La creatività al potere purchè alla Boston Globe

Le versioni digitali dei tre maggiori quotidiani generalisti italiani stanno proponendo in questi giorni della tragedia del terremoto abruzzese delle testate dei siti con grandi fotografie. L’origine di queste foto ha già creato grosse polemiche in rete. UPDATE: con le corrette risposte alle polemiche E’ per lo meno curioso che tutti abbiano scelto di copiare … Leggi tutto

Ripercorrendo la storia di Giampaolo Giuliani e di MP4

E’ difficile capire senza strumenti scientifici adeguati il valore assoluto delle ricerche Giampaolo Gioacchino  Giuliani , Roberto Giuliani e Victor Alekseenko sull’uso del Radon come precursore di eventi sismici. I risultati predittivi delle apparecchiature artigianali prodotti sembrano significativi. Altrettanto significativi sono stati i segni di disinteresse degli scienziati famosi e dei politici per le loro ricerche.

Resta il fatto che Giuliani negli ultimi giorni aveva cercato di ottenere l’attenzione sostenendo che i suoi dati sperimentali prevedevano  un imminente terremoto all’Aquila. Giuliani è stato denunciato per procurato allarme, dopo che Bortolaso aveva sostenuto che le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non erano tali da preoccupare . Era il primo aprile, ma non era un pesce

Proviamo a tessere la trama della storia del radon e dei terremoti. Gioacchino Luciani è un ricercatore del laboratorio nazionale del Gran Sasso, dove lavora anche il figlio Roberto come tecnico. Victor Alekseenko è un ricercatore russo del Baksan Neutrino Observatory. Giuliani padre formalmente fa parte dell’INAF che curiosamente con un comunicato ha voluto specificare il suo ruolo e quello di Giuliani.

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Qualcuno aveva previsto il disastro

Negli ultimi giorni di marzo Giampaolo Giuliani, tecnico e ricercatore presso il laboratorio nazionale di fisica del Gran Sasso aveva sostenuto che lo sciame sismico che ha caratterizzato le ultime settimane poteva essere il preannuncio di un evento più forte, quello che poi si è verificato nella notte tra domenica e lunedì. Di Giuliani si … Leggi tutto

Cronache da un Mediacamp

Andrea Fama su LSDI

Ma veniamo al vivo di questa giornata finale, cercando innanzitutto di capire cos’è un MediaCamp, ovvero una conferenza informale basata su una forte interazione tra oratori e pubblico, i cui ruoli si alternano e si sovrappongono nel tentativo di instaurare un dialogo aperto ed orizzontale, pronto ad accogliere e a far fruttare idee, esperienze e contributi provenienti dalle realtà più disparate.

Ed infatti il programma in carnet per questa domenica si presenta decisamente ricco, con una scaletta di interventi variegata ed interessante, a dimostrazione che certo mondo dell’informazione è più che mai vivo e partecipativo, grazie all’energia e all’entusiasmo di numerosi giovani, perfettamente coadiuvati da figure di spicco del giornalismo italiano, la cui esperienza funge da base di lancio comune per i nuovi stimoli provenienti dal basso.

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Arianna (and Chris) thank you for a dream came true

Da Festival Giornalismo Perugia Da tempo c’era bisogno di trovare un luogo e un contesto in Italia e nella vecchia Europa dove si potesse parlare, discutere, vivere il giornalismo di oggi e domani. Da tempo c’era bisogno di una idea che permettesse di discutere di giornalismo, informazione, nuovi media senza il peso dei vecchi parrucconi … Leggi tutto

Media People

Via Vittorio Zambardino La prima cosa che si nota al festival del giornalismo di Perugia è che ci sono i volontari, collocati in una macchina organizzativa molto efficiente. Mangiano alla mensa universitaria, lavorano duro. Ascoltano gli interventi in inglese senza cuffie. Hanno tutti un blog, un twitter, un tumblR o almeno una pagina su Facebook: … Leggi tutto

Stingere i denti, meglio le chiappe

Sergio Maistrello da Perugia Non è più necessariamente meglio che lavorare. Non mi spiegavo gli scarsi risultati ottenuti fin qui dal giornalismo italiano su internet, nonostante la presenza di alcune professionalità eccellenti. Dopo aver seguito le prime sessioni dedicate ai new media concludo che in realtà il giornalista medio semplicemente non ha voglia. Aveva il … Leggi tutto