L’attesa era molta, alimentata da lungo tempo in rete e paradossalmente dissoltasi dall’inizio dell’anno. La premiere italiana e cartacea di Wired era attesa da molti addetti ai lavori per capire come si sarebbe reincarnato nella edizione made in Italy il mitico giornale nato nella West Coast americana. Un giornale che per anni è stato un mito o una Bibbia che dir si voglia. Un mito che nel corso degli anni si è un po’ svaporato per incapacità di rinnovarsi, ma che molti ancora raccolgono e conservano con feticismo nelle decadi buone come fosse un vino d’annata.
L’operazione Wired era partita da tempo. Dopo la scelta del direttore Riccardo Luna e dopo la selezione di una piccola ma combattiva redazione era stato prodotto un numero zero presentato in giro come prototipo, ma l’attesa era per vedere come sarebbe stato superato il “test edicola”.
Finalmente è l’ora del giornale di plastica
Via LSDI Plastic Logic, l’ azienda specializzata in lettori elettronici, ha annunciato di aver raggiunto accordi che prevedono il suo uso come supporto per un grosso numero di importanti pubblicazioni. L’ azienda sta mettendo a punto uno schermo di 10.7 pollici (27.2 centimetri) di diagonale, più ampio di quello del Kindle di Amazon o del … Leggi tutto