso che la vigilanza sul comportamento degli iscritti sarà gestita e governata unicamente dai Consigli territoriali di disciplina istituiti dal dl 138/2011 (convertito con la legge 148/2011) come www.francoabruzzo.it aveva sostenuto ieri e avantieri (leggi in coda). Dice la norma approvata dal Cnog: “Il procedimento disciplinare è iniziato dal Consiglio territoriale di disciplina a seguito di segnalazioni o esposti di terzi o del Consiglio dell’Ordine, nonché su richiesta del Procuratore generale della Repubblica o del procuratore della Repubblica competenti”. Le funzioni dei Consigli di disciplina sono specifiche e abbracciano, afferma la legge 148/11, sia l’istruzione sia la decisione degli affari deontologici. E’ pacifico che i nuovi Consigli possano agire anche d’ufficio come si legge nell’articolo 48 della legge 69/1963 sull’ordinamento della professione di giornalista in quanto “eredi” delle funzioni finora esercitate dai Consigli storici dell’Ordine nati nel 1963 e attivi dal 1965.
Pensieri
I furbetti del giornalismo italiano non sono riusciti a capovolgere la volontà del Parlamento: la deontologia passa ai consigli di disciplina. Verso una fine delle porcate degli ordini delle regioni vergongose
Minetti vs Minetti scegliete voi
I casi della vita hanno fatto sì che Annalisa Minetti e Nicole Minetti abbiano sfilato a Milano a poche ore di distanza Scegliete voi chi preferite (non si accettano valutazioni “da osteria”)
La fine dell’era del buon senso e la tecnologia
Il nuovo ebook di Stefano Maruzzi Come comprendere il cambiamento in atto in questi anni caratterizzato da una costante, continua e massiccia adozione di tecnologia da parte di un numero sempre crescente di abitanti del pianeta? Come capire cosa sia più conveniente, utile e interessante per singoli, famiglie, organizzazioni e aziende dell’innovazione che permea la … Leggi tutto
Adethic: quando la publicità in rete vuole promuovere eticità, solidarietà e sociale
Nasce il primo social network cattolico, realtà di condivisione e dialogo a livello globale su questioni di fede, vita e società per i cercatori della verità. E’ così che si definisce Aleteia che verrà presentato nei prossimi giorni e che raccoglie le migliori produzioni di istituzioni e media cattolici del mondo. Ad Aleteia hanno già aderito finora, come membri, oltre mille tra siti web, radio e tv, istituzioni cattoliche e movimenti da tutto il mondo. “Si tratta di un’occasione formidabile per la Chiesa di ampliare il dialogo con cattolici, cristiani, credenti di tutte le religioni e anche non credenti, perché Aleteia offre risorse a tutti i ‘cercatori della verita””, spiega il presidente Jesus Colina, già animatore di varie iniziative cattoliche nel mondo dei media a livello internazionale. “Per questo motivo – aggiunge – Aleteia gode del patrocinio e dell’incoraggiamento dei Pontifici Consigli per le Comunicazioni sociali e per la Promozione della Nuova evangelizzazione”. Aleteia è anche la prima iniziativa lanciata dalla Fondazione per l’Evangelizzazione attraverso i Media (Fem). Inizierà la sua attività in sei lingue: italiano, arabo, inglese, francese, portoghese e spagnolo. Insieme alla presentazione di Aleteia, giovedì 20 settembre alle 11.30 nel Centro Russia Ecumenica a Roma, verrà annunciato anche il primo servizio mondiale di raccolta pubblicitaria online basatosu valori etici e solidali .Non solo pubblicità per il profitto, ma pubblicità per creare solidarietà e carità.
Prendi i soldi e scappa ovvero come gli editori italiani derubano collaboratori e redattori
Qualche mese fa, in seguito alla segnalazione di un giornalista freelance non pagato, Arianna Ciccone aveva provato a ricostruire i passaggi di proprietà della rivista Maxim, per capire su chi ricadesse la responsabilità dei debiti contratti durante la vecchia gestione. Anche il blog L’isola dei cassintegrati ha seguito il caso (1, 2, 3) e da allora non abbiamo smesso di ricevere segnalazioni. Truffa sistematica o delinquenza occasionale?
Sfogliando le tante pagine di dichiarazioni e informazioni raccolte in questi mesi sul «caso Maxim» ho l’impressione di avere tra le mani un puzzle quasi completo che lascia poco spazio alla fantasia: il classico paesaggio ricostruito nei particolari a cui mancano solamente un centinaio di tasselli azzurro cielo. Sebbene questa storia presenti ancora molti vuoti (che speriamo possano essere chiariti grazie all’aiuto della Fnsi), i pezzi di cui siamo in possesso parlano da soli: collaboratori non pagati, redattori in attesa di stipendio da mesi, contratti farocchi, fallimenti fantasma, passaggi di proprietà fittizi e un direttore riluttante a dare risposte (ma felice di far parte della giuria di Veline).
19 settembre 2012: La giornata della trasparenza a Roma
La Giornata della trasparenza si terrà il 19 settembre a Roma con l’ obbiettivo di lanciare su vasta scala il movimento per l’adozione di un Freedom of Information Act in Italia . Al centro della giornata, un convegno – nella sede della Federazione nazionale della stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 349) – per chiedere al … Leggi tutto
Le notizie che i giornali non danno ovvero come i vecchi media nascondono le notizie ovvero giornalismo italiano, più escort che watchdog
Il 5 Settembre è stato pubblicato dal World EconomicForum il Global Competitiveness Report 2012-2013, rapporto con cadenza annuale che analizza, sulla base di 12 fattori di competitività e un sondaggio d’opinione tra gli imprenditori, il livello di competitività di 144 nazioni del mondo. L’Italia si posiziona al 42° posto a livello mondiale e, ancora una volta fanalino di coda in Europa, dopo Spagna, Repubblica Ceca e Polonia. A pesare, come mostra l’ immagine sottostante, sono soprattutto:
- Rigidità del mercato del lavoro [127° posto] malgrado l’approvazione della recente riforma
- Arretratezza del mercato finanziario [111° posto]
- Diffusa corruzione, scarsa fiducia nell’indipendenza del sistema giudiziario e contesto istituzionale che fa crescere i costi per le imprese e gli investitori [97° posto]
Un garante chiamato Raoul Chiesa?
Pierluigi Todaro fa una proposta curiosa ma interessante
Raoul Chiesa, una garanzia: tra i maggiori esperti italiani e uno dei migliori al mondo in fatto di sicurezza informatica, già “ethical hacker” di successo, consulente per le maggiori corporation. Che idee politiche ha Chiesa? E chi lo sa, non mi pare che le abbia mai esternate e, comunque, non ha mai fatto politica attiva.
Chiesa potrebbe essere l’uomo giusto per fare da garante per le primarie on line (retribuito ovviamente) da cui dovrebbero uscire, nei prossimi mesi, i candidati del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Sono candidati che saranno certamente in buona parte eletti deputati e senatori, visti i sondaggi che danno alla formazione ultraprotestaria di Grillo un consenso variabile dal 16% al 20%.
Roberto Dagostino, il Movimento 5 Stelle, il commissariamento italiano, il marcio dei politici
Senza essere grillini non si può che dare ragione a Roberto Dagostino
L’importanza di essere uno stronzo ovvero piccole istruzioni per difendere i diritti dei ciclisti
Durante le recenti vacanze (deliziose) nel Conero mi trovavo in bicicletta sulla pista ciclabile che costeggia la spiaggia. Pedalando, pedalando intravvedo all’orizzonte una automobile clamorosamente ferma sulla pista ciclabile. Arrivo sul posto e vedo il guidatore della stessa che sta parlando con altri energumeni. Mi fermo. Lo guardo. Mi guarda. Gli dico: “Scusi, ma sa … Leggi tutto