Aol ha comprato Huffington Post per 315 millioni di dollari

Via All Things Digital In a bold and definitive move, AOL is paying $315 million in cash to buy the Huffington Post, one of the Web’s most prominent news and opinion sites. As part of the deal, Huffington Post Co-founder Arianna Huffington (pictured here)–who was derided by some when she co-founded the left-leaning site in … Leggi tutto

Al Sole 24 Ore, un work in progress molto difficile

Il sito di Franco Abruzzo segue la situazione emblematica del Sole 24 Ore

Prima del referendum sul direttore Riotta

“Lo scontro di via Monte Rosa: 70 esuberi o tagli per 21 mln. Il Sole 24 Ore trattiene il respiro: è in corso il referendum su Riotta. Il direttore tre ore prima dell’inizio delle votazioni ha convocato i redattori e ha annunciato: “Sono io il vostro futuro, senza di me sarete soli”. Il “comizio” non ha fatto presa. Adesso tocca a Radio24, agenzia Radiocor e periodici: avranno lo stesso trattamento del quotidiano economico.

“Aiutatemi ad aiutarvi”. “Ho commesso molti errori, ma uno posso dirvi di no: non vi ho mai raccontato che torneremo all’età del latte e del miele del passato. Indietro non si torna”. “D’ora in avanti se qualcuno qui dentro vi censura, telefonatemi: interverrò io”. “Con me dalla vostra parte l’azienda tornerà a incontrarvi e apriremo insieme i cantieri sul piano industriale, senza di me sarete soli”. “Vi prometto di ascoltarvi di più”. “Il “garage” dell’innovazione è sempre stato aperto ai vostri contributi (urla dalla platea: “Balle!”)”. “Il CdR non ha capito, non esistono 70 esuberi, avete la mia parola che sinché sarò qui non ci saranno tagli al personale”. “Anche i caporedattori e la direzione stanno meditando sulla necessità di fare dei sacrifici economici”. “Ho convinto l’azienda a tornare ad aprire subito un tavolo con i vostri rappresentanti sindacali”. “Avrei dovuto ascoltarvi di più”.

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Un’indagine su due milioni di schede telefoniche fantasma

Via Corriere.it I militari della Guardia di Finanza di Milano hanno effettuato perquisizioni negli uffici milanesi di Telecom Italia nell’ambito di un’inchiesta della Procura su una truffa relativa a un numero molto rilevante di carte prepagate intestate a persone inesistenti e messe in circolazione tra il 2006 e il 2007. Da quanto è trapelato l’indagine … Leggi tutto

Lo stato di Internet: oriente crescita, occidente in stallo; cresce il mobile

Via Punto Informatico Akamai, il Content Delivery Network (CDN) responsabile della movimentazione del 20% del traffico globale di Internet, ha rilasciato il suo nuovo rapporto sullo “Stato di Internet” e della velocità delle connessioni in banda larga in tutto il mondo. La situazione già fotografata nei precedenti rapporti resta sostanzialmente immutata, con la Corea del … Leggi tutto

Un’Agenda Digitale per l’Italia

Sottoscrivete anche voi …

Diamo all’Italia una strategia digitale. L’Italia riparta da Internet e dalla tecnologia Per i giovani che si costruiscono una prospettiva, per le piccole imprese che devono competere nel mondo, per i cittadini che cercano una migliore qualità della vita, l’opportunità offerta dalla tecnologia è irrinunciabile. Il XIX secolo è stato caratterizzato dalle macchine a vapore, il XX secolo dall’elettricità. Il XXI secolo è il secolo digitale.

La politica ha posto la strategia digitale al centro del dibattito in tutte le principali economie del mondo. Ma non in Italia. Eppure in Italia metà della popolazione usa Internet. La tecnologia è parte integrante della vita quotidiana di milioni di cittadini. Studenti, lavoratori, professionisti e imprenditori si confrontano costantemente con i rischi e le opportunità determinate dall’innovazione tecnologica.

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Un anno di parole per i lavoratori di Eutelia

Via l’isola dei cassintegrati

La prima è stata Impugnazione. Nel giugno 2009, Eutelia, dove lavoravamo in più di 2000, decide di disfarsi di 1500 di noi con una cessione di ramo d’azienda verso Agile. Dato che Agile, come messaggio di benvenuto, smette subito di pagarci, abbiamo la conferma che la cessione era fasulla e così la impugniamo. In pratica la contestiamo, ma la parola usata è “impugnazione”. (Il tribunale ci darà poi ragione, ma senza riparare al torto, ma questa è un altro racconto.)
Arriva poi l’Ingiunzione. Era settembre 2009, lavoravamo tutti, ma l’ultimo stipendio preso era quello di giugno e non si intravvedevano soldi all’orizzonte. Allora, con l’aiuto del nostro sindacato metalmeccanico, la storica FIOM, ci prepariamo a fare le “ingiunzioni di pagamento”.

Passa qualche altro tempo e capiamo che l’impugnazione e l’ingiunzione (sentite come suonano male?) non sono sufficienti ed allora passiamo all’Insolvenza. Firmiamo a centinaia perché Agile venga dichiarata “insolvente” dal tribunale e quindi venga tolta dalle mani di chi l’ha presa non già per farla crescere, ma con l’unico scopo di affossarla. E il tribunale a dicembre 2009 conferma l’insolvenza di Agile.

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Minosse e la civiltà dei consumi

Via Corriere.it

Non è stato costruito da re Minosse per rinchiudere il Minotauro, ma l’interno dell’Ikea è un vero e proprio labirinto. Lo afferma una ricerca scientifica condotta dal professor Allan Penn, direttore del Virtual Reality Centre for the Built Environment dell’UCL (University College London). In pratica, dice il professore, la struttura dell’Ikea è un’arma psicologica tesa a confondere e disorientare i clienti in modo da farli spendere sempre di più. «Il successo dell’Ikea si basa – dice Allan Penn- su una specie di imbarazzo dei clienti che perdono l’orientamento. Per raggiungere l’uscita bisogna girovagare in una serie infinita di svolte e giravolte. In questo infinito viaggio si mettono perciò nel carrello molte più cose di quelle preventivate».

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A dicembre il Sole 24 Ore supera La Stampa

Finito l’effetto Calabresi ? Via Affari Italiani Recuperano a dicembre il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore. Secondo i dati sulle diffusioni (pubblicati da Stampacadabra e riportati dal sito di Franco Abruzzo) il quotidiano di via Solferino ha recuperato l’1,1% delle copie rispetto allo stesso mese del 2009 (ma su novembre 2010 c’è … Leggi tutto

I primi 100 giorni di Lettera 43

Via Lettera 43.it

Lettera43.it ha compiuto 100 giorni. Un piccolo bilancio dunque si impone. Anche per la trasparenza che ha caratterizzato sin dall’inizio l’operazione, visto che abbiamo detto sin da subito ai nostri lettori chi c’è dietro e quanti soldi sono stati investiti.
Un bilancio si impone anche perché, come ampiamente annunciato, dal 10 gennaio 2011 la Manzoni è diventata la nostra concessionaria pubblicitaria. A Fabio Vaccarono, che la guida, abbiamo consegnato la lista dei 25 clienti che hanno accompagnato il lancio del sito da ottobre a dicembre 2010, ai quali va tutta la nostra gratitudine.
Il loro sostegno è andato oltre ogni più rosea aspettativa, consentendoci nei primi tre mesi di battere ampiamente il budget previsto per l’intero 2011. Il fatto di essere entrati a far parte della scuderia Manzoni, la più importante concessionaria italiana per la carta stampata e internet, ci rassicura sul fatto che le soddisfazioni iniziali non verranno meno e che le attese non saranno deluse.

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Aldo Busi vs Marina Berlusconi, temi principali Mondadori e il conflitto di interessi

Via Dagospia

A me pare che ogni dichiarazione di Marina Berlusconi – che dimentica che Silvio Berlusconi prima di essere il padre di cinque figli è il Primo Ministro di sessanta e passa milioni di italiani – svuoti di senso, e di futuro imprenditoriale, la Mondadori, che secondo me dovrebbe poter andare avanti anche una volta che Berlusconi è fuori dalla politica (che ne ha dopato al rialzo tutti gli interessi economici, inutile sottolinearlo) e magari restando nelle mani dello stesso attuale proprietario.

Suggerisco quindi all’imprenditrice Marina Berlusconi di darsi una calmata ideologica da figlia del proprio e solo suo papà facendo come segue: a Segrate, chiami a raccolta tutti i “suoi” autori in un simposio aperto alla stampa e alle televisioni e chieda loro cosa pensano del Primo Ministro e, innanzitutto, quanto sono contenti di avere per referente editoriale un imprenditore della carta stampata che, guarda caso, è anche per l’appunto Primo Ministro.

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Al NYT i migliori cervelli del giornale vanno all’online

Maurizio Molinari su LaStampa.it Il direttore del New York Times, Bill Keller, ha deciso di riorganizzare il lavoro interno alla redazione per adoperare i «migliori cervelli del giornale» al fine di progettare come proiettare l’informazione sul web 24 ore su 24. Ecco cosa avverrà: alle riunioni redazionali del mattino e del pomeriggio verrà chiesto ai … Leggi tutto