I fake follower dei media italiani e il celolunghismo promozionale degli stessi

Via il Giornalaio

E’ ormai una settimana che quello che più di qualcuno inizia addirittura a definire come “Twittergate” tiene banco in Rete e sui principali quotidiani italiani. Il sottoscritto se ne è tenuto volutamente lontano anche perchè il caso vuole che un paio di giorni prima della pubblicazione della desk research su Grillo avessi detto quel che penso, al di là dei casi specifici, sulla corsa ai followers.

Per restare in tema mi sono divertito a produrre una provocazione analizzando i followers falsi e quelli inattivi dei principali quotidiani italiani e dei cosidetti superblog.

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Apple pensa seriamente di investire in Twitter

Via NYT Apple, which has stumbled in its efforts to get into social media, has talked with Twitterin recent months about making a strategic investment in it, according to people briefed on the matter. While Apple has been hugely successful in selling phones and tablets, it has little traction in social networking, which has become … Leggi tutto

Lo Sputnik di Dell per gli sviluppatori Ubuntu

Via Ars Technica

Dell launched an experiment earlier this year to see if it could build a compelling Linux laptop for software developers. The effort, which is codenamed Project Sputnik, pairs the XPS13 Ultrabook with Ubuntu 12.04.

The software environment is tailored for developers, featuring a number of useful tools and a framework for automating the installation of specific development stacks and cloud deployment tools. Dell also did some work on hardware enablement, tweaking drivers to improve touchpad support and support for features like toggling WiFi from the keyboard.

When Project Sputnik was revealed in May, Dell said that it was conducting a six-month pilot program to evaluate the potential of turning the concept into into an actual product. In a statement this week, the company announced that it has decided to proceed. Sputnik will officially launch this year and will be available to consumers in select markets. The company says that it is incorporating feedback from developers into the plan.

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Marissa Mayer è il nuovo CEO di Yahoo

Marissa Mayer è una donna molto in gamba, spesso l’abbiamo vista e incontrata in Europa. Cosa gossippara, ma curiosa, Marissa è incinta. Dal comunicato stampa di Yahoo. Yahoo  today announced that it has appointed Marissa Mayer as President and Chief Executive Officer and Member of the Board of Directors effective July 17, 2012. The appointment … Leggi tutto

La prima edizione di TechCrunch Italy a Roma il 27 settembre 2012

Sarà a Roma al Al Globe Theatre di Villa Borghese il 27 settembre 2012 la prima edizione di TechCrunch Italy coorganizzata con Populis. Ol primo evento di TechCrunch in Italia. coinvolgerà  una selezione dei maggiori esperti mondiali di tecnologia su un dibattito sui cambiamenti nel panorama della tecnologia e dei  new media e per conoscere … Leggi tutto

Per Natale arriverà il Kindle Phone

Via Androidiani Le possibilità che Amazon stia preparando un fantomatico “Kindle Phone” sono sempre maggiori, parola del Wall Street Journal che avrebbe ottenuto nuove informazioni del nuovo fratello minore del Kindle Fire.Questo nuovo smartphone dovrebbe uscire nel periodo natalizio, nella peggiore delle ipotesi nei primi mesi del 2013. Il terminale inoltre monterà un display con una diagonale fra 4 … Leggi tutto

Cambiano un po’ ma restano i contributi all’editoria

Via l’Unità

Con 454 voti favorevoli, 22 contrari e 15 astenuti l’Aula di Montecitorio ha approvato in via definitiva il decreto che contiene norme per il riordino dei contributi alle imprese editrici. Il provvedimento è ora legge dello Stato.

Tra le novità contenute nel decreto l’innalzamento della percentuale di vendite necessaria per accedere ai contributi, che deve essere pari, rispetto alle copie distribuite, ad almeno il 25% per le testate nazionali. Per le testate locali, invece, il rapporto tra copie tirate e copie vendute in edicola deve essere almeno del 35%. Ancora, abbassamento anche del numero di regioni in cui bisogna distribuire la testata per essere considerati periodico a tiratura nazionale: da 5 regioni a 3. Tra i requisiti di accesso sono inserite anche la previsione di un numero minimo di giornalisti dipendenti e , per le cooperative di giornalisti, la mutualità prevalente.

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Cronache piemontesi editorial giornalistiche: sentirsi alla frutta e ammettere di esserlo

Leggendo l’ultimo capoverso vala anche la pena di notare che il problema non è di “superare  l’attuale squilibrio tra televisione e carta stampata”, ma di eliminare l’intollerabile truffa che permette di vendere pubblicità su carta stampata senza sapere quanto rende, mentre sul web è tutto misurabile e per questo il valore della pubblicità online e’ tenuto basso strumentalmente.

Via Stampa Subalpina

L’editrice “La Stampa”, così come le principali aziende editoriali italiane, lamenta dall’inizio dell’anno un significativo calo degli investimenti pubblicitari e una altrettanto significativa perdita nel numero delle copie vendute e nulla autorizza a immaginare che la situazione possa migliorare nella seconda parte del 2012. Una crisi del mercato editoriale, che non è esagerato definire epocale, alla quale le aziende stanno rispondendo con provvedimenti tampone come la riduzione delle pagine, senza mostrare però una visione di prospettiva.

Il Comitato di Redazione della Stampa e l’Associazione Stampa Subalpina pensano che il tempo a disposizione per rispondere alla crisi con misure efficaci e strutturali sia sempre più ridotto. Da subito, accanto alla trattativa per il rinnovo del contratto, va avviato un confronto senza pregiudiziali con la Fieg per arrivare a definire un nuovo modello produttivo per la carta stampata. In questo campo, anche provvedimenti apparentemente secondari ma comunque capaci di produrre risparmi notevoli come la chiusura anticipata delle pagine, possono essere presi solo nel quadro di intese generali tra le aziende.

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Caro Santoro ora che lavori per la7 ridacci i nostri soldi

Effetti collaterali del crowdfounding Via ZeusNews Finalmente Santoro ha deciso: dall’autunno sarà una delle star di La7, quasi una ciliegina sulla torta della Tv che Telecom Italia ha deciso di vendere. La trasmissione Servizio Pubblico abbandona quindi il web (e il network di Antenna 3) per trasferirsi a La7. Ma molti in Rete protestano contro … Leggi tutto

Le ragioni della crisi di Blackberry

Via ReadWriteWeb

On Thursday, RIM announced its latest bad news: Last quarter’s sales and losses were worse than expected, and its new BlackBerry 10 platform won’t be ready until next year. (Too late.) RIM shares fell some 14% in after-hours trading; they’re down about 95% since mid-2008. And the company will now have to cut some 5,000 jobs, which is sad to hear.

What happened? Nothing recently. Rather, RIM’s fate started tumbling five years ago Friday: June 29, 2007, the day Apple first started selling the iPhone.

It’s hard to overstate just how much Apple’s entry into the phone market changed things. Apple didn’t invent the smartphone, but it took mobile devices to a new level with the iPhone’s all-screen layout, revolutionary software, touch-based interface and its near-perfect integration.

RIM and its contemporaries saw “smartphones” mostly as phones, with some email and basic web stuff crammed in. But Apple saw the iPhone as a tiny portable computer, capable of running the same powerful operating system and Web browser that a laptop could. So the day the iPhone came out, everyone else was immediately playing catch-up.

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