Il Mediacamp di Perugia

Il Festival Internazionale del Giornalismo che si svolge a Perugia dal 1 al 5 aprile 2009 ha deciso di organizzare  un Mediacamp nel pomeriggio di domenica 5 aprile e che il bloggante si occuperà di organizzare e gestire.

Un Mediacamp è  un barcamp dedicato ai media.

Un Barcamp è definito una non conferenza: un evento, nato dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto e libero: quindi prevede molta, molta interazione tra i partecipanti. L’idea alla base di un barcamp è che tutti i partecipanti siano in qualche modo attivi e coinvolti. Tutti sono invitati a presentare un argomento, a partecipare attivamente alle discussioni o a dare una mano nell’organizzazione o a supporto dell’evento.

Il Mediacamp sarà  dedicato alle discussioni sullo stato dei media e dell’informazione. Si parlerà di media tradizionali e innovativi, on-line e off-line, analogici e digitali, cartacei, via etere, interattivi, globali e locali. Dell’amata radio e della vituperata televisione, della esplosiva internet e della declinante carta stampata.  Un Barcamp dedicato ad addetti ai lavori e a consumatori di media, ai tradizionalisti e ai rivoluzionari, agli amanti degli UGC ed del giornale locale, ai lettori di palmari, iphone, ebook reader, carta stampata.

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L’ascesa della cyberborghesia digitale

Via Mediamondo Dal punto di vista culturale assistiamo ad un diffondersi nelle conversazioni quotidiane e nelle pratiche “domestiche” della realtà dei social network: si parla di amici ritrovati, del fatto che il tuo edicolante ha aperto un gruppo, ricevi richiesta di friendship che ti mettono in condizione di dover pensare se accettare o meno (il … Leggi tutto

Il senso del tracollo, l’ attenzione al futuro

Un piccolo nuovo contributo via LSDI

In questi giorni le redazioni dei giornali sono percorse dallo tsunami della crisi in atto. La parola d’ordine è tagliare costi. E’ l’ unica opportunità possibile ? Probabilmente sì, ma tagliando e basta e su tutto si rischia di gettare l’acqua dal catino … con il bimbo dentro.

Mantenere i ricavi o addirittura accrescerli pare una mission impossible. La pubblicità come temuto dopo le festività sta scendendo in verticale: avete dato una occhiata attenta alle ultime edizioni di quotidiani, inserti o magazine? La foliazione si sta erodendo a vista d’occhio perché stampare meno pagine costa meno e perché mancano investitori pubblicitari. Per questo i giornali perdono anche un 30% delle pagine, si creano buchi, anzi voragini, alla voce ricavi pubblicitari.

Allora cerchiamo di aumentare il prezzo di copertina dei giornali. Non è una operazione così semplice dato che i lettori hanno sempre meno denaro da spendere e sbagliare l’aumento esagerando potrebbe voler dire fare harakiri perdendo per strada e per sempre importanti fette di mercato, regalandolo alla freepress o perdendo la battaglia di suscitare l’attenzione di quanti comprano più quotidiani o magazine e devono ridurre il budget per informarsi.

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Google a processo a Milano

Oggi a Milano si apre il processo a quattro dirigenti di Google per la pubblicazione di un video relativo ai maltrattamenti di un ragazzo disabile torinese. Lo ricorda il NYT,  i giornali italiani se ne sono un po’ dimenticati. Four executives of Google begin trial Tuesday in Milan on criminal charges of defamation and privacy … Leggi tutto

La necessità delle rotative

Via Reflections of a Newsosaur A. Why it would be suicidal for any reasonably profitable publisher to stop its presses in perpetuity. B. Why a paper going to digital-only publication would have to eliminate roughly half of its editorial staff to achieve even a modest profit on that operation. Notwithstanding the above realities, this is … Leggi tutto

La nascita di Twitter

Via 140 Characters

twitter-logoWe struggled with a codename and a product name. “It’s FriendStalker!” joked @Crystal, our most prolific user. The userbase was limited entirely to the company and our immediate family. No one from a major company of any kind was allowed in. For months, we were in Top Secret Alpha because of competing products like the now-defunkt Dodgeball. We operated using a “long code”, or a full 10-digit phone number linked to a small-potatoes gateway. The original product name / codename “twttr” was inspired by Flickr and the fact that American SMS shortcodes are five characters. We prototyped with “89887? as our shortcode. We later changed to “40404? for ease of use and memorability. Twttr probably had about 50 users in the long code days.

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