Una spy story industriale che si sta trasformando in un affare di Stato: la Renault sospende tre alti dirigenti, sospettati di aver divulgato dettagli sulle “attività strategiche” del costruttore, cioè sul principale progetto industriale: l’auto elettrica. Un business nel quale Renault e l’alleato Nissan hanno investito 4 miliardi. L’azienda – decisa la sospensione – annuncia anche una denuncia penale. E il ministro dell’Industria, Eric Besson, confida la sua preoccupazione: “Se confermati, questi fatti sono molto seri. Questo è un episodio di guerra economica che ci porterà a rafforzare la protezione del nostro segreto industriale”. Lo Stato ha ancora il 15% di Renault.
L’azienda ha indagato sui tre manager fin dall’estate dopo la segnalazione di un dipendente. Secondo il direttore giuridico della Renault, “l’inchiesta, durata parecchi mesi, ha svelato elementi convergenti. Riteniamo che i tre collaboratori mettevano a rischio coscientemente alcune attività aziendali”. La sospensione era urgente, “per proteggere senza attendere le nostre attività intellettuali e tecnologiche”.
Il sindacato dei giornalismi e la specificità digitale
Lettera aperta di tre componenti del gruppo di Lsdi – Vittorio Pasteris, Pino Rea e Marco Renzi – ai delegati del 26° Congresso della Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, che si apre martedì a Bergamo – La sensazione di fragilità e di incertezza che domina la scena dell’ editoria digitale in Italia acuisce … Leggi tutto