Il giorno che bucarono RCS, mafia style

Ecco, adesso andate in Rcs e ditegli che sono vulnerabili, che sono stati bucati’. Cosi’ Giuliano Tavaroli, imputato a Milano nella vicenda dossier illegali (che ha chiesto e ottenuto dal Governo il ‘veto’ del segreto di Stato sulla sua posizione), avrebbe apostrofato Fabio Ghioni, coimputato nel medesimo procedimento ed ex capo del ‘Tiger team’, la … Leggi tutto

A picco i profitti dei giornali USA

Via LSDI Mentre le vendite sono crollate di circa il 27,4% negli ultimi due anni, i profitti delle aziende editoriali di quotidiani negli Usa sono scesi 1,7 volte di più. Lo rileva Alan Mutter in una delle sue Reflections of Newsosaur, citando un’ analisi dei bilanci pubblicati dagli editori. Una media del 45,9% di calo … Leggi tutto

Perchè Gianni Letta non riceve i lavoratori di Eutelia ? Perchè la situazione si è arenata ?

Via Il Fatto Quotidiano

Ma resta il fatto che, nonostante i ripetuti impegni di Letta e le manifestazioni a Roma (l’ultima due giorni fa), la situazione degli ex dipendenti di Eutelia non sembra destinata a sbloccarsi a breve. Riassunto delle puntate precedenti: nel’estate 2009 Eutelia, che è una società di telecomunicazioni quotata in Borsa, sposta 2000 dipendenti (un “ramo d’azienda”) in un’altra società del gruppo, Agile, che poi viene subito venduta per una cifra simbolica al gruppo Omega, di cui si sa molto poco ma che sembra specializzato nell’assorbire aziende in crisi. Agile non lo è, almeno non in quel momento. Ma diventa subito chiaro, sostengono i lavoratori, che l’operazione è soprattutto un modo per liberarsi di dipendenti non più graditi e scaricare altrove i costi dei trattamenti di fine rapporto, invece di licenziarli direttamente.

Da settembre i 2000 lavoratori “ceduti” non vengono più pagati, 1200 di loro ricevono soltanto una lettera di licenziamento. Sulla vicenda indagano anche due procure, quella di Milano e quella di Arezzo. Dopo una grande manifestazione a dicembre, Letta si impegna a ottenere il commissariamento e a risolvere la situazione. Non è successo. L’unica novità di questi ultimi mesi è stata l’estromissione di Samuele Landi, l’ex amministratore delegato, dal consiglio di amministrazione di Eutelia.

Leggi tutto

Startup Cloud

Via Nicola Mattina Nasce Startup Cloud, un progetto con cui Elastic intende contribuire all’ecosistema delle startup italiane nel settore dei social media e del web 2.0 creando un punto di incontro tra gli imprenditori, trasferendo loro know how utile alla trasformazione di un progetto in un’impresa, esportando all’estero le migliori esperienze maturate in Italia. La … Leggi tutto

Youcapital.it: la via italiana per il crowdfunding nel mondo dell’informazione.

Parte il progetto di Youcapital, la versione made in Italy del croudfunding di progetti giornalistici e nel settore dell’informazione che sta ottenendo importanti successi oltre oceano ed è considerata oramai uno dei possibili percorsi per finanziare il giornalismo del futuro. Il progetto, non- profit, è realizzato dall’ Associazione Culturale Pulitzer, che ha l’obiettivo di promuovere strumenti e attività a sostegno della progettualità individuale e di gruppo, nel mondo del giornalismo, dell’informazione e della comunicazione. Chi desidera vedere finanziato il suo progetto basta che lo descriva e proponga a Youcapital

Leggi tutto

I furbetti dei Social Network

Via Repubblica

Che idea, Facebook. Il social network basato sugli elenchi universitari creato dal giovanissimo Mark Zuckerberg ha raccolto in pochi anni di esistenza milioni di utenti (e di dollari). Attraverso un sito lineare, pulito e facile da utlizzare, in cui Zuckerberg si è limitato a raffinare l’idea delle catene umane e degli indirizzari universitari (i ‘face book, appunto) per mettere in contatto persone che si conoscono, perse di vista o anche perfetti sconosciuti. Un’idea così immediata che sembra strano non fosse venuta a qualcun altro prima. E forse è proprio così.

Il blog Business Insider ha pubblicato in questi giorni di presunti comportamenti non propriamente puliti di Zuckerberg risalenti al 2004, poco prima dell’esplosione di Facebook. Secondo le accuse, il giovane informatico avrebbe creato il social network utilizzand idee e codice da un progetto universitario molto simile, HarvardConnection, poi diventato ConnectU. Non solo: Zuckerberg avrebbe anche violato gli indirizzi mail di alcuni giornalisti che stavano indagando sulle sue attività già sospette al tempo. Secondo l’indagine infatti, Zuckerberg avrebbe approcciato il team di lavoro di ConnectU ottenendo l’accesso al loro codice con l’intento dichiarato di collaborare con loro. Mentre di fatto, secondo le accuse, stava mettendo in piedi la struttura di quello che poi sarebbe diventato il fenomeno Facebook.

Leggi tutto

Accordo per la banda larga entro il 2015 nei 192 comuni piemontesi ancora digital divisi

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato ieri l’Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio piemontese, per fornire la banda larga ai comuni ad oggi esclusi dal servizio. Entro tre mesi dalla firma, saranno individuati i territori su cui intervenire e le modalità di esecuzione degli interventi, per la cui realizzazione ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2015.

I 192 Comuni con “divario digitale” citati dall’Accordo di Programma sono ripartiti per provincia: 57 a Cuneo, 29 a Torino, 28 sia ad Alessandria che a Vercelli, 16 ad Asti, 13 nel Verbano-Cusio-Ossola, 11 a Biella e 10 a Novara.

Leggi tutto

C’era una volta la New Economy

Federico Rampini Su repubblica.it

L’euforia e poi il crollo della New Economy sembrano vicende lontanissime, tanto profondamente siamo cambiati da allora. Il periodo che si chiude in quel marzo 2000 è una sorta di Età dell’Oro che oggi appare quasi irreale. L’America di allora sta entrando nell’ottavo anno di presidenza Clinton, ha un bilancio pubblico in attivo, e incassa i dividendi politico-economici di un primato mondiale che sembra inattaccabile, irraggiungibile. La disoccupazione è praticamente scomparsa, scesa al di sotto del 4% che è considerato il minimo fisiologico. La Cina in quegli anni è solo un prezioso fornitore a basso costo, l’industria informatica californiana vi delocalizza le produzioni manifatturiere ma si tiene il controllo di tutte le funzioni strategiche come la ricerca. Al Qaeda è una sigla pressoché sconosciuta al grande pubblico. I protagonisti di quella fase oggi sono scomparsi o ridimensionati. C’è America Online (Aol), un portale Internet che dall’alto della sua quotazione stratosferica conquista il controllo di un gruppo multimediale più “maturo”, Time Warner. C’è Yahoo che sembra avviato a sfruttare come luogo di scambio le nuove abitudini degli utenti Internet. C’è Cisco, gigante virtuale dell’era in cui il mondo intero insegue l’America nel cablaggio a fibre ottiche. E c’è Microsoft, il Golia che sovrasta tutti, l’unico gruppo a cui si attribuisce la capacità di dominare il cyber-spazio. È ai confini di quel mondo che appaiono le prime patologie gravi. Enron sta in Texas anziché in California, è un gigante giovane che ha moltiplicato le sue fortune situandosi all’incrocio di tre fenomeni: la deregulation energetica, la deregulation finanziaria, e Internet. Ha creato un immenso mercato virtuale di futures e derivati per speculare sull’energia, di cui fa le spese la California stremata dai blackout elettrici. Worldcom è un altro colosso creato su una bolla, quella dei sovrainvestimenti nelle fibre ottiche, nati da proiezioni assurde sull’aumento dell’uso delle telecom. (Enron e Worldcom saranno i più gravi crac fraudolenti nel post-crac della New Economy, nel dicembre 2001 e aprile 2002).

Leggi tutto

Marc Andreessen: per i vecchi media è ora di bruciare la flotta

Via Techcrunch

Legend has it that when Cortes landed in Mexico in the 1500s, he ordered his men to burn the ships that had brought them there to remove the possibility of doing anything other than going forward into the unknown. Marc Andreessen has the same advice for old media companies: “Burn the boats.”

Yesterday, Andreessen was in New York City and we met up. We got to talking about how media companies are handling the digital disruption of the Internet when he brought up the Cortes analogy. In particular, he was talking about print media such as newspapers and magazines, and his longstanding recommendation that they should shut down their print editions and embrace the Web wholeheartedly. “You gotta burn the boats,” he told me, “you gotta commit.” His point is that if traditional media companies don’t burn their own boats, somebody else will.

Andreessen once famously put the New York Times on deathwatch for its stubborn insistence on trying to save and prolong its legacy print business. With all the recent excitement in media quarters recently over Apple’s upcoming iPad and other tablet computers, and their potential to create a market for paid digital versions and subscriptions of newspapers and magazines, I wondered if Andreessen still felt the same way. Does he think the iPad will change anything?

Leggi tutto