per veri amatori
Mondo
Curling a Barcellona
Il maltempo di periodo fa strani scherzi
We Are The World 25 For Haiti, YouTube Edition
Per liberare la mente da tante, troppe parole utili e inutili su libertà di rete e diritti degli individui un bell’esempio di collaorazione attraverso la rete. Lisa Lavie cantante e vlogger, ha fatto cantare We are the world insieme da 57 artisti della comunità musicale di Youtube.
Un’Asia a due velocità almeno
l’Asia meridionale ha degli squilibri enormi. Da una parte, dal 1980 ad oggi – quindi facendo una media con gli anni prima della liberalizzazione in India degli anni Novanta, che ha segnato l’inizio del boom economico – ha visto una crescita del PIL del 6% medio annuo.
Dall’altra questo enorme sviluppo e l’innovazione che ne consegue, come dicevo, ha toccato quasi esclusivamente le classi urbane e certi ceti sociali, quindi una piccola percentuale del pianeta India e dell’Asia meridionale.
Gli analisti della World Bank si sono anche accorti che questa parte del mondo è sede di conflitti – i Naxaliti indiani, i maoisti e gli ex maoisti nepalesi, per non parlare della situazione politica in Pakistan e Afghanistan -, e che lo sviluppo a doppia velocità e i conflitti regionali impediscono una vera integrazione della regione nella politica e nell’economia internazionale.
Finanza creativa e debito pubblico greco
Via Ilsole24Ore La finanza creativa di Wall Street, e in particolare due grandi banche come Goldman Sachs e JP Morgan Chase, utilizzando ingegneria finanziaria simile a quella dei subprime negli Stati Uniti e cessione di diritti come vendite e non come garanzie su prestiti hanno aiutato la Grecia a mascherare l’entità del suo debito pubblico … Leggi tutto
La strana storia dell’esercito rumeno a Thaiti invece che ad Haiti
Via BlitzQuotidiano «I soldati rumeni hanno sbagliato rotta: invece di andare ad Haiti, hanno portato gli aiuti a Tahiti». Una notizia incredibile, tanto che un telegiornale colombiano l’ha presa per vera nonostante fosse una bufala. Tutto è partito dal sito umoristico rumeno”Times” che ha messo in rete il falso scoop, con tanto di commenti al … Leggi tutto
Un Fini che tiene d’occhio Berlusconi in Israele
Un curioso gioco di ombre sulla foto di un pensoso Berlusconi durante il suo viaggio in Israele fa comparire alle sue spalle una sagoma che assomiglia al Presidente della Camera Gianfranco Fini. I casi della vita.
Perché il potere (compresi i suoi tirapiedi) ha paura del web
Federico Rampini su Repubblica
“Il nostro obiettivo è cambiare il mondo”, è uno slogan di Eric Schmid, il chief executive di Google. Lo stesso Schmid che quattro anni fa, all’inaugurazione del motore di ricerca in mandarino, con l’indirizzo locale segnato dal suffisso “. cn”, dichiarò: “Siamo qui in Cina per rimanerci sempre”. Ora quelle due affermazioni – cambiare il mondo, rimanere in Cina – sono diventate tra loro inconciliabili. Se Google non accetta le regole di Pechino, e la censura delle autorità locali, la sua avventura cinese dovrà chiudersi. Lo scontro epico che si è aperto fra la più grande potenza di Internet e la più grande nazione del pianeta, è destinato a ridefinire nei prossimi anni l’architettura globale del web, i limiti geopolitici della libertà d’informazione, e il nuovo concetto di sovranità nello spazio online.
Il precipitare degli eventi ha colto tutti di sorpresa, almeno in Occidente. Questo copione non è stato scritto né a Mountain View, il quartier generale di Google nella Silicon Valley californiana, né tanto meno a Washington nelle sedi del potere politico. Negli scenari più pessimisti elaborati dal Pentagono, quando due anni fa l’Esercito Popolare di Liberazione centrò in pieno un proprio satellite in un test di guerre stellari, fu detto che la conquista dello spazio sarebbe stata la prossima sfida tra l’America e la Cina. Nessuno aveva messo in conto quello che sta accadendo da due settimane: l’improvviso gelo tra i soci del G2 per il controllo del cyber-spazio.
Obama lancia l’applicazione della Casa Bianca per Iphone
Dal sito della Casa Bianca Today, we’re excited to announce the new White House App available for Apple iPhone and iPod Touch. The White House App delivers dynamic content from WhiteHouse.gov to the palm of your hand. One feature that stands out is live video streaming. Now anyone with this app can watch the President’s … Leggi tutto
In New York
La delegazione del master in giornalismo di Torino a New York con l’Ordine dei giornalisti, per presentare all’Onu la Carta di Treviso che tutela i minori nell’informazione.