I terroristi del Pakistan in aiuto del paese distrutto

Via Enrica Governi e organizzazioni si stanno producendo in una gara di umanità per il Pakistan: la World Bank, per esempio, presterà 900 milioni di dollari, il Giappone 10. Anche gli appartenenti di Jamaat-ud-Dawa (JuD), Sipah-e-Sahaba, Jaish-e-Muhammad, Lashkar-e-Taiba, Harkatul Jihad al-Islami, Harkatul Mujahideen, Hizbut Tahrir e Lashkar-e-Jhangvi hanno montato diverse decine di campi di aiuti … Leggi tutto

Chi se ne frega del Pakistan ?

Via IlPost

Quella occorsa in questi giorni è stata la peggiore alluvione che il Pakistan abbia mai subito. Altre inondazioni sono attese nei prossimi giorni nella regione del Sindh. Fino a questo momento sono morte 1600 persone, 300 mila case sono state distrutte e le stime più basse sul numero degli sfollati parlano di due milioni. E sono cifre che cresceranno ancora.

Per avere un termine di paragone, basta sapere che durante il terremoto ad Haiti – che pure per l’istantanea violenza della prima scossa aveva causato una quantità di vittime molto maggiore – gli sfollati furono molti di meno, circa un sesto. Anche le persone in qualche modo coinvolte dalla tragedia, complice la diversa vastità delle due aree, sono state enormemente di più in Pakistan. Eppure durante questa catastrofe l’attenzione del resto del mondo è stata notevolmente minore rispetto ad Haiti. Sui media internazionali se ne è parlato poco, su quelli italiani quasi per nulla. L’unico sito d’informazione ad avere dedicato un’attenzione particolare alle notizie provenienti dal Pakistan è stato al Jazeera, che alle alluvioni ha dedicato anche uno speciale.

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La fenomenologia del raviolo cinese

Via Vittorio Bertola

Il problema principe viene insieme al piatto principe: il raviolo. Qui tutti mangiano ravioli: è il cibo più normale e frequente. E sono buonissimi: la pasta è sottile, appiccicosa (spesso bisogna tirare per staccarla dal piatto o dalla carta che mettono sotto), elastica e resistente, ma consistente quando la mordi; il ripieno varia dalla semplice palletta di carne (ma decisamente più grossa che nei nostri ravioli) a misture varie, ad esempio granchio e maiale, oppure verdure, oppure tutto quello che volete, accompagnato dal suo brodo. In più, dopo essere stati cotti al vapore nelle caratteristiche scatole tonde di legno, spesso vengono “fritti” ovvero passati alla piastra su un fondo di grasso non meglio precisato, ottenendo su un lato una crosta più dura e croccante.

Nel centro commerciale qui vicino, all’interno del “palazzo del cibo” – quattro piani in cui ai livelli più bassi vendono il cibo, ai livelli intermedi te lo danno da mangiare al volo e ai livelli più alti ci sono dei ristoranti – c’è un bugigattolo che dà ravioli fritti preparandoli al momento. La catena del lavoro è la seguente: c’è una gigantesca palla di ripieno, grande come un bambino, in mezzo a un tavolo, attorno al quale ci sono una dozzina di inservienti gomito a gomito che ne prendono una manciata alla volta e lo mettono nel tondino di pasta, quindi con gesti frenetici chiudono il raviolo e lo mettono in una grossa teglia rotonda. La teglia viene cotta e passata sulla piastra, fino ad arrivare al capo cameriere che fa le porzioni e le mette nelle vaschette, servendo il primo della fila. Il tutto si svolge a una velocità da capogiro che nel nostro immaginario assomiglia molto all’idea dei bambini pakistani che cuciono palloni, ma che qui è considerata normale e anzi segno onorevole di un meritevole duro lavoro da parte dei dipendenti del posto.

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Wiki Afghanistan

Via Enrica

Ieri intenzionalmente non ho parlato di Afghanistan e la questione dei documenti segreti di Wikileaks, benché del paese e delle questioni regionali ne parli spesso, per diversi motivi. Il primo è che ho già riportato diverse volte alcune delle cose che si possono leggere nei 92.000 documenti utilizzati da ufficiali del Pentagono e dalle truppe e l’ho detto perché lo sapevo da fonti affidabili, persone che vanno in Afghanistan regolarmente, che in qualche caso conoscono le lingue e parlano da protagonisti della sicurezza, della politica e della gestione.

Inoltre, questi supposti segreti rivelati dai documenti di Wikileaks li conoscevano tutti, tutti quelli che si occupano di Afghanistan almeno. Mi chiedo infatti perché siano stati fatti trapelare ora, in questo momento politico dell’amministrazione Obama.

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Ma il Mullah Omar dove sta ?

Via IlPost Quasi tutti i siti dei giornali italiani stanno riportando la notizia dell’arresto del leader dei talebani, il Mullah Omar. Noi stiamo ancora cercando di capire quanto la notizia sia fondata o meno: in Italia è partita da Adnkronos, che ha ripreso un servizio di Tv Tolo, un’emittente televisiva afgana, che avrebbe a sua … Leggi tutto

Le Monde ceduto a una cordata di imprenditori

Domenico Quirico via Lastampa.it

E’ una cordata, a dir poco, molto eterogenea. C’è il mecenate Pierre Bergé, il compagno di Yves Saint-Laurent, che si è stufato di gettar via i milioni ottenuti vendendo mobili, quadri e memorie del geniale «couturier» per finanziare i lussi di Ségolène Royal e che ha deciso di dedicarsi ai giornali. Poi Matthieu Pigasse, enarca, banchiere glamour presso Lazard, soprannominato il «ministero bis dell’Industria» per il ruolo che gioca in tutte le grandi avventure economiche francesi.

Nei salotti dove corrono i milioni è considerato un oracolo, ma anche i capi di Stato ne ascoltano volentieri le intuizioni: ha aiutato ad esempio il presidente boliviano Morales a nazionalizzare il suo gas. Dicono abbia un debole per la carta stampata, non solo perché è stato compagno di una nota telegiornalista. Soprattutto nel senso che adora diventarne proprietario. Ha fatto suo il settimanale molto di tendenza «Inrockuptibles». E poi il più singolare e intrigante, Xavier Niel, un diavoletto quarantenne del business ideativo: ha inventato mille cose tra cui Freebox, 4 milioni di case francesi collegate grazie ai prezzi stracciati. Questo perturbatore di successo è soprannominato «l’emmerdeur» e i molti nemici che ha ricordano che nella sua biografia figura anche una giovanile detenzione per prossenetismo aggravato.

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I giornali che condividono le informazioni

Via Elena Besussi Il nuovo governo britannico guidato dalla coalizione LibDem + Conservatori ha reso pubblico il database COINS che contiene dati sull’ultimo bilancio (a consuntivo), quindi entrate e spesa pubblica. Dati molto dettagliati. Per la precisione 24 milioni di record in tutto il database. La pubblicazione sarà per gradi e a oggi sono stati … Leggi tutto

Obituary: Chris Haney

Chris Haney inventò con Scott Abbott il notissimo Trivial Pursuit per poi venderne i diritti per ottanta milioni di dollari.