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Sai, tra affitto bollette e taxi quasi quasi meglio fare il pendolare. In fondo, se si tratta di un’ora su un treno comodo e pulito…». Torino, stazione Porta Nuova, ieri mattina. In attesa del famigerato regionale 2007 che li scaricherà alla stazione centrale di Milano più stressati e maleodoranti, dopo quasi due ore di soprassalti e spintoni, un dirigente d’azienda e una giovane designer ragionano sul loro futuro ad alta velocità.
Dal 13 dicembre Torino e Milano saranno collegate in un’ora quattordici volte al giorno (sette in ogni senso). Una rivoluzione che riaccende il sogno di Mi-To, che aleggia da un trentennio finora più nei convegni degli urbanisti che nella realtà. Oggi il tempo minimo di percorrenza è di un’ora e 22 minuti, ma riservato a pochi treni, dunque nella maggior parte dei casi si finisce sui regionali da un’ora e 55 minuti.
Complessivamente, ci saranno 9.400 posti disponibili ogni giorno per spostarsi tra le due capitali del Nord Ovest come se fossero gli estremi di una linea metropolitana. Orari e prezzi non sono ancora ufficiali (a metà novembre comincerà la vendita), ma con ragionevole approssimazione possiamo anticiparli: prima corsa da Torino alle 6,40, altre due entro le 9; tre nel pomeriggio tra le 14,40 e le 18; ultima alle 20,30. Da Milano prima corsa alle 8, altre due fino alle 12; tre nel pomeriggio tra le 13 e le 19; l’ultima alle 21. Biglietto di prima classe bloccato a 32 euro, quello di seconda subirà un ritocco dagli attuali 25 a 27-28. Ma grazie alle offerte e agli abbonamenti (vedi grafico) i costi diminuiscono. Tanto da sollecitare, nel manager e nella designer, pensieri stupendi.
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