Odg Piemonte: rinasce il sito

Dopo che per mesi il sito dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte era praticamente deceduto, il sito ripè oggi ripartito con nuovo look e nuove ambizioni. Domani giovedì 11 giugno, alle 16, nella Sala Toniolo del Circolo della Stampa, in corso Stati Uniti 27, a Torino, sarà presentato al pubblico il nuovo sito dell’Ordine dei Giornalisti … Leggi tutto

Faranno di tutto per sopravvivere sempre che questo non implichi dei cambiamenti

Via LSDI

L’ industria dei giornali ha scelto il suicidio rituale: una scelta drastica e irrevocabile. Lo sostiene un giornalista Usa, Dan Conover, in un articolo pubblicato sul blog collettivo Xark, dal titolo ‘’ The newspaper suicide pact’’, che Bernardo Parrella rilancia sul suo sito, Bernyblog, con toni un po’ apocalittici.

Il problema, spiega Conover, è la questione del paid content, dei contenuti a pagamento, di cui si sta ricominciando a parlare in maniera insistente e che è stata al centro di un recente summit organizzato dalla NAA (l’ Associazione dei giornali Usa) a Chicago.
Apparentemente, sostiene Conover, può sembrare una idea ragionevole che i cittadini possano pagare per dei contenuti, prodotti in maniera professionale, che essi consumano. Ma in realtà si tratta di una petizione post-razionale ritenere che i consumatori abbandonino consuetudini maturate nell’ ultimo decennio a favore di comportamenti che dovrebbero riportare le aziende editoriali a quei margini di profitto decretati per loro da Dio Onnipotente.

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Disruptive journalism

Via Webgarden Una cosa che troppo spesso si tende a trascurare è che non esistono strategie ma solo strateghi. Analogamente non esistono azioni ma solo attori. Quello che intendo dire è che l’investimento principale è sulle persone. Sono le persone a compiere le azioni e fare l’innovazione, solo le persone possono fare davvero la differenza. … Leggi tutto

I fondamentali e il coraggio

In questi giorni un giornale spagnolo e un giornale inglese nelle loro edizioni cartacee e internet hanno moltiplicato i loro lettori e visitatori proponendo immagini e inchieste giornalistiche che non guardano in faccia a nessuno e che rispondono alle esigenze di sapere e capire dei loro lettori e visitatori. Uscendo dalla melassa quotidiana delle informazioni … Leggi tutto

Le foto della Certosa “tirano”

Via El pais

La publicación en EL PAÍS de las fotografías de la mansión de Berlusconi que la Fiscalía había secuestrado en Italia ha suscitado tal interés que, antes del mediodía de hoy, más de un millón de personas había visitado ELPAÍS.com, donde el despliegue de datos se ha ampliado con traducciones al inglés y el italiano. De hecho, la traducción de la noticia a este idioma ha sido el primer contenido no escrito en español que entraba entre las noticias más vistas del día (más de 150.000 visitas a las 17.00, hora peninsular).

Todos los contenidos relacionados con la exclusiva, incluida la inmediata reacción de Il Cavaliere, han acaparado de forma inmediata todas las posiciones de la lista de contenidos más consultados de las últimas 24 horas. A las 17.00 hora española, el conjunto de contenidos relacionados con la exclusiva superaban los cuatro millones y medio de visitas.

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Il flop del referendum sul contratto

Via GiornalismoBlog

L’atteso referendum sul nuovo contratto collettivo dei giornalisti si è tenuto. Il risultato è stato un flop: hanno votato in pochissimi, tra il disinteresse generale per il quesito su un contratto effettettivamente già in atto e che pochi avranno l’onore di poter firmare.

I seggi si sono chiusi in tutta Italia alle 19 del 30 maggio. La consultazione referendaria chiamava i giornalisti a esprimersi sull’intesa contrattuale siglata dalla Federazione Nazionale della Stampa e dalla Federazione degli editori il 24 marzo scorso. Il referendum ha solo valore consultivo e non ha quorum, quindi il risultato (si o no al contratto), sarà comunque valido qualunque sia il numero dei votanti.

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Il dominio dell’ informazione ridondante e stereotipata

Via LSDI

Lo si sospettava da tempo, ma ora uno studio scientifico lo ha confermato: la varietà dell’ offerta di informazione sui siti web è molto lontana dall’ essere abbondante quanto ci si poteva immaginare. E, peggio ancora, questa offerta è massicciamente ‘’ridondante’’ e ‘’stereotipata’’: i siti di informazione diffondono la stessa notizia nello stesso momento, con una concentrazione estrema della produzione su un piccolo numero di argomenti che dominano completamente la scena.

Il risultato è senza appello: l’ informazione online è massicciamente ‘’ridondante’’ e ‘’stereotipata’’. In altre parole i siti di informazione trattano gli stessi argomenti, nello stesso tempo, allo stesso modo e la varietà di quegli argomenti è estremamente ridotta. Narvic lo definisce ‘’il regno delle notizie di agenzia a raffica’’.

La distribuzione dei risultati risponde grosso modo al principio di Pareto: l’ 80% degli articoli si concentrano sul 20% degli argomenti, l’ 80% degli argomenti vengono affrontati dal restante 20% degli articoli, spesso da un solo articolo (e quindi una sola fonte). Il ricorrere dell’ uso delle stesse formulazioni n diversi articoli che trattano lo stesso argomento, mostrache si tratta in reatà delle stesse notizie di agenzia, poco o nulla riscritte.

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Chi fa la spia e chi fa il direttore

Sul fatto che Antonello Zappadu, il fotografo che ha cercato di smerciare le foto dei party berlusconiani, si sia comportato da vera volpe non ci piove. Tentare di vendere le foto in questione a Panorama, ammiraglia della stampa filo governativa, non depone molto a favore della intelligenza operativa. L’incedere successivo dei fatti porta dei nuovi sviluppi molto inquietanti sul modo di agire di giornalisti e direttori ai tempi del berlusconismo. Ma la rete ci dovrebbe ridare speranze: continuiamo ad essere in attesa di un editore estero che pubblichi le foto in questione. Solo per capire quali segreti militari da tutelare per la sicurezza dello stato si celino in queste 700 fotografie. (Via il Barbiere della Sera)

Insomma, che succede? Che Belpietro, grazie a un suo giornalista, viene a sapere che che Antonello Zappadu ha scattato un sacco di foto che farebbero venire l’acquolina in bocca a decine di giornali, quelli veri.  Nella villa di Berlusconi girano un po’ di tette al vento e sotto le docce di villa Certosa, nulla di particolarmente pruriginoso, pare, nulla di diverso da ciò che i rotocalchi di gossip, in prima fila “Chi”, la Novella 200 del gruppo Berlusconi, pubblicano ogni settimana.

Belpietro, si legge sempre nell’esposto, decide di non acquistare le fotografie. Giusto. Non si puo’ dire che rientrino nella sua linea editoriale. Solo che poi che fa? Fa la spia.

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Lettere al direttore

Mario Calabresi inaugura un nuovo spazio Così da oggi La Stampa fa un piccolo passo avanti: questa pagina apparterrà interamente a voi, abbiamo spostato le rubriche per far posto, accanto alle lettere, all’editoriale dei lettori. Non dovrà essere una lettera più lunga ma la vostra opinione, una storia, una testimonianza. La lunghezza dovrà essere di … Leggi tutto

Contratto: no grazie

Dopo una attenta analisi di contratto e situazione il bloggante ritiene che sia necessario dire NO nel referendum sul nuovo contratto giornalistico FNSI-FIEG in svolgimento venerdì 29 e sabato 30. Argomentiamo le ragioni. Le condizioni di catastrofe imminente che avevano motivano forzosamente l’improvvisa chiusura del contratto si stanno leggermente riprendendo per cui vale la pena … Leggi tutto

Il fatto: giornalismo di fatto

Il conto alla rovescia è cominciato. A settembre, finalmente, avremo un giornale nuovo, libero, tutto nostro”: con queste parole – dal sito di Marco Travaglio – parte la campagna abbonamenti del Fatto, il nuovo quotidiano diretto da Antonio Padellaro e che ha fra i suoi protagonisti lo stesso Travaglio.

Molte le novità che la testata porta con sé: intanto non avrà finanziamento pubblico ma cercherà di stare sul mercato con le sue forze soltanto. “Un giornale eccentrico, rispetto agli altri”, si legge nella presentazione on line: “Un fatto nuovo.

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