Il senso del tracollo, l’ attenzione al futuro

Un piccolo nuovo contributo via LSDI

In questi giorni le redazioni dei giornali sono percorse dallo tsunami della crisi in atto. La parola d’ordine è tagliare costi. E’ l’ unica opportunità possibile ? Probabilmente sì, ma tagliando e basta e su tutto si rischia di gettare l’acqua dal catino … con il bimbo dentro.

Mantenere i ricavi o addirittura accrescerli pare una mission impossible. La pubblicità come temuto dopo le festività sta scendendo in verticale: avete dato una occhiata attenta alle ultime edizioni di quotidiani, inserti o magazine? La foliazione si sta erodendo a vista d’occhio perché stampare meno pagine costa meno e perché mancano investitori pubblicitari. Per questo i giornali perdono anche un 30% delle pagine, si creano buchi, anzi voragini, alla voce ricavi pubblicitari.

Allora cerchiamo di aumentare il prezzo di copertina dei giornali. Non è una operazione così semplice dato che i lettori hanno sempre meno denaro da spendere e sbagliare l’aumento esagerando potrebbe voler dire fare harakiri perdendo per strada e per sempre importanti fette di mercato, regalandolo alla freepress o perdendo la battaglia di suscitare l’attenzione di quanti comprano più quotidiani o magazine e devono ridurre il budget per informarsi.

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Salvi i giornalisti de La7

Via Corriere Dopo una vertenza durata diversi mesi è stata firmato al ministero del Lavoro dalle organizzazioni sindacali e da Telecom Italia Media l’intesa per La7. L’accordo di solidarietà – che evita il licenziamento di 25 giornalisti, previsto inizialmente dalla procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda – prevede una riduzione dell’orario di lavoro e del … Leggi tutto

La necessità delle rotative

Via Reflections of a Newsosaur A. Why it would be suicidal for any reasonably profitable publisher to stop its presses in perpetuity. B. Why a paper going to digital-only publication would have to eliminate roughly half of its editorial staff to achieve even a modest profit on that operation. Notwithstanding the above realities, this is … Leggi tutto

Il blog di Link. Idee per la televisione

Link. Idee per la televisione è un magazine che studia la tv e la comunicazione da un punto di vista inedito. Link è analisi, riflessione sul mezzo, disvelamento della macchina e dei processi produttivi. Fatto con uno spirito lontano dalle troppo frequenti tentazioni “apocalittiche”, senza per questo essere necessariamente “integrato”. Il blog e il giornale … Leggi tutto

Sentirsi un po’ Dagospia

Febbrile gossip nelle redazioni dei giornali per capire come andrà a finire il periodico walzer delle nomination alle direzioni dei quotidiani. Con l’importanza strategica di questo periodo per il futuro dei giornali stessi si tratta di scelte non banali. Anche se a leggerle così brutalmente sembra di leggere Dagospia o il mercato dei calciatori o … Leggi tutto

Esplorazioni compulsive di modelli di business

Luca De Biase sui costi del giornalismo

Strano destino quello del giornalismo all’epoca di internet. Liberato da mille vincoli tecnologici, sembra condannato a fare i conti con i vincoli economici. E di fronte a questo apparente paradosso, esplora compulsivamente ogni possibile alternativa: nei modelli di business, nei linguaggi, nelle organizzazioni produttive e distributive. Senza trovare, per ora, un nuovo equilibrio. È questa l’impressione emersa anche dal panel dedicato all’argomento al recente Digital Life Design, il mega convegno realizzato da Burda a Monaco.

«La carta costa troppo e finirà», spara Mike Arrington, fondatore di TechCrunch. «La qualità è ancora un valore», testimonia Tyler Brûlé, fondatore di Monocle. «Dobbiamo continuare a servire le persone che comprano il giornale in edicola come i nuovi lettori online», osserva Carlolyn McCall, chief executive del Guardian Media Group. Jeff Jarvis, blogger a Buzzmachine e docente alla City University of New York Graduate School of Journalism, teorizza: «Cominceremo a riconsiderare il giornalismo per le sue componenti funzionali, dalla scoperta di notizie alla selezione, dalla gestione dei contenitori alla distribuzione, dalla vendita di contenuti alla connessione con i messaggi pubblicitari… Non è detto che tutte queste funzioni verranno sempre svolte da organizzazioni integrate verticalmente».

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Yahoo e NYT: ipotesi sul loro matrimonio

Vittorio Zambardino su Scene Digitali sulle voci di acquisto del New York Times da parte di Yahoo

Yahoo! che compra il New York Times? E va bene che c’è la crisi, sarà pur vero che ci avviciniamo a carnevale, ma l’ipotesi è fatta in tutta serietà da gente seria come quelli di Barron’s che la attribuiscono a un piano coltivato dalla nuova leader dell’azienda di Sunnyvale, Carol Bartz. L’avalla, pur sbeffeggiandola, anche Silicon Alley Insider . Il ragionamento che regge questa ipotesi è interessante. Anche se forse l’enunciazione iniziale andrebbe riformulata così: “Avrebbe senso per Yahoo acquistare il New York Times?”.

Da gigante web a Gruppo editoriale ? – E però non fa impressione il sol fatto che questo passaggio di bandiera sia possibile? La fa, ma va detto che l’ipotesi è del tutto praticabile. Le gravi difficoltà del giornale newyorchese, come di tutte le aziende editoriali, la rende almeno plausibile. Ma qui non è questione di numeri. L’ipotesi Bartz-Barron ragiona nei termini di ciò che è giusto fare per la salvezza di Yahoo! e introduce per la prima volta l’idea che per un gigante del web avrebbe un nuovo senso trasformarsi in gruppo editoriale multimediale.

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Vegetarians do it better

La NBC ha censurato questo video della Peta che doveva essere inserito negli ultra pagati spot del Superbowl con queste motivazioni: “troppo esplicito, ipersessuale, un livello di sessualità sopra i nostri standard”. Evidentemente non hanno visto la Tv italiana. Il claim è tutto un programma:  “Gli studi dimostrano che i vegetariani fanno un sesso migliore”.

Nasce la Rete dei Redattori Precari

La Rete dei Redattori Precari è una libera associazione di redattori e altri lavoratori dell’industria editoriale assunti con contratti atipici che si propone di: – far  conoscere il ruolo centrale che redattori precari e affini rivestono  all’interno della filiera editoriale; – denunciare il precariato che  dilaga in questo settore e che molto spesso viene sottaciuto … Leggi tutto

Giornalismo 1.0 vs giornalismo 2.0

Un esempio concreto  di differenze di stili nel giornalismo in rete. L’occasione: la conferenza stampa di Carlo Debenedetti che annuncia il suo abbandono di tutte le cariche. Giornalista 1.0: “Fra un po’ inizia la conferenza stampa di Debenedetti, usciranno un sacco di agenzie prepariamoci.  Eccole eccole, c’è anche la scheda delle aziende in cui è … Leggi tutto

Il blog stampato

Via LSDI Il processo dal-web-alla-carta registra un nuovo esperimento: da martedì comincerà ad uscire a Chicago e San Francisco The Printed blog, un quotidiano realizzato col meglio degli articoli dei blogger locali. Mentre i vecchi media si affannano per recuperare il ritardo con il web e cercano di capire come monetizzare sull’ online i contenuti … Leggi tutto