Irealize Lean Start-up a Torino

Anche quest’anno, in occasione della Global Entrepreneurship Week, I Realize organizza un evento dedicato all’innovativo approccio imprenditoriale definito come Lean Start-up. L’evento si svolgerà il 17 novembre presso ToolBox in via Agostino da Montefeltro 2. La giornata è strutturata con un panel in cui si discuteranno i concetti principali della Lean Start-up ed un Site Clinic … Leggi tutto

La premiazione della StartCup Torino Piemonte 2010

Via Torino Valley blog Venerdì 15 Ottobre, a partire dalle 9.00 presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia e Commercio l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” avrà luogo l’evento di premiazione dei 10 progetti finalisti, selezionati dai tre Atenei piemontesi tra le 264 idee imprenditoriali, partecipanti a Start Cup Torino Piemonte 2010. Il montepremi ammonta … Leggi tutto

Continua il duello fra editori e Google

Via ilSole24Ore Mediaset e L’Espresso uniti contro un “nemico” comune: quel Google «parassita che prende i nostri contenuti e al quale non dobbiamo più dare pasti gratis». Un’alleanza tornata alla ribalta ieri, a Capri, nel corso del convegno sulle tlc organizzato da Between. Da un lato il presidente del Biscione, Fedele Confalonieri, in forma smagliante … Leggi tutto

Think! The Innovation Knowledge Foundation

Giovedì 14 Ottobre 2010, alle ore 17.00 presso la  Sala Conferenze di Burson-Marsteller in via  Tortona, 37 a  Milano sarà presentata Think una Fondazione internazionale, indipendente e non-profit che, con  il contributo di una rete di  esperti del mondo dell’innovazione in ambito economico, aziendale ed accademico, si pone l’obiettivo di identificare, condividere e diffondere politiche … Leggi tutto

La candidatura al Nobel di internet analizzata da chi di marketing se ne intende

Via Ninjamarketing

UPDATE: la risposta di Wired

La volete sapere la verità? Siete sicuri di essere pronti a conoscere quello che si nasconde dietro la candidatura di Internet a Nobel per la Pace ? Ora possiamo rivelarvelo, dato che l’ambito riconoscimento non è stato assegnato a Internet bensì a Liu Xiaobo oppositore al governo cinese. Ebbene, in questo post, in esclusiva per Ninja Marketing (si dice così, no?), la verità sulla più grande campagna – di marketing – mai realizzata negli ultimi anni.

Ebbene sì, cari lettori, avete capito bene: campagna di marketing. E qui scatta l’appluso. Perchè nonostante il titolo roboante (che è servito ad attirare la vostra morbosa curiosità per gli intrighi, complotti e battibecchi online) devo subito deludere le vostre aspettative. Questo post non intende criticare Wired, preziosa rivista che leggiamo sempre con piacere, o Riccardo Luna, ottimo direttore di una delle nostre riviste preferite, che stimiamo e che abbiamo avuto il piacere di conoscere nei giorni del suo insediamento alla direzione della testata.

Qui si tratta di rendere onore, in qualità di studiosi e professionisti del marketing, a questa incredibile case history realizzata per promuovere il lancio in Italia della testata edita da Conde Nast (a proposito, vedo che sull’home page del sito non c’è ancora Wired, la volete aggiornare!)

Voi sapete che noi Ninja abbiamo risolto un grande dilemma, soprattutto interiore, quello se il marketing sia necessariamente una cosa brutta e cattiva o se invece possa, quando fatto in un certo modo, contribuire a migliorare la società. Noi crediamo di sì, e lo andiamo predicando da diversi anni. Per questo applaudiamo alla strategia messa a punto da Ogilvy, che dieci mesi fa ha dato il via alla campagna di comunicazione con un incontro a metà tra una presentazione ai blogger e un focus group in live streaming (ricordate la “Colazione da Wired”)

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A Milano Innovation Festival dal 6 all’11 ottobre

Via Innovation Festival Innovation Circus, la kermesse dell’innovazione tecnologica, arrivata alla sua 4° edizione, nel 2010 partecipa all’iniziativa europea Innovation Festival (IF). Innovation Festival Milano, Loggia dei Mercanti dal 6 al 11 ottobre 2010, conferma e amplia la mission delle precedenti edizioni, diventando l’evento europeo dell’innovazione e della creatività per capire, sperimentare e discutere, in … Leggi tutto

Paypal sulla strada dei micropagamenti per il digitale

Via Techcrunch PayPal first announced the eventual roll out of a specialized micropayments product in August, which would allow businesses to collect micropayments on the web via PayPal. Today, the company has confirmed to TechCrunch that it will be launching a ‘digital goods optimized product,’ a.k.a. a payments technology for micropayments, in a few weeks at … Leggi tutto

I costi (esorbitanti) dei bit

Via Vittorio Bertola

Ieri pomeriggio vari giornali hanno pubblicato con evidenza la notizia di una riduzione dei costi bancari: prelievi dal bancomat e pagamenti Rid costeranno meno, e la cosa, in tempi di crisi, non può che fare piacere. Certo, leggendo l’inizio dell’articolo viene subito qualche dubbio: “In arrivo tagli fino al 36% per le commissioni interbancarie”. Non siete buoni consumatori se non sapete che quando vi dicono “fino al” stanno cercando di allettarvi con vantaggi invariabilmente molto più consistenti rispetto a quelli che si applicheranno al vostro caso; certo, in teoria un giornale dovrebbe fare informazione e non marketing… in teoria.

E infatti, leggendo bene si scopre che il taglio del 36% riguarda solo la commissione tra banche per i Rid, ovvero l’addebito in bolletta nel caso in cui la vostra banca sia diversa da quella del vostro creditore. La commissione in questione scende a 16 centesimi di euro, una concessione già un po’ dubbia se si considera il fatto che l’Europa ne impone l’azzeramento a partire dal 2012; ma anche allora, specifica l’articolo, verrà comunque addebitato il prezzo del “servizio di allineamento elettronico archivi” pari a 7 centesimi. Beh, direte voi, se è un servizio a pagamento potrò disdirlo, no? Non lo so, ma sono pronto a scommettere che non troverete una banca disposta a farvi il Rid, gratuito per legge, senza che voi compriate l’allineamento elettronico degli archivi. Mica vorrete che i loro archivi restino disallineati, no? D’altra parte mi sfugge come si possa completare una transazione tra due parti senza aggiornare allo stesso modo i loro archivi: è un po’ come dire che il biglietto del pullman è gratis ma il servizio di apertura porte per farti scendere è a pagamento.

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Come farà Facebook a conquistare il mondo

Via Techcrunch

Remember three years ago, when Microsoft paid a quarter-billion dollars for 1.6% of Facebook and the exclusive right to run banner ads across Facebook.com? Tell the truth, how many of you thought that was a killer business decision? I can’t say I did at the time. But as that deal is about to expire in 2011, Facebook’s status as a revenue juggernaut is rarely questioned any more.

In fact, I have been mulling over data from both companies, and I’m ready to declare in public my belief that Facebook will be bigger in five years than Google is right now, barring some drastic action or accident. Futhermore, Facebook will grow without needing to cut into Google’s core business of text ads, which are still 99% of Google’s profits. Even if every single Facebook user performs just as many searches with Google as ever—including Google Instant, mobile search, and YouTube—Facebook will inexorably grow as big as Google is today and maybe bigger, because Madison Avenue’s brands are less interested in targeting than they are in broadcasting to vast mother-loving buckets of demographically correct eyeballs, and Facebook has become the perfect platform for that.

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La Metro fa bene al mercato immobiliare (che gli sta intorno)

Via Immobiliare.it Un’analisi dell’Ufficio Studi Immobiliare.it sull’influenza di nuovi servizi di zona sul mercato immobiliare ha evidenziato che la presenza di stazioni della metropolitana fa aumentare il valore degli immobili. La costruzione di fermate metro in sostanza oltre a favorire una migliore mobilità cittadina e a riqualificare le città dà un’iniezione energetica al mercato immobiliare … Leggi tutto

La fine dell’età del piombo e i cinesi trasportati a Milano

Via Franco Abruzzo

Due giorni di sciopero  subito (e 5 programmati) al Corriere della Sera. Sulla multimedialità la trattativa diventa subito scontro asprissimo. E’ rivolta contro il direttore Ferruccio de Bortoli,  che ha scritto: “Se non vi sarà accordo, i patti integrativi verranno denunciati, con il mio assenso. L’età del piombo è alle nostre spalle”. Franco Abruzzo: “Marchionne fa proseliti in via Solferino. E’ problematico fare i giornali in Cina, mentre è più facile  trasportare la Cina a Milano”.

Ferruccio De Bortoli ha affermato in una lettera al CdR (pubblicata in coda): “L’insieme degli accordi aziendali e delle prassi che hanno fin qui regolato i nostri rapporti sindacali non ha più senso. Questo ormai anacronistico impianto di regole, pensato nell’era del piombo e nella preistoria della prima repubblica, prima o poi cadrà. Con fragore e conseguenze imprevedibili sulle nostre ignare teste. Non è più accettabile che parte della redazione non lavori per il web o che si pretenda per questo una speciale remunerazione. Non è più accettabile che perduri la norma che prevede il consenso dell’interessato a ogni spostamento, a parità di mansione. Prima vengono le esigenze del giornale poi le pur legittime aspirazioni dei giornalisti. Non è più accettabile che i colleghi delle testate locali non possano scrivere per l’edizione nazionale, mentre lo possono tranquillamente fare professionisti con contratti magari per giornali concorrenti. Non è più accettabile l’atteggiamento, di sufficienza e sospetto, con cui parte della redazione ha accolto l’affermazione e il successo della web tv”.

Dalla lettera di De Bortoli

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