Berlusconi e le donne sulla tv russa

Mentre spuntano nuove fotografie di SB che accoglie giovini deputate altoatesine ad Arcore, i comunisti russi di Channel One, dopo aver mandato in onda un cartoon ironico su Putin e Medvedev hanno dato vita a un esilarante parodia di tutto il peggio di Berlusconi. Berlusconi, intervistato durante una conferenza stampa rivive i festeggiamenti di Capodanno … Leggi tutto

L’Orientalia indiana in Limes

Per capire l’India di oggi, di ieri e dell’altroieri, Via Enrica autrice di parte dell’ultimo Limes Più modestamente, troverete anche il mio articolo Gandhi dynasty, sulla famiglia che ha generato tre primi ministri – Jawaharlal Nehru, Indira e Rajiv Gandhi -, e che ha più influenzato la politica non solo dell’India, ma del mondo. Fu … Leggi tutto

Salvate quello che resta della Terra

Il rapporto di Greenpeace sul pianeta Terra Un pianeta che nella seconda metà del secolo si troverà in bilico sulla catastrofe, con una popolazione vicina ai 9 miliardi di esseri umani e gli ecosistemi in ginocchio, non più in grado di fornire abbastanza acqua, cibo ed energia. E’ lo scenario post Copenaghen: un mondo soffocato … Leggi tutto

Firmato l’accordino per il clima

Alla fine dal summit di Copenaghen è uscito un accordo minimale per il clima: il riassunto dell’accordo di Repubblica

Nessun trattato, da Copenaghen può uscire solo un Accordo. È sparita anche la definizione di “accordo politicamente vincolante”.

L’idea era di far seguire all’Accordo, entro il 2010, la stesura di trattati legalmente vincolanti, come quello di Kyoto, con meccanismi di verifica e sanzioni, come quello correntemente in atto. Solo una delle bozze cita ancora il 2010 come scadenza finale per arrivare alla stesura di testi legali veri e propri. Si tratterebbe, comunque, di due trattati. Uno che prolunga Kyoto, per i Paesi industrializzati che, allora, lo firmarono. Un altro per gli Usa (che non firmarono quel trattato) e i Paesi in via di sviluppo (come Cina, India e Brasile) che, nel testo di Kyoto, non avevano alcun impegno.

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Free Bronkhorst: tentano di sequestrare anche la madre

Il caso di Free Bronkhorst, trentenne olandese, fiorentino di adozione, rinchiuso ingiustamente dall’ottobre scorso nel carcere di Cancun in Messico, dopo aver subito un’aggressione in una discoteca della località balneare dello Yucatan, si arricchisce di un grave fatto di cronaca. Nelle scorse ore la madre del ragazzo, Ana Villaplana è stata rapita da tre malviventi mentre era alla guida di una Mustang per le vie di Cancun. La madre di Free, era stata contattata dalla fidanzata di un altro recluso messicano che aveva trascorso alcune settimane a stretto contatto con Free nell’infermeria del carcere di Cancun.

La ragazza aveva telefonato ad Ana e le aveva chiesto un appuntamento. Ma all’incontro non si era presentata e al suo posto Ana aveva trovato i suoi rapitori. Il rapimento è avvenuto in pieno centro a Cancun. Ana ha tentato di resistere agli uomini che volevano gettarla in un’auto e portarla via, ha gridato a lungo, e ha tentato di svincolarsi dalla stretta degli assalitori. La sua  resistenza ha provocato la reazione di alcune persone che hanno assistito alla scena, molte di queste hanno immediatamente avvisato la polizia. L’auto con Ana a bordo è partita correndo all’impazzata per le vie della città messicana ma è stata quasi subito raggiunta dalle macchine della polizia. Ne è seguito un lungo inseguimento con ripetuti scambi a fuoco, da una parte e dall’altra.

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Premier europei: Berlusconi ultimo nella classifica de La Tribune

Via La Tribune

C’est la révélation de l’année. Quasi-inconnu il y a six mois, le Premier ministre suédois Fredrik Reinfeldt sort gagnant du palmarès Eurotribune 2009 des chefs d’Etat et de gouvernement européens à retrouver en cliquant ici. « Intelligent, cool et plein d’humour », tel est le portrait dressé par un membre du jury de ce (presque) jeune homme de 44 ans. Nicolas Sarkozy avait mené l’Union européenne au pas de charge. Les Tchèques l’avaient ensuite embourbée. Le Suédois, dont le pays assume depuis le mois de juillet la présidence de l’Union européenne, lui a rendu une vitesse de croisière. « Il s’est appliqué à faire les choses à son rythme : celui d’une Volvo diesel, sans beaucoup de reprise mais régulière », explique un juré. La tâche était ingrate: préparation de Copenhague, ratification chaotique du traité de Lisbonne, négociations périlleuses sur la supervision financière. Rien de flamboyant dans cet agenda mais un travail d’orfèvre. Fredrik Reinfeldt, ce père de famille qui ne rechigne pas à s’occuper des « tâches ménagères » en écoutant Abba, est finalement plébiscité pour avoir remis de l’ordre dans la maison.

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