Voglio dire: quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa vuole dire che la società, e con essa gran parte della stampa, è già malata. Nelle democrazie che definiremo ‘robuste’ non c’è bisogno di difendere la libertà di stampa, perché a nessuno viene in mente di limitarla.
Questa la prima ragione del mio scetticismo, da cui discende un corollario. Il problema italiano non è Silvio Berlusconi. La storia (vorrei dire da Catilina in avanti) è stata ricca di uomini avventurosi, non privi di carisma, con scarso senso dello Stato ma senso altissimo dei propri interessi, che hanno desiderato instaurare un potere personale, scavalcando parlamenti, magistrature e costituzioni, distribuendo favori ai propri cortigiani e (talora) alle proprie cortigiane, identificando il proprio piacere con l’interesse della comunità. È che non sempre questi uomini hanno conquistato il potere a cui aspiravano, perché la società non glielo ha permesso. Quando la società glielo ha permesso, perché prendersela con questi uomini e non con la società che li ha lasciati fare?
Pensieri
Anche noi stiamo con Boccadirosa
Siamo due medici che operano da alcuni lustri alle Molinette ovvero «nel paesino di Sant’Ilario» dove (l’infermiera) Boccadirosa «mette l’amore sopra ogni cosa», come recita il testo della canzone di De André.
Abbiamo letto, sconcertati e stupiti, gli articoli pubblicati da La Stampa in merito alle sedicenti «escort» ospedaliere. Sconcertati perché amareggia il fatto che un’operatore sanitario di elevata professionalità si debba arrangiare, vendendo il proprio corpo, per arrotondare lo stipendio, stupiti perché, come nel paesino descritto dal cantautore genovese, le reazioni ufficiali siano state quelle classiche di chi vive in un luogo dove l’ipocrisia regna sovrana.
Mossi da una non comune pulsione professionale
Via Corriere Questa volta non è stata colpa di una notizia in esclusiva. E neanche di dichiarazioni «scottanti». Ma, a provocare molta tensione tra i giornalisti, è stata la coda per ricevere il kit regalo, durante il G8 dell’Aquila. Una distribuzione difficile che ha acceso gli animi dei centinaia di cronisti, provenienti da tutto il … Leggi tutto
Un birrificio in cima all’Appennino
Vicino ad Acqui, terra del vino si scoprono in posti smarriti luoghi inattesi
La leggerezza è stare un po’ staccati da terra
Un grande Mario Calabresi spiega in una vera lezione l’innovazione in Italia
L’editoria italiana si finanzia in maniera alternativa
Una riflessione anomina di un collega rende l’idea di come va l’editoria in Italia Da anni le aziende editoriali si stanno “finanziando” attraverso ogni sfruttamento possibile sistematico e scientifico dei collaboratori. Se utilizzassero quelle che sono i compensi minimi per le prestazioni dei giornalisti stabiliti dall’Ordine avrebbero chiuso da tempo. E nessuno ha mai avuto … Leggi tutto
Verso l’innovazione con le mutande di latta
Fra la raccolta di twitterate del panel sull’innovazione del Working Capital Camp di ieri ci sono delle perle di saggezza di Mario Calabresi Un progetto innovativo ha bisogno di un 2ndo motore che contrasti le forze opposte al cambiamento Innovare in Italia è organizzarsi a fare uno slalom continuo Qui le prime foto del WCC … Leggi tutto
Copertine di marmo
Via Cattiva Maestra Barack Obama sfoglia il colossale libro donato dal premier Berlusconi ai leader che partecipano al G8. Il volume si intitola Antonio Canova. L’invenzione della bellezza e ha un peso complessivo di ben 24 kg. La copertina è stata realizzata in marmo, mentre la carta è fatta a mano ed è impreziosita da … Leggi tutto
Caritas in veritate: il papa comunista
La nuova enciclica del papa è ricca di passaggi pericolosamente comunisti
Dal punto di vista sociale, i sistemi di protezione e previdenza, già presenti ai tempi di Paolo VI in molti Paesi, faticano e potrebbero faticare ancor più in futuro a perseguire i loro obiettivi di vera giustizia sociale entro un quadro di forze profondamente mutato. Il mercato diventato globale ha stimolato anzitutto, da parte di Paesi ricchi, la ricerca di aree dove delocalizzare le produzioni di basso costo al fine di ridurre i prezzi di molti beni, accrescere il potere di acquisto e accelerare pertanto il tasso di sviluppo centrato su maggiori consumi per il proprio mercato interno. Conseguentemente, il mercato ha stimolato forme nuove di competizione tra Stati allo scopo di attirare centri produttivi di imprese straniere, mediante vari strumenti, tra cui un fisco favorevole e la deregolamentazione del mondo del lavoro. Questi processi hanno comportato la riduzione delle reti di sicurezza sociale in cambio della ricerca di maggiori vantaggi competitivi nel mercato globale, con grave pericolo per i diritti dei lavoratori, per i diritti fondamentali dell’uomo e per la solidarietà attuata nelle tradizionali forme dello Stato sociale.
poi
I governi non sanno gestire l’innovazione
Via Massimo Russo Eric Schmidt, l’amministratore delegato di Google, chiacchiera con Jeff Jarvis che ad Aspen gli chiede quale sarà il futuro dell’economia dopo la crisi. Ma non è per questo che vi consiglio di vedere il video di Schmidt, quanto perché in due punti del discorso il ceo di Google si sofferma sul rapporto … Leggi tutto
Pacchetto sicurezza fa perdere punti patente ai cicilisti
Ciclisti attenti. Il disegno di legge sicurezza, recentemente diventato legge, comporta, in caso di infrazioni del codice della strada sulle due ruote a pedali, la possibilità di perdere punti della patente automobilistica se il ciclista ne è in possesso. Lo rileva il quotidiano economico «Italia Oggi».
La nuova resistenza da internet
Via Lastampa.it «Dai blog ai social network fino al recentissimo, e già quasi invecchiato, sistema twitter, sempre di più oggi l’informazione è il prodotto di una comunicazione continua e collettiva a livello mondiale». Ne è convinto il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti, che nella sue relazione annuale al Parlamento … Leggi tutto