La conclusione è che oggi non è immaginabile che la diffusione su internet, da sola, possa sostenere finanziariamente la produzione di informazione giornalistica di grandi redazioni con centinaia di giornalisti, come le Monde o il Figaro.
Una strategia di sopravvivenza si delinea forse nella diversificazione delle aziende giornalistiche su internet, analoga a quella che ha disegnato il Figaro, che raccoglie ad esempio dei siti di piccoli annunci o di commercio online. C’ è il rischio però di una diluizione, e di una perdita di valore, del marchio e dell’ identità della testata quando abbandona il suo « mestiere di base ». E poi pone, fra l’ altro, anche delle questioni serie rispetto al posto dei giornalisti in questo dispositivo e alla deontologia.
Il resoconto sintetico di una giornata bestiale
La comunicazione formale e ufficiale sul disservizio del sito del 29 aprile Per tutta la giornata lavorativa di ieri, dalle otto di mattina alle cinque del pomeriggio, il sito Internet de La Stampa per motivi tecnici non era disponibile e i lettori utenti che provavano a collegarsi da tutto il mondo non hanno potuto vedere … Leggi tutto