Senza il doping degli incentivi, crolla il mercato dell’auto

Via Ansa Il mercato dell’auto in Italia precipita ad aprile a causa dell’esaurirsi della coda degli incentivi 2009 segnando un calo del 15,65%. Le immatricolazioni, infatti, il mese scorso, sono ammontate a 159.971 unita’. Lo rende noto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. A marzo le immatricolazioni avevano registrato un balzo del 19,61%. Fiat Group … Leggi tutto

Il cda di Eutelia e i suoi lavoratori in corteo

Via Il Mesaggero

Lancio di monetine, sputi sulle auto, urla “ladri ladri”. È finita così la manifestazione della rappresentanza di lavoratori di Agile e Eutelia che protestava davanti all’hotel Minerva di Arezzo dov’era in corso l’assemblea dei soci e il cda dell’Azienda.

Ingiurie e sputi sono toccati ad un socio proveniente dalla Repubblica di San Marino, il primo a uscire dall’albergo e a imboccare il cancello d’uscita dal parcheggio prima che la polizia creasse un corridoio protetto. I manifestanti hanno appoggiato sui finestrini del suo suv i volantini con gli slogan e le loro storie: “Sette mesi senza stipendio”, “Ci avete rubato il futuro”, “Siamo senza presente, senza Cassa integrazione e senza mobilità”.

Poi, in corteo, sono usciti tutti gli altri soci, compresi i componenti della famiglia Landi che hanno fondato la società, anche oggi non la gestiscono più. I sindacati hanno confermato che il 26 maggio Eutelia è stata convocata in tribunale ad Arezzo per una verifica sulla solvibilità a fronte di eventuali sanzioni o condanne.bLa protesta andrà avanti anche domani, Primo Maggio davanti alla sede della società in via Calamandrei.

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World Wide Shanghai

E’ iniziato l‘Expo universale di Shanghai

Via YibuyibuCina

E’ appena terminata la cerimonia di apertura dell’Expo di Shanghai  Un evento diviso in due parti. La prima formale che si è svolta all’interno del nuovo gigantesco Performance Hall nell’area dell’EXPO, alla presenza del Presidente Hu Jintao, delle massime autorità del governo cinese e che ha avuto come guest star della serata anche il presidente Francese Sarkozy accompagnato dalla moglie Carla Bruni.

Un simpatico siparietto, quasi uno strappo al cerimoniale, lo si è però avuto quando il Presidente della BIE Jean-Pierre Lafon ha preferito usare nel proprio messaggio ufficiale il Cinese, un gesto ed uno sforzo che è stato molto apprezzato dai cinesi presenti.  Nel suo cinese, forse non impeccabile ma ben “recitato” e sentito, Lafon è stato seguito con trasporto dai cinesi presenti, tanto che quando ha voluto passare al Francese, è partita una spontanea risata, forse poco formale ed anomala per le cerimonie Cinesi, ma molto umanizzante e che ha contribuito non poco a “scaldare” l’ambiente.

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Torino: città di inventori

Andrea Rossi su Lastampa.it

Forse non avranno la fortuna di Ascanio Sobrero, il genio inventore della nitroglicerina, cui Alfred Nobel – una volta diventato ricco grazie alla dinamite – riconobbe una pensione vitalizia per ringraziamento. Magari non verranno ricordati nei secoli come Galileo Ferraris che, dopo aver scoperto il campo magnetico, ideò il motore elettrico a corrente alternata. E – per loro fortuna – non porteranno addosso il fardello del generale Giovanni Cavalli che, ideando la canna rigata, contribuì allo sfondamento delle mura della Roma papale nel 1870 e creò il progenitore del missile. Però, nel loro piccolo, possono essere considerati gli eredi di questa illustre stirpe: inventori cresciuti e sbocciati sotto la Mole.

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Siniscalco rinuncia a Intesa-Sanpaolo

Via Corriere.it L’ex ministro dell’Economia Domenico Siniscalco ritira la sua disponibilità per il consiglio di gestione di Intesa-Sanpaolo «in polemica» con la Compagnia di San Paolo e il suo presidente, Angelo Benessia. Lo afferma l’ex ministro all’Ansa. «Ho ritirato la mia disponibilità per il consiglio di gestione in polemica con la Compagnia di Sanpaolo e … Leggi tutto

Semi default spagnolo

Via IlSole24Ore

Dopo Portogallo e Grecia, Standard & Poor’s ha tagliato il merito di credito della Spagna portandolo ad «AA» dal precedente «AA+». Le prospettive sul rating spagnolo sono «negative», cioè non è escluso un ulteriore «downgrade». La decisione si basa sulle previsioni macroeconomiche nel medio e lungo termine. «Crediamo che la stagnazione in cui si trova l’economia spagnola – si legge nel documento pubblicato da Standard S Poor’s – durerà più di quanto avevamo previsto in precedenza».

Le stime di crescita del Pil spagnolo passano dall’1% annuo tra il 2010 al 2016 allo 0,7%. Meno crescita significa entrate ridotte e maggiori difficoltà future per Madrid a rimborsare il proprio debito. Immediata la ripercussione sul mercato dei cambi, con l’euro sceso a 1,3122 dollari, ai minimi di un anno nei confronti della moneta americana e nel mercato dei credit default swap. Lo spread delle polizze che assicurano contro il fallimento della Spagna è salito a 187 punti base. In giornata si era raffreddato a 180. Alla vigilia, segnata dal downgrade di Portogallo e Grecia, era schizzato a quota 209. Ai prezzi attuali costerebbe 187mila euro all’anno assicurarsi su 100 milioni di titoli di stato di Madrid.

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HP ha comprato Palm per 1.2 miliardi di dollari

Via HP HP and Palm, Inc. today announced that they have entered into a definitive agreement under which HP will purchase Palm, a provider of smartphones powered by the Palm webOS mobile operating system, at a price of $5.70 per share of Palm common stock in cash or an enterprise value of approximately $1.2 billion. … Leggi tutto

Default greco

Via Sole24Ore

Giornata di passione per la Grecia sui mercati finanziari. Prima il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou ha annunciato che il paese non riesce più a collocare i titoli del debito pubblico e, dunque, non potrà fare a meno degli aiuti di Fmi e Ue.

La borsa di Atene ha reagito con uno scivolone e ha perso fino al 7%. Ne ha risentito anche la moneta unica: l’euro è sceso al limite della soglia degli 1,32 dollari. Ma non è finita. Pochi minuti dopo la chiusura dei listini azionari europei, un’altra doccia fredda: l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato a livello junk il merito di credito di Atene, titoli spazzatura, che rischiano di diventare inutili anche come ‘merce di scambio’ con la Bce per ottenere liquidità. Perché ciò avvenga, comunque, anche le altre agenzie di rating dovrebbero ridurre il voto sul debito sovrano di Atene.

Anche oggi il differenziale di rendimento rispetto al Bund decennale tedesco si è ampliato, raggiungendo i 682 punti base. E i tassi sui titoli a 10 anni di Atene hanno continuato a salire ancora, insieme al differenziale nei confronti dei titoli tedeschi. Alla chiusura del mercato obbligazionario alle 18 e 30, i tassi lunghi greci hanno toccato il 9,73% contro il 9,388% di lunedì sera.

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Marziani, brontosauri e establishment dei giornali

Via Vittorio Zambardino Mi interessava questo dibattito perché era l’establishment che parlava di sé e del proprio destino. Poteva essere una grande occasione perché il giornalismo e l’editoria istituzionali parlassero al “giornalismo delle persone” che Internet ha creato. Per un’apertura alla cultura digitale. Si sono sentite solo pesanti ironie sulla libertà della rete, paure mascherate … Leggi tutto

Il tribunale fallimentare ha commissariato Agile ex Eutelia

Il Tribunale fallimentare di Roma ha disposto il commissariamento del gruppo Agile ex Eutelia, rigettando la richiesta di concordato preventivo avanzato dall’azienda. Lo rendono noto i lavoratori della sede torinese. I dipendenti, che in Italia sono 1.900, esprimono viva soddisfazione e ricordano che, nonostante da mesi siano privati dello stipendio e, dallo scorso novembre, siano … Leggi tutto

I nostri discendenti forse ci accuseranno di un’enorme arroganza intellettuale

Il blocco degli spazi aerei sembra finito, ma i problemi sistemici restano: Mario Deaglio su Lastampa.it

In un’economia globalizzata i processi produttivi assomigliano a catene efficientissime con moltissimi anelli che avvolgono il mondo e che assicurano al consumatore prodotti di straordinaria tecnologia a prezzi straordinariamente bassi. Occorre purtroppo aggiungere che qualsiasi avvenimento in grado di spezzare anche uno solo di questi numerosissimi anelli rischia di fermare tutto.

Negli ultimi trent’anni abbiamo costruito un sistema sempre più efficiente senza accorgerci che ogni incremento dell’efficienza comportava un aumento della fragilità e che le conseguenze di tale crescente fragilità potevano risultare sempre più devastanti. Per questo bastano pochi giorni di eruzione di uno sperduto vulcano dal nome impronunciabile in uno sperduto Paese per rendere concreta la minaccia che la produzione di tutto il pianeta sia gettata nel caos.

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Colt, Ipad, Apple, Google, Facebook, media, Far West, editori: dove passa il business ?

Carlo De Benedetti via Sole24Ore

«L’iPad cambia irreversibilmente il panorama del mondo dell’informatica contemporanea». L’ha detto Steve Jobs il 9 aprile alla presentazione di iAd, il suo nuovo sistema di gestione pubblicitaria per l’iPhone e l’iPad. Forse è vero. La sua Apple sta vivendo l’avventura più esaltante da quando l’azienda è stata fondata, nel 1976. In due settimane si appresta a superare il milionesimo iPad venduto: c’è addirittura un sito, labs.chitika.com/ipad, che in tempo reale aggiorna su quanti tablet sono stati consegnati ai clienti negli Stati Uniti, quasi fosse il contatore delle offerte durante Telethon. A 600 dollari a pezzo, fanno 600 milioni di dollari. Mentre gli iPhone attivi nel mondo stanno raggiungendo quota 100 milioni, tra qualche settimana l’iPad arriverà anche in Italia.

E ora Apple pretende la sua fetta della Grande Torta, quella pubblicitaria, con iAd, che inserirà i messaggi degli inserzionisti sulle applicazioni dei dispositivi mobili, girando una quota del ricavo agli sviluppatori. I conti li fa Jobs: «Se dieci spot appaiono su ogni iPhone, si ottiene un miliardo di contatti giornalieri». Se anche solo metà delle 185mila applicazioni dell’iPad accettassero pubblicità, quanti soldi migrerebbero da altrove su questa nuova piattaforma?

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