Gli ex dipendenti Eutelia sul tetto

Via Localport

Come sempre più spesso succede in Canavese cambiano i nomi, ma la crisi è sempre la stessa. Erano Olivetti, sono diventati Getronics, poi acquisiti da Eunics, che viene poi assorbita dalla capogruppo Eutelia e adesso sono Agile. Ma le persone sono sempre le stesse, solo un po’ più anziane e molto più disilluse.

Ieri erano sul tetto della loro sede, al Business Park Dora Baltea, per protesta. Dopo solo due mesi dall’ultimo passaggio di proprietà, e di denominazione, non solo nulla è cambiato, ma anche peggiorato.

Da luglio non si vedono gli stipendi e, nemmeno, i rimborsi Irpef. Non solo. Anche le bollette cominciano a non essere pagate e agosto è trascorso passato senza aria condizionata, “tagliata” per morosità. Addirittura la bolletta elettrica è stata pagata da un privato: unico modo per non vedersi togliere la corrente e non poter più lavorare. Sì: lavorare…

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Perché la Borsa perde pezzi

Via il Sole 24 Ore

Delisting, che passione. Vale davvero la pena di approfondire il perché. In tempi di ribassi di Borsa, si sa, fioccano le uscite dai listini, per lo più giustificati (almeno ufficialmente) da quotazioni di mercato troppo sacrificate e che non riflettono il reale valore del titolo (ma se l’investimento in azioni, come spiegano tutti i libri di finanza, è da considerare nel medio/lungo termine, prima o poi il mercato dovrebbe giungere a quotazioni adeguate …).

In più da marzo la Borsa ha fatto molta strada, tutt’altro che ribassista l’andamento, ma mentre le IPO latitano ancora (eccezion fatta per le tre “matricole” del nuovo listino AIM Italia: IKF, Neurosoft e VRWay Communication), i delisting si susseguono imperterriti. È ora la volta di Permasteelisa, che per un cambio di azionariato sarà oggetto di un’OPA obbligatoria a 13 euro per azione, che dovrebbe chiudersi entro gennaio/febbraio 2010. Da inizio 2009 sono state già cancellate dalle quotazioni, per effetto di OPA volontaria, Anima SGR (acquistata da Banca Popolare di Milano a 1,45 euro per azione e non più quotata dal 2/3), Meliorbanca (acquistata da BPER a 3,2 euro per azione e non più quotata dal 6/3) ed Ergo Previdenza (acquistata da Ergo Italia a 4,51 euro per azione e non più quotata dal 7/4).

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Gli ingegneri terremotati dell’Aquila

Via Corriere.it Centotrenta terremotati, tutti ingegneri superspecializzati, sono da martedì mattina asserragliati nella presidenza della Technolabs, azienda dell’Aquila che dopo il sisma ha già messo in cassa integrazione 52 dipendenti. È questa la forma di lotta che hanno scelto i ricercatori di un laboratorio che fornisce apparati di telecomunicazioni per grandi aziende internazionali del settore, … Leggi tutto

Secondo il NYT Ebay pronta a vendere Skype

Via NYT

EBay plans to announce on Tuesday a deal to sell its Skype Internet calling division to a group of private investors, according to two people briefed on the company’s plans.

The investment group is likely to include Andreessen Horowitz, a new venture capital firm headed by the Netscape co-founder Marc Andreessen, these people said. One of the people added that Index Ventures, a London-based venture capital firm that was an early investor in Skype, and the private equity firm Silver Lake Partners were also involved. A price was not disclosed, but eBay has said it wants around $2 billion for Skype, which is on track to take in more than $600 million in revenue this year.

Alan Marks, an eBay spokesman, would not comment on the matter. Mr. Andreessen is on eBay’s board of directors.

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Addio alle lampadine a incandescenza

Via il sole 24 ore


Da domani primo settembre via dagli scaffali le lampadine tradizionali, quelle che fino a oggi hanno accompagnato ogni momento della nostra vita quotidiana. Entra infatti in vigore una direttiva dell’Unione Europea che mette al bando le lampadine a incandescenza, ritenute poco efficienti e molto inquinanti. Al loro posto lampade alogene e a basso consumo, viceversa a meno emissioni di CO2 e a maggior rendimento energetico.

La sostituzione a livello mondiale – secondo uno studio del Centro di Ricerca & Sviluppo di Philips – delle lampade ad incandescenza per uso domestico con tecnologie di ultima generazione (risparmio energetico e Led) porterà ad un risparmio di 46 miliardi di euro in elettricità e 239 milioni di tonnellate di CO2, pari alla produzione di 228 centrali elettriche o a 685 milioni di barili di petrolio in un anno. A livello europeo il risparmio in elettricità sarebbe pari a 10 miliardi di euro e la riduzione di CO2 di 38 milioni di tonnellate, pari alla produzione di 52 centrali elettriche o a 156 milioni di barili di petrolio in un anno.

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L’autunno caldo di Kublai

Dal sito del progetto Kublai

Cambia sul web
Il social network su Ning ha fatto un buon lavoro come piattaforma per lo sviluppo dei progetti creativi dei kublaiani. Ma si può fare meglio, naturalmente. Quindi:

  • Il Club dei progettisti è cresciuto, ed è tempo di metterlo a valore. Dall’autunno diventerà un luogo di discussione e di co-progettazione di Kublai stessa, uno spazio di lavoro comune tra noi del gruppo di lavoro e i membri più attivi della community. Cominceremo programmando insieme il mese del progettista (vedi oltre).
  • Abbiamo deciso di valorizzare i blog interni al Ning. Intanto perché alcuni kublaiani li usano (ci sono oltre 120 post già scritti), e poi perché può avere senso, per i progettisti, tenere un blog di progetto: per chi scrive aiuta a tenere la rotta del proprio progetto, per chi legge è un modo semplice ed efficace di tenersi aggiornato. E poi perché è molto semplice integrarli nelle pagine di progetto (istruzioni qui). In compenso abbiamo deciso di chiudere il blog collettivo dei Diari di progetto, che non ha attecchito nella community. I post già scritti restano comunque accessibili.
  • Chiude anche la Banca delle piccole consulenze, che non è mai decollata. Molte persone hanno offerto gratuitamente il proprio tempo, ma nessuna ha mai chiesto di poterlo utilizzare! Sappiamo che lo scambio di favori tra kublaiani si verifica, ma segue canali diretti e personali. Federico ha aperto una discussione sul Club dei progettisti in cui suggerisce soluzioni diverse per portare aiuto a chi progetta, invito chiunque fosse interessato a partecipare.

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Blogbabel all’asta su Ebay

Non sappiamo dire se la notizia è bella o brutta. Certamente si tratta di una notizia.

Blogbabel il più utile, ma anche il più discusso strumento per “misurare e navigare” la blogosfera italiana è stato messo in vendita all’asta su Ebay. Prezzo base 4.999 Euro Chiusura dell’asta il 9 settembre 2009 alle 13:45:16 CEST.

Ora siamo tutti curiosi di capire la valutazione finale di Blogbabel e il suo destino successivo che speriamo glorioso

Ecco la storica asta:

Blogbabel, a blog indexing/aggregator service.  More than 350.000 pageviews a month, live since 2006 Blogbabel is a blog indexing/aggregation service which was launched in the summer of 2006. It’s currently indexing almost 15.000 Italian blogs, has more than 220.000 visits and 350.000 pageviews a month (Google Analytics). I am selling it to concentrate on other projects, in the hope that the buyers will have the resources and enthusiasm to make it grow further.
BlogBabel is currently indexing Italian blogs and has an Italian interface, but the software can be easily translated into different languages as we did with the Spanish version we had in 2006-2007, and later abandoned for the difficulties in managing a foreign service from here.

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Sodoma digitale: l’opacità dell’algoritmo di Google, la limpida trasparenza di FIEG

A leggere con cura le parole dell’istruttoria contro Google News FIEG denuncia che Google News aggrega i contenuti giornalistici di una molteplicità di editori secondo criteri non pubblici regolati da un algoritmo coperto da segreto industriale. Le pratiche tecnologiche con cui Google forma i propri indici (ranking) dei contenuti riportati su Google News Italia e … Leggi tutto

Le dimensioni della iPhone App Economy

Via GigaOm

If I were to tell you that Apple’s app economy was worth more than $2.5 $2.4 billion a year, you would laugh hysterically, shake your head and walk out of the room, yes? Surf on over to some other web site? But here I am telling you exactly that! According to mobile advertising startup AdMob, there are some $200 million worth of applications sold in Apple’s iPhone store every month, or about $2.4 billion a year. Just to put that in context, Apple says about 1.5 billion apps have been downloaded from the App Store. In comparison, the Android marketplace brings in about $5 million a month or on a run rate to do $60 million in a year, AdMob says. I bet that number rises up sharply once more handsets come to market. As you know, Motorola is announcing its new Android handsets at our Mobilize 09 conference on September 10.

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Il caso Fieg – Google News visto dal mondo

Insieme alla replica di Google, iniziano a trovarsi in rete articoli puntuali scritti da testate o blog fuori dall’Italia sulla querelle fra Fieg e Google News istruita dal’Antitrust.

Via Google European Public Policy Blog

First, Google News has always been about highlighting diverse perspectives from multiple sources and then driving new readers directly to publishers’ sites. We don’t display the news stories in their entirety. Rather, our approach is akin to that of web search: we simply show the headlines, a line or two of text and a link to the site – just enough information to make the user want to read the full story. Once a user clicks through to the article, it’s up to the news publisher to decide how to profit from this free traffic. They can choose to charge people to read the story in addition to placing advertisements on their site.

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Fieg e Antitrust contro Google News

L’Authority Antitrust ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti di Google Italy per verificare se i comportamenti della società, in considerazione della sua indiscussa predominanza nella fornitura di servizi di ricerca online, siano idonei a incidere indebitamente sulla concorrenza nel mercato della raccolta pubblicitaria online e a consolidare la sua posizione nella intermediazione di spazi pubblicitari.

Il procedimento, spiega l’Antitrust, notificato oggi alla società nel corso di un’ispezione condotta in collaborazione con le unità speciali della Guardia di finanza, è stato avviato alla luce di una segnalazione della Fieg relativa al servizio Google News Italia, con il quale Google aggrega, indicizza e visualizza parzialmente notizie pubblicate da molti editori italiani attivi online. Secondo gli editori, sottolinea l’Antitrust, Google News Italia, utilizzando parzialmente il prodotto dei singoli editori online, avrebbe un impatto negativo sulla capacità degli editori online di attrarre utenti e investimenti pubblicitari sulle proprie homepage. Gli editori italiani, che non ottengono alcuna forma di remunerazione diretta per l’utilizzo dei propri contenuti su Google News, non avrebbero inoltre la possibilità di scegliere se includere o meno le notizie pubblicate sui propri siti internet sul portale stesso: Google renderebbe infatti possibile a un editore di non apparire su Google News, ma ciò comporterebbe l’esclusione dei contenuti dell’editore dal motore di ricerca della stessa Google.

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