Un mercato estremamente interessante, nel quale già da tempo si è mossa anche Repubblica che da oggi offre la nuova applicazione Repubblica Mobile per iPhone e iPod Touch. Si tratta di un software che si scarica gratis dall’App Store (dal cellulare o dalla sezione di iTunes in cui si trovano le applicazioni) e si utilizza attraverso una connessione wi-fi o Umts o Gprs.
Con il software la Repubblica Mobile, per la prima volta, ogni lettore avrà sempre con sé una sua versione di Repubblica, personalizzata con i contenuti più interessanti e localizzata sulla base del luogo in cui avviene la lettura. La localizzazione avviene attraverso il Gps dell’iPhone e consente di fornire, automaticamente, informazioni sui cinema e i film in programmazione in città, sui ristoranti della guida L’Espresso più vicini e ovviamente le previsioni meteo locali. Il tutto mantenendo la ricchezza dell’informazione di Repubblica (news di primo piano, fotogallery, sezioni tematiche) e offrendo in diretta la copertura giornalistica dei grandi eventi sportivi (calcio, Formula 1, Motomondiale).
Media
E’ nata Africa 24
Via Jambo Africa Finora le informazioni relative agli avvenimenti economico-politico-culturali dell’Africa hanno sempre raggiunto l’Europa ed il resto del mondo attraverso la CNN ,FRANCIA 24 e BBC. Da ieri in avanti non sarà più così grazie a Costante Nemale, un camerunense imprenditore, molto versato negli affari, che è il presidente e il fondatore del nuovo canale satellitare. … Leggi tutto
Una storia semplice: dalla paper all’epaper
Ci si trovò oramai tanto tempo fa in Via Marenco 32. Si era paccianamente compagni di merende: il Pasteris, il Mezzacappa e il Tombolini. Si iniziò a pensare come e se portare un giornale come La Stampa sugli ebook reader. Ci abbiamo ragionato e lavorato. Sembrava impossibile che si potesse pensare di far arrivare La … Leggi tutto
Mentana Racconta
Il pensiero divergente in Mediaset è ampiamente tollerato La nostra cena si è conclusa da poche ore. Le dico francamente che è stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C’era tutta la prima linea dell’informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving… Un … Leggi tutto
Centomila senza Rai
Fra una settimana spariranno dalla tv analogica Rete4 e Rai2. Nel frattempo regna il caos informativo. In ogni caso se ne parla in due serate al Blogbar Fnac Arriva il digitale terrestre. E anche il decoder per leggere oltre 100 canali televisivi completamente gratuiti. Si parte il 20 di maggio (con Rai 2 e Rete … Leggi tutto
L’Altro mangerà il panettone ?
Incredibile, ma vero: ai tempi del digitale pervasivo lanciano un quotidiano politico di carta E’ da oggi in edicola L’Altro. L’idea è di Piero Sansonetti, i soldi di un gruppo di imprenditori che operano nella comunicazione, nelle industrie ‘verdi’ e nelle nuove tecnologie, la redazione è di sei persone, i lettori sono tutti quelli pensano … Leggi tutto
Obama: facci ridere !
Barack Obama ha avuto un’idea brillante a parlare così alla cena dei corrispondenti esteri del 9 maggio, come se fosse tutto all’impronta. Da grande, esperto attore. Soprattutto, è stato geniale l’inizio del discorso, che per metà si è rifatto al lavoro dei corrispondenti e per metà ha criticato, con stile, la stessa politica estera americana, e ha fatto l’occhiolino alle manifestazioni contro la guerra del Vietnam e ai movimenti democratici. Mi ha ricordato il grande Jimi Hendrix.
In realtà, al di là degli scherzi, apprezzatissimi fra l’altro, il breve discorso è molto importante. Il nocciolo è che Obama vuole cambiare l’immagine degli USA, ha cominciato a parlare con i nemici e vuole portare nuovi amici alla Casa Bianca (leggi, anche i talebani moderati).
L’altro punto chiave è che ha ribadito la libertà di stampa e di informazione per tutti i giornali e i media di ogni tipo, “perché un governo senza media liberi e vitali non è possibile in America”. Dei buoni media, dice Obama, aiutano il governo a funzionare meglio.
Noi stiamo con gli eretici (digitali)
Massimo Russo e Vittorio Zambardino Siamo due giornalisti. Da 15 anni ci sporchiamo le mani con il web, prima con internet. E’ importante sporcarsi le mani. Abbiamo attraversato due bolle e realizzato molte creature di rete, anche di qualche successo. Il motivo per cui frequentiamo internet è solo in parte professionale. Ci piace essere “là”, … Leggi tutto
Ordine presidenziale tendente monarchico
Via Prima Comunicazione Un consiglio nazionale di sole 12 persone affiancato da un giurì per la tutela della privacy; consigli regionali di sole 5 persone. Franco Siddi, segretario della Fnsi, il sindacato dei giornalisti, intende spingere per una riforma dell’Ordine professionale della categoria ancora più radicale di quella proposta dal Consiglio nazionale nel documento di … Leggi tutto
Giornalismi subalpini: avanti piano, ma avanti
Domenica 10 e lunedì 11 si svolgono le elezioni del sindacato giornalisti subalpino. Dei candidati alle cariche assortite delle due liste presenti, in conoscenza del bloggante non esiste nessun giornalista che lavori esclusivamente per testate digitali. Non è un buon segno. La buona notizia è che il candidato alla segreteria regionale è la cara Alessandra … Leggi tutto
Scenari editoriali mutanti
Bruce Sterling ha iniziato a parlare della collisione tra mondo della carta stampata e mondo digitale, uno scontro molto forte, dai risultati ancora imprevedibili. Vent’anni fa si dava per scontato che la carta stampata sarebbe scomparsa e che giornali e libri sarebbero diventati digitali.
Questa previsione non si è avverata totalmente, ma oggi i giornali cartacei stanno scomparendo e gli scrittori si stanno sempre più confrontando con la distribuzione in rete di contenuti e notizie. E’ in corso una transizione verso una terra di nessuno, non solo cartacea, ma nemmeno totalmente digitale.
Il ruolo degli autori migra verso rappresentazione che oggi non ha un contorno preciso, perché non c’è un pubblico unico e non c’è un modello di business in rete che può sostituire quello della carta stampata. E se anche in Italia questo cambiamento sarà meno impattante, anche qui i giornali si stanno spegnendo, con la conseguenza che gli scrittori non hanno più luoghi di prova né un terreno fertile per la loro notorietà. Inoltre, secondo Sterling, anche i mezzi di produzione e distribuzione stanno subendo un cambiamento.
Per non uscire dalla conversazione in rete
Il maestro Vittorio (Zambardino) analizza lo stato dell’arte dell’editoria dopo la proposta di Murdoch di mettere i contenuti digitali a pagamento
Bisogna leggerlo dal fondo
La dura verità è che il senso del passaggio al regime “pay” non è commerciale. E’ culturale. I giornali usciranno dalla “conversazione”, e riducendo la rete a pura piattaforma distributiva, si isoleranno dalle persone che in rete si informano e vivono. Se si sceglie di essere quelli che si fanno pagare, si smette di essere soggetti attivi della rete e fonte accreditata delle sue notizie. Che poi è l’unica battaglia vinta dai giornali negli ultimi 20 anni, l’unico traguardo raggiunto con successo.
Poi ripartire con il resto