LinkedIn, il social network professionale più grande del mondo, cresce lentamente ma costantemente, e lo fa provando ad innovare il concept iniziale. Sono riuscito ad entrare nella beta di quella che potrebbe essere la futura interfaccia, nome in codice Signal.
La novità fondamentale è l’introduzione di uno stream in tempo reale delle notizie (aggiornamenti di stato di Linkedin e Twitter) provenienti dalla propria rete di contatti, mutuato dall’esperienza positiva di Facebook (in termini di aumento dell’interazione e permanenza sulla pagina).
Inoltre, dalla colonna di sinistra, è possibile anche usare 8 tipi di filtri per ottenere risultati per network, settore, azienda, data, nazione, scuola, grado di separazione, hashtag più popolari.
Economia
Vittime del digitale: il Technics SL 1200
Bruno Ruffilli su Lastampa.it Poche righe appena: «Panasonic cessa la produzione dei giradischi analogici e destina gli operai che li costruivano ad altre mansioni». Nel comunicato non è nemmeno citato il modello più famoso della casa giapponese, il Technics SL 1200, l’unico giradischi che è insieme icona tecnologica, strumento musicale e reperto da museo. Il … Leggi tutto
Dalla referenza alla georeferenza
Via Pino Bruno Un tempo erano necessarie le referenze . Oggi sono indispensabili le georeferenze. Geolocalizzare un’attività commerciale non è più un optional ma un imperativo categorico per stare al passo con i tempi e incrementare il business. Con la diffusione esponenziale di cellulari e smartphone dotati di GPS interno, cresce anche l’abitudine di rintracciare … Leggi tutto
E’ arrivato Stampacadabra
E’ uscito un mese fa, e fa ottime analisi Stampacadabra nasce il 14 settembre 2010 con una missione precisa: dare e fornire uno sguardo quotidiano al meraviglioso, intricato, ma affascinante mondo dell’editoria. Quotidiani, riviste, magazine, giornali in genere sono i soggetti preferiti delle nostre analisi, anticipazioni, interviste, curiosità, anteprime. Il tutto realizzato con un taglio … Leggi tutto
La strage dell’editoria tradizionale
Via FNSI Il settore dell’editoria nel nostro Paese è investito da una crisi molto pesante, la più gravedall’ultimo dopoguerra. Oltre cento testate – tra quotidiane e periodiche – di idee, cooperative, non profit, di partito, edite e diffuse all’estero e tante aziende dell’emittenza locale sono sull’orlo della chiusura”. Questa denuncia è contenuta in una lettera … Leggi tutto
Google, le tasse, i paradisi fiscali, le quotazioni azionarie
Non è evasione fiscale, ma a sentire la agenzia di notizie finanziarie ed economiche Bloomberg, quella fondata dal sindaco di New York Mike Bloomberg, il risultato è lo stesso. Google pagherebbe quest’anno al fisco americano solo il 2,4 per cento del reddito, anziché il previsto 35 per cento, e sarebbe perfettamente legale. L’anno scorso, aggiunge la Bloomberg, la Google pagò il 22 per cento, e nel 2008 poco più. In un triennio, avrebbe risparmiato oltre 3 miliardi di dollari. Il suo successo avrebbe indotto Facebook, uno dei siti più popolari, a intraprendere la stessa strada. Non sarebbe un’anomalia. Secondo la Bloomberg, anche la Microsoft di Bill Gates e altre protagoniste dell’informatica pagano molto meno tasse di quanto dovrebbero teoricamente, sebbene nel loro caso quel «meno» non sia di pubblico dominio.
Riferisce l’agenzia di notizie che Google negoziò con il fisco americano prima di rischiarne le ire. Ottenne di stabilire il centro delle sue operazioni globali in una filiale in Irlanda, dove le tasse sulle compagnie sono solo il 12,5 per cento del reddito. E, sfruttandone le leggi, ottenne anche di evitare in parte anche quelle tramite un’altra filiale in Olanda, cui avrebbe potuto e potrebbe tuttora trasferire i suoi guadagni. Dall’Olanda, i guadagni sarebbero finiti e finirebbero sempre legalmente alle Bermuda, uno dei tanti paradisi fiscali internazionali. Questa complessa manovra, battezzata «il sandwich olandese», sarebbe però adesso di nuovo all’esame del fisco.
Nuovo settembre nero per i quotidiani italiani
Via Italia Oggi via Wall Strett Italia Il riassunto, in sintesi, è questo: lo scorso mese tutti i maggiori quotidiani italiani del panel Fieg hanno visto calare le loro diffusioni rispetto al settembre 2009, e sette su nove testate anche rispetto ad agosto di quest’anno. Un settembre nero? Sì, con un attenuante: i numeri dello … Leggi tutto
I Landi verso un patteggiamento per le malversazioni di Eutelia
È tempo di trattative e non di udienze preliminari nel caso Eutelia, di scenari come il patteggiamento e non di rinvii a giudizio, di transazioni e non di battaglie all’ultimo euro fra gli accusati e il gigante telefonico di via Calamandrei di cui molti di loro furono dirigenti e i Landi restano ancora i maggiori azionisti. Ecco perchè l’appuntamento di domani nell’aula del Gip Anna Maria Lo Prete, prosecuzione dell’udienza preliminare aggiornata in luglio, si risolverà quasi sicuramente in un pro-forma: giusto il tempo di prendere atto della richiesta di slittamento che ieri è stata avanzata ufficialmente all’ufficio Gip dagli avvocati Ennio Amodio e Massimo Bassi. Il tema che sta alla base della proposta di rinvio è esplicito: valutare, scrivono i legali, la possibilità di riti alternativi.
Detto in soldoni, di un eventuale patteggiamento accompagnato da un maxi-risarcimento ad Eutelia: probabilmente nell’ordine delle decine di milioni di euro. Transazione dalle dimensioni mai viste nella storia giudiziaria aretina e raramente anche nei grandi scandali finanziari nazionali, da Parmalat a Cirio o a Banca Popolare di Lodi. L’ipotesi del Pm Roberto Rossi, protagonista di una clamorosa inchiesta partita con un altrettanto clamoroso blitz (era il giugno 2008) nelle sedi di Eutelia, nelle case dei Landi e persino negli aerei della flotta aziendale, è semplice.
Skype arriva alla sua quinta versione per gli amici vicini e lontani
Solo chi ha figli, mariti, mogli, parenti e amici lontani, semmai dall’altra parte del mondo, può dire come e quanto Skype ha cambiato la loro vita. Skype ha ormai più di sette anni. Dalla prima versione a quella rilasciata pochi giorni fa – la numero 5 – sono stati fatti passi da gigante. All’inizio le video conversazioni erano precarie, con l’audio gracchiante. Sembrava di telefonare dalla luna. Le immagini, poi, andavano a scatti o si frizzavano su pose innaturali. Oggi è tutta un’altra cosa e, se c’è banda a sufficienza, Skype funziona meglio del telefono tradizionale. Quasi tutto gratis. Si può acquistare un po’ di credito per chiamare cellulari e telefoni fissi in tutto il pianeta, con tariffe concorrenziali rispetto a quelle praticate dai gestori (anche se usano il VoIP pure loro). Tutto merito di Niklas Zennström e Janus Friis, i due geniacci scandinavi che hanno creato l’applicazione e che non finiremo mai di ringraziare, e del magico VoIP.
Basta il 20% della redazione
Via LSDI Il futuro dei giornali non si basa sulle dimensioni delle redazioni ma è nella riorganizzazione del processo di produzione. Lo rileva Benoit Raphaël su Owni.fr, osservando come la produzione dei contenuti di base non sia più l’ elemento distintivo e preponderante del lavoro giornalistico, come quando l’ ambiente dell’ informazione giornalistica era un … Leggi tutto
Progetto donne&lavoro
Donna Moderna, in collaborazione con Fondazione Vodafone Italia, lancia l’iniziativa Progetto donne&lavoro, un bando di concorso che premia l’impresa sociale al femminile e mira a offrire alle donne un’opportunità di emancipazione e promozione sociale attraverso il lavoro. Verranno individuati tre progetti vincitori in tre ambiti diversi, a ognuno dei quali verrà attribuita una somma di … Leggi tutto