Vittime del digitale: le macchine da scrivere

Via corriere.it In Occidente, da almeno un decennio, sono considerate pezzi d’antiquariato e a usarle sono rimasti solo i nostalgici e gli eccentrici. Nei giorni scorsi ha chiuso i battenti in India la Godrej & Boyce, l’ultima azienda al mondo che produceva macchine per scrivere. Va definitivamente in pensione un’invenzione che ha dato grande lustro … Leggi tutto

Una Prima Liquida, meglio Banzai

L’apertura di Prima Comunicazione di questo mese è dedicata a Banzai

“Siamo cresciuti in maniera sorprendente, addirittura più di Facebook (+21%). Solo Google è cresciuto più di noi in termini assoluti guadagnando 30mila utenti in più su 2 milioni e mezzo. Ma in percentuale Banzai è aumentato più di tutti. In termini assoluti siamo all’ottavo posto e al terzo se consideriamo solo i gruppi italiani: veniamo dopo Telecom Italia e Wind, e prima di Rcs e del Gruppo L’Espresso”, spiega Paolo Ainio.

Il conseguimento di questi ambiti traguardi è legato agli importanti investimenti del gruppo nelle tecnologie: “Stiamo cominciando a vedere i risultati – commenta Ainio – riusciamo a produrre una notevole quantità di contenuti pur restando nei limiti che ci sono concessi dal mercato. Cioè senza gonfiare le redazioni né acquistare contenuti all’esterno. Quello che guadagniamo lo reinvestiamo nelle tecnologie, non nei contenuti”.

Oggi il gruppo Banzai può contare un network di siti verticali che spaziano dall’universo femminile – PianetaDonna, GirlPower,Pianeta Mamma- , ai giovani – Studenti.it e Giovani.it -, dai fornelli -GialloZafferano, Cookaround – alla finanza – Soldionline -, dai viaggi – Zingarate – alle tecnologie – Pianetatech- , fino ad arrivare all’informazione 2.0, quella dei blog e dei social network, rappresentata da Liquida, il portale degli ‘user generated content’ di qualità.

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Il wifi diventa libero in Piemonte per legge regionale

Via QP Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la legge di promozione del wifi libero e gratuito : interventi a sostegno della realizzazione di servizi di accesso Wi-Fi gratuiti e aperti. il Piemonte è la prima regione d’italia a dotarsi si una legge con obiettivi del genere.La legge prevede: l’erogazione di contributi e voucher … Leggi tutto

Gli incentivi per evitare la definitiva rottamazione dei giornali tradizionali

La domanda sorge spontanea: la Fieg vuole una politica industriale di sostegno per mantenere il suo vetusto monopolio sull’informazione ? Tutti gli altri che fanno informazione in maniera più seria e trasparente non reagiranno a evidenti metodi per modificare gli equlibri della competitività nel settore ? (via Repubblica) Dopo aver evidenziato i dati positivi del … Leggi tutto

Un lavoro da fame (la parola fame va letta all’italiana non all’inglese)

Memoria per la Commissione Lavoro del Senato della Repubblica in merito all’audizione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana disposta per il 29 marzo 2011, avente ad oggetto l’indagine conoscitiva sul trattamento normativo ed economico nel settore dell’editoria.

La crisi dell’editoria
La crisi dell’editoria in questi anni è stata drammatica. Le continue irrefrenabili innovazioni della tecnologia hanno creato un mercato parallelo dell’informazione, quello di internet e dei blog (decisamente differenti, ma nello stesso tempo spesso simili all’informazione professionale), che non ha barriere nazionali, che non ha vincoli temporali, che non ha costi di produzione e di diffusione. Una concorrenza quasi “sleale” con la carta stampata sempre gravata da costi crescenti di produzione e di diffusione. Anche la concorrenza dell’emittenza radio televisiva, sia quella nazionale con l’invasione del satellitare, sia quella locale, ha finito per creare problemi all’editoria stampata. A sua volta, il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in gravi difficoltà tutta l’area dell’emittenza radio televisiva di ambito locale, che ha sempre strutturalmente sofferto per le ridotte dimensioni dei singoli operatori, ed ha moltiplicato quasi all’infinito l’offerta informativa. Questo scenario sconfortante per la carta stampata, che ha interessato tutto il mondo occidentale, è stato ulteriormente aggravato da una crisi economica mondiale di vaste proporzioni che ha investito tutti i settori produttivi e che ha avuto come prima e immediata conseguenza un drastico ridimensionamento del mercato pubblicitario, proprio quello dal quale dipendono le sorti di tutti i mezzi di comunicazione di massa.

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Che ci fanno con l’Ipad: Google presenta i dati

Via ReadWriteweb Google has released results of a survey (PDF) on user behavior with regard to tablet computers, the vast majority of which are iPads. Responses indicate that tablet ownership significantly changes our media consumption habits and computer use. As one of the fastest-selling consumer technology products of all time, the iPad is an important … Leggi tutto

I conti che non tornano di Lettera 43

Via Marco Esposito Paolo Sesini, ‘amministratore delegato di LETTERA 43,  dichiara i numeri del sito di informazione diretto da Paolo Madron: “Oggi siamo già a 140mila utenti unici al giorno che producono 700-750mila pagine viste al giorno”. Numeri pazzeschi. Soprattutto se si considera che Lettera 43 è nato relativamente da poco tempo. Numeri talmente alti, … Leggi tutto

I problemi di TheDaily

Via LSDI

Brutte notizie per Murdoch. Un’ analisi del Nieman Lab delinea una traiettoria piuttosto sgradevole per il quotidiano solo-su-iPad realizzato dalla News Corp.

Secondo la ricerca, basata sull’ attività registrata su Twitter – alla luce della convinzione che il numero di tweet dovebbe aumentare con il crescere dei lettori, e viceversa -, l’ interesse nei confronti del quotidiano online starebbe rapidamente declinando. Purtroppo, il numero esatto di lettori è sconosciuto – commenta Techland.time.

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I precari non più cani sciolti

Mario Deaglio su La Stampa I precari, infatti, tradizionalmente sono cani sciolti, con diversissime storie personali, ai quali la continua mobilità rende comunque difficile, in via normale, un’azione comune. Assunti a termine, pagati, di solito non molto, e poi arrivederci e grazie. Una simile situazione può anche essere accettabile se esiste una sorta di patto … Leggi tutto